31 dicembre 2009

Buon 2010, 2011, 2012, 2013...

Non voglio scrivere un post classico su cosa sia stato il 2009, cosa sarà il 2010, "auguroni per un gran 2010! Pepe pepepepe! Pepe pepepepepepepepe!" e similari: troppo banale. La mia speranza per l'anno nuovo (e per gli anni nuovi) è che possiate andare dove è stata questa donna: alla scoperta di Noi stessi. (magari andarci in maniera più soft rispetto a lei...)
La signora qui sotto è una neuroanatomista e si chiama Jill Bolte Taylor e qui parla della sua esperienza: un ictus. "Vacca bboia! Che colpo!" direte voi. Sì, che colpo... ma in positivo! Vi consiglio di guardarvi le 2 parti perchè ne vale davvero la pena.
La Felicità è qui, adesso...
Buona visione!...






...(e buona Felicità!)

16 dicembre 2009

La libertà di espressione è TOTALE. Punto.

(dal Corriere della Sera)

«La libertà di espressione e quella di manifestazione del pensiero vanno garantite - ribadisce Maroni - ma se un utente fonda un gruppo chiamato "uccidiamo Maroni", siamo davanti al reato di istigazione a delinquere. E se scrivo "quel tizio ha fatto bene a spaccare la testa al premier" può ravvisarsi l'apologia di reato»

Sembra tutto corretto, no? (sorvolando sul fatto che siano parole uscite dalle inaffidabili fauci di Maroni, le stesse che hanno azzannato un poliziotto e che gli sono costate una condanna a 4 mesi e 20 giorni, alla faccia del "condanniamo la violenza"...) Dicevo, sono parole giustissime, no?
No, sono sbagliatissime. Sono stufo di sentire parlare a vanvera di "tutelare la libertà di espressione", che "è un diritto inalienabile" e tante altre belle frasi fatte che perdono automaticamente il loro significato non appena le vengono appiccicate aggiunte del tipo "però, quando una persona insulta il prossimo o istiga alla violenza, allora è un reato".
Allora, dico io, non appena poni un limite a questa libertà, la stai negando in toto e meriti di essere etichettato come "dittatore", processato ed espulso dalla tua funzione pubblica senza mezzi termini.
"Però ha ragione, scusa. Non puoi creare un gruppo su Facebook chiamato 'uccidiamo Maroni'. E' una palese istigazione alla violenza". Perchè? Cos'è, siamo bambini del cazzo che fanno tutto quello che si dice loro? Siamo emulatori? Siamo automi col cervello programmabile? O forse, ma dico forse, siamo ESSERI UMANI DOTATI DI COSCIENZA? Puoi ripetermi all'infinito "uccidi Maroni uccidi Maroni uccidi Maroni uccidi Maroni uccidi Maroni" e non lo farò mai. Che istigazione alla violenza è?! Solo perchè qualcuno la pensa così allora devo pensarla così anche io?!
Vi sembra una cosa logica? Possiamo smetterla di pensare a noi stessi come a degli idioti smarriti? Qua stiamo usando lo stesso identico ragionamento del "se qualcuno ti dice di buttarti nel pozzo". Uguale. "Se qualcuno fonda un gruppo di sostegno per Tartaglia e invita all'emulazione, tu la faresti?", "Certo! Io faccio tutto quello che leggo e che mi dicono di fare! Sono un coglione! Sono assuefatto da anni di 'impeditemi di fare del male perchè io da solo non ci riesco'. Sono alla costante ricerca di un tutore che guidi la mia vita e mi dica cosa posso e non posso fare".

La libertà di espressione deve essere TOTALE, PURA, SENZA LIMITAZIONI DI ALCUN GENERE. Io voglio sentire tutto, non voglio un tizio che mi dica "No, tu questo non lo senti. No, tu questo non lo leggi. No, tu questo non lo dici". Che cazzo di libertà è questa?! Sapete come si chiama? CENSURA. Punto.
Se io voglio unirmi al club "negazionisti dell'olocausto" devo avere la libertà di farlo e di non andare contro la legge. E' il mio pensiero, non deve per forza essere quello di tutti. Non devono imitarlo tutti solo per il fatto che esiste. E comunque sia, se tu lo ritieni stupido, sbagliato ed inutile non dovresti esserne indifferente? Senti il tuo pensiero minacciato? Hai paura di rimanere influenzato? Cerchi qualcuno che ti dica cosa è giusto e cosa è sbagliato? Ma non ci arrivi da solo?!
Maturare, gente, maturare!
Ma quando arriveremo a pensarla così, nessuno si sognerà mai di fare del male agli altri e tutto questo casino sarà un problema inesistente...

Quindi, dopo tutto questo discorso, vi mando affettuosamente affanculo e che possiate passare un gran bel Natale di merda. Va bene come libertà di espressione?


(è un post un po' grezzo. Dovevo pubblicarlo settimana scorsa, come si può intuire dalla data del link al sito del Corriere. Poi tra una balla e l'altra ho rinviato e poi mi sono beccato una bella influenzetta, non so se suina o no tanto sono uguali, con relativa febbre, mal di testa e mal di gola. Adesso sono quasi a posto: febbre andata, mal di gola quasi ok e un po' di mal di testa ogni tanto. Devo rimettermi un po' in pari con le notizie "underground" uscite in queste giorni. A presto!)

15 dicembre 2009

Il Martore (Martire di Arcore)

Riporto un bell'articolo dal blog Blogghete! di Gianluca Freda riguardo il lancio del dardo spigoloso ornato di Madonnina verso l'impalcatura sorridente di Lord Berlusconi.
Buona lettura.

(tratto da Blogghete!)


SCARFACE

“Pensate di riuscire a prendermi? Vi servirà un fottuto esercito per prendermi!”
(Tony Montana nel finale di “Scarface” di Brian De Palma)


Ammetto che ho riso. Chiedo scusa ai sostenitori del politically correct, agli adepti del culto berlusconiano, agli scemi che credono di essere di fronte a un revival degli anni di piombo, a chi (giustamente) è preoccupato per le interferenze israelo-statunitensi sugli affari interni del nostro paese, ma ho riso. Non è umanamente possibile rimanere seri di fronte ad uno spettacolo del genere: un tipetto elegantemente vestito strepita per mezz’ora, serio serio, con piglio deciso e magniloquente, di lotta senza quartiere ai magistrati politicizzati, di revisione costituzionale, di intransigenza verso i traditori della patria. Dieci minuti dopo si becca un modellino del Duomo sul muso. Hai voglia a parlare di attacco proditorio, di clima politico avvelenato, di scissione del paese… come si fa a restare seri?

A mia parziale discolpa dirò comunque che l’allegria è durata poco, spenta ben presto da tristi considerazioni. La prima umana: il volto allibito e sanguinante del Presidente del Consiglio che risaliva in auto per essere accompagnato al San Raffaele portava il segno della fine di un’era, della decomposizione ineluttabile di un sogno durato quindici anni. Un sogno sciocco, forse, irrazionale, fasullo e deleterio per la società italiana; ma pur sempre un sogno che milioni di italiani hanno condiviso: quello della rinascita del paese per mano di un leader determinato, immortale e invincibile. Veder morire un sogno, per quanto puerile, non è mai un bello spettacolo. Come tutte le grandi tragedie della storia, il tramonto di Berlusconi mescola insieme comico e drammatico, farsa e tormento, in un impasto dolceamaro dal sapore indefinibile, un autunno del patriarca dalle grottesche tonalità. I toni grotteschi erano accentuati dallo sconcerto muto della folla acclamante, dalla stizza impotente del contuso, dalla litania lamentevole di quell’anonimo signore che, con fare atterrito e trepido accento del sud, correva dietro al corteo presidenziale in allontanamento gridando “Presidente siamo con te! Tieni duro!”. Pover’uomo! Vittima di una classe politica che ha saputo donargli solo emigrazione, disoccupazione, semianalfabetismo; e a quella stessa classe politica (di cui Berlusconi è a tutti gli effetti un esponente di spicco, sia pure non necessariamente il più inguardabile) egli si aggrappa con la disperazione di un naufrago che crede ancora nella clemenza delle onde. Forse solo Flaubert o Zola sarebbero riusciti a delineare un personaggio così paradossale.

La seconda considerazione che mi ha spento il sorriso attiene invece all’ormai palese strategia di destabilizzazione che la Madrepatria (chiamerò così, da adesso in poi, le potenze straniere che detengono il controllo politico-economico delle colonie europee) ha posto in essere e, da qualche mese a questa parte, intensificato per rimuovere dallo scenario politico italiano un personaggio che ha sempre considerato, e considera oggi più che mai, una palla al piede delle sue prospettive egemoniche sul nostro continente. Chiarisco: riguardo a questo episodio non mi sento particolarmente complottista. Non credo affatto che le ferite di Berlusconi siano state realizzate con Photoshop o che l’attacco sia una messinscena o che la mano di Tartaglia sia stata armata dalla CIA. Non mi risulta che la CIA abbia mai utilizzato modellini in metallo di noti capolavori architettonici per eliminare i suoi bersagli. Sarebbe un modus operandi decisamente inconsueto. Ho sentito dire che Obama sta tagliando i fondi all’intelligence, ma che siano già ridotti a sostituire i Carcano 91/38 con il lancio della paccottiglia non riesco a crederlo. Eppure la situazione politica italiana di questi giorni ha un inconfondibile gusto di deja vu. C’è la “rivoluzione democratica spontanea” del popolo oppresso che ha finalmente trovato il suo colore: il viola, un colore che in Italia porta sfiga e che nessun PR autoctono sano di mente si sarebbe mai sognato di scegliere per un movimento di protesta. C’è il balletto dei congiurati che condannano in pubblico il clima d’odio e la violenza di piazza e si preparano in privato a prendere il posto del deposto sovrano. Fini ha già annunciato ai suoi marescialli l’imminente “regime change”, affermando testualmente in una riunione: “Berlusconi è morto. Mor-to. Lo capite? A maggio non sarà questo l’assetto politico.” E se lo dice lui, buona camicia a tutti. Scommettiamo che rivedremo il “movimento viola”, com’è ormai consuetudine internazionale, a contestare la prevedibile vittoria elettorale berlusconiana delle eventuali elezioni anticipate, denunciando brogli e acclamando a furor di popolo il nuovo quisling inviato dalla Madrepatria come nunzio di una nuova primavera politica?

Soprattutto – ed è la cosa più inquietante - c’è all’opera la figura ormai canonica del “pazzo isolato” che abbatte “spontaneamente” l’odiato monarca, dando voce all’insofferenza dei dominati e realizzando così (per pura coincidenza) le mire geostrategiche dei dominanti. Ripeto, oggi non mi sento particolarmente complottista: però quando sullo scenario storico fa la sua comparsa il “pazzo isolato”, l’evoluzione della trama diventa di solito prevedibile. Fornisco qui di seguito un breve ed incompleto elenco di “pazzi isolati” del Novecento le cui mitiche gesta hanno sempre rimodellato la politica internazionale nel senso desiderato dai suoi progettisti.

Potremmo iniziare da Gaetano Bresci, “anarchico” italoamericano pazzoide, venuto direttamente da Paterson, nel New Jersey, per ammazzare a Monza il re d’Italia Umberto I, il 29 luglio 1900. La storiografia successiva evidenzierà i legami di Bresci con la Mano Nera americana (antesignana della mafia) e con Maria Sofia di Borbone, mettendo in luce l’assurdità del suo successivo “suicidio” nel penitenziario di Santo Stefano a Ventotene. Ma si tratta di ricostruzioni che restano confinate agli ambienti della storiografia specialistica e che al grande pubblico devono restare ignote.

Altro “anarchico” sparatore è Leon Czolgosz, che il 6 settembre 1901 esplose due colpi di pistola contro il presidente degli Stati Uniti William McKinley, in visita al Tempio della Musica di Buffalo, New York. Mc Kinley morirà otto giorni dopo. Durante la sua presidenza si era opposto con determinazione al sistema monetario voluto dai banchieri ebraici, primi fra tutti i Rothschild, che mirava all’istituzione di un conio illimitato di valuta, non legato al “gold standard”. La sua morte aprirà la strada al Federal Reserve Act del 1913, con cui l’emissione di moneta americana verrà affidata ad un ente privato, sotto il controllo della finanza ebraica. Leon Czolgosz verrà giustiziato sulla sedia elettrica, con straordinaria rapidità, appena un anno dopo l’attentato.

Citerò Alfredo Costa e Manuel Buiça, i due membri della Carboneria portoghese (a sua volta legata alla Massoneria internazionale) che il 1° febbraio 1908 assassinarono a Lisbona il re del Portogallo Carlo I e l’erede al trono Luigi Filippo, ponendo fine all’esperimento di lotta alla corruzione pubblica del primo ministro Joao Franco, togliendo agli inglesi ogni concorrenza sui domini coloniali in Africa e aprendo la strada alla futura dittatura salazarista. Costa e Buiça furono immediatamente giustiziati dalle guardie reali sul luogo stesso del regicidio e non poterono mai chiarire i propri legami con i poteri internazionali.

Potremmo proseguire con Gavrilo Princip, l’uomo che sparando all’Arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo-Este, erede al trono di Austria-Ungheria, e a sua moglie, la contessa Sophie, rappresentò la scintilla che fece esplodere la Prima Guerra Mondiale. Anche lui era finanziato, insieme ai suoi compagni anarchici di Bosnia, dalla Mano Nera americana, una pedina in un gioco molto più grande di lui.

En passant, nominerò Herschel Feibel Grynszpan, il diciassettenne ebreo polacco che il 7 novembre 1938 sparò al segretario dell’ambasciata tedesca a Parigi, Ernst vom Rath, scatenando in Germania (almeno secondo ciò che riportano i testi di storia più diffusi) quell’ondata di rappresaglie antiebraiche conosciuta con il nome di “Notte dei Cristalli”. La versione che ci è stata raccontata è solita presentare questa insurrezione come un vero e proprio pogrom, volto a colpire ogni singolo ebreo tedesco, distruggendo luoghi di culto e attività commerciali. La realtà è assai più inquietante e complessa e meriterebbe un approfondimento a parte che prima o dopo mi deciderò a scrivere.

E Lee Harvey Oswald, il “lone gunman” accusato dell’assassinio Kennedy, altro presidente favorevole al ritorno ad una moneta stampata dal governo? Un capro espiatorio, frettolosamente tolto di mezzo da un altro sparatore solitario, Jack Ruby, anche lui legato ad ambienti mafiosi di alto livello.

L’elenco degli attentatori solitari è lungo: fra i più noti ricordiamo Sirhan B. Sirhan, il giordano di origine palestinese accusato di aver sparato a Bob Kennedy, fratello di John, proprio quando Bob si preparava a diventare presidente, riprendendo la politica del fratello; Mehmet Alì Agca, che sparò a Giovanni Paolo II nel 1981 senza riuscire a ucciderlo, in un periodo in cui la Santa Sede era devastata dagli scandali finanziari; e Yigal Amir, il colono ebreo estremista che assassinò nel 1995 il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin, colui che nel 1993 aveva firmato gli Accordi di Oslo e aveva stretto la mano di Arafat a Washington, aprendo la strada ad una fase di distensione con i palestinesi che i vertici del potere israeliano non potevano tollerare.

Ora, sia lungi da me ogni intenzione di paragonare il povero Massimo Tartaglia e il suo contundente souvenir a questi ben più illustri ed efficaci predecessori. Neanche Berlusconi è esattamente JFK, se è per quello. Dico solo che la sceneggiatura storica sta assumendo, non so se per calcolo o per coincidenza, un pattern riconoscibile e collaudato. Sfilacciato, magari, deviato in farsa e usurato dalle repliche infinite e dall’inadeguatezza degli attori, ma immediatamente identificabile come il format di un programma televisivo di largo successo. Del resto non è semplice parlare di “gesto nato per caso” se è vero che il regicida, oltre al souvenir incriminato, aveva addosso anche “una bomboletta di spray urticante, una lastra in plexiglass di venti centimetri, un crocifisso in gesso lungo circa 30 centrimetri, un soprammobile in quarzo e un accendigas di grosse dimensioni”. E’ difficile spiegare falle tali nelle misure di sicurezza da permettere ad un individuo, che era stato visto pochi minuti prima inveire e bestemmiare contro il premier, di avvicinarsi indisturbato al suo bersaglio senza che nasca il blando sospetto di una distrazione premeditata. E’ infine impossibile considerare l’intensificarsi degli “avvertimenti” contro Berlusconi succedutisi negli ultimi mesi (dagli scandali sessuali alla sentenza Mondadori, dagli attacchi della stampa internazionale alla defezione degli alleati, dalla crisi familiare pilotata a mezzo stampa alle flosce “rivelazioni” di Spatuzza, dalla funestamente presaga kermesse viola di sabato scorso all’aggressione di ieri) come qualcosa di diverso da un progetto di demolizione controllata preparato con una certa cura ed attuato in vertiginoso crescendo.

Solo che Berlusconi non vuole saperne di morire. Ha resistito e sta resistendo ad un fuoco incrociato di tale potenza che avrebbe abbattuto da un pezzo non solo un qualunque altro primo ministro di qualunque nazione del globo ma un intero battaglione di marines. Soprattutto, cosa più stupefacente, ha resistito e sta resistendo alla frana dell’illusorio sogno di benessere nazionale e di propagazione metafisica della ricchezza che lo aveva condotto al potere nel 1994. Mi ricorda Al Pacino nel finale di “Scarface” di Brian De Palma, che imbottito di pallottole dagli avversari venuti per ucciderlo sfida ogni legge fisica e medica, non crolla e resta furiosamente in piedi a sparare contro gli assalitori. Cos’è che lo tiene in piedi? E’ davvero soltanto la paura di perdere il suo impero, la cui salvezza potrebbe tranquillamente contrattare con i suoi persecutori in cambio della dipartita politica? E’ un demone interiore, come quello che impedisce a Tony Montana di lasciar spegnere i suoi fastosi progetti di dominio dinanzi alla tuonante banalità di un diluvio d’artiglieria? E’ la protezione della P2, piccola e miserabile realtà massonica poco più che locale se paragonata alla potenza di fuoco a disposizione degli immensi interessi attualmente in gioco?

Mi sono fatto un’idea.

La Storia è un fiume in piena che non arresta mai il suo corso. Può apparire immobile a chi la osserva dalla prospettiva ristretta dell’arco della sua vita, ma, appunto, non resta immobile per più di una vita, cioè per un miliardesimo dell’intervallo che il tempo impiega a batter le ciglia. I rapporti di forza economici tra le nazioni mutano di continuo, nuovi equilibri geopolitici nascono e muoiono, nuove nazioni si affacciano sul palcoscenico degli eventi stravolgendo il vecchio ordine e ribaltandone i parametri. Esistono figure umane che, a loro insaputa e indipendentemente dal giudizio politico ed etico che si può dare di loro, perfino dal raggiungimento degli obiettivi prefissi, fungono da catalizzatori del cambiamento. Re spartani tengono a bada con un pugno di uomini oceanici eserciti mediorientali; condottieri romani conquistano imperi e rimodellano a propria immagine le istituzioni repubblicane; testarde regine inglesi fanno a pezzi la flotta più potente del mondo con un’armata di piccoli e rapidi vascelli; oscuri sottotenenti francesi approntano strategie militari che rovesciano imperi e trasfigurano il volto dell’Europa. Questi piccoli o grandi uomini sono agenti del divenire storico e la Storia è profondamente indifferente alle loro qualità e ai loro vizi, alla loro onestà o corruzione, alla loro ferocia o bontà d’animo. Finché lavorano per la metamorfosi dei rapporti di forza sembrano immortali e invincibili, perché il cambiamento è la vita del genere umano e il genere umano è per definizione immortale. Non possono cadere fino a quando la trasformazione di cui sono ingranaggi non sarà stata portata a termine, consentendo al fiume di continuare a scorrere. Solo quando l’opera sarà compiuta potranno lasciarsi cadere a faccia in giù nella loro piscina di Miami e sottoporsi al giudizio dei propri simili, all’irrilevante assoluzione o all’irrilevante condanna. Per tutti coloro che lo amano (e per i molti come me che lo detestano) inizio a pensare che il nostro Scarface nazionale, con i suoi saldi legami con i guastatori dell’ordine imperiale che ci ha accompagnato lungo la seconda metà del Novecento, sia uno di questi coriacei catalizzatori. Se davvero è giunta l’ora del suo tramonto, è un’intera epoca storica che, nel bene e nel male, tramonta con lui, e un’altra ignota si affaccia all’orizzonte, con fisionomie e caratteri che al momento non ci è dato immaginare. Malediciamolo pure, contestiamolo pure, imputiamo pure a lui solo (forse un po’ ingenerosamente) tutti i disastri che l’epoca di transizione storica ha prodotto nelle nostre vite. Bersagliamolo pure con le miniature del Duomo, se la cosa diverte. Mi accontenterei che lo facessimo nella consapevolezza di non essere noi a governare e guidare la nostra mano.
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Naturalmente, l'occasione è stata colta al balzo, come era ampiamente prevedibile, per mettere sotto accusa la Rete, questa bestia immonda priva di qualsivoglia controllo, piena di teppisti, terroristi, stupratori, ricattatori, delinquenti, razzisti, che non porta altro che odio. Brutto posto, Internet; molto meglio la tv con la sua calda atmosfera, ricca di contenuti affidabili e imparziali quali il TG1, TG2, TG3, TG4, TG5, Studio Aperto, TGLa7, le stupende rubriche di approfondimento Porta a Porta, Ballarò, Matrix, le apertissime sfide di Amici, i meravigliosi video musicali di MTV; e che dire delle avvincenti sfide di Chi Vuol Essere Milionario, delle appassionanti fiction Un Medico in Famiglia, Carabinieri, I Cesaroni e delle esilaranti gag di Zelig e Colorado.


"Go back to bed, Italia, your government has figured out how it all transpired.
Go back to bed, Italia, your government is in control again.
Here... Here's Grande Fratello. Watch this! Shut up!
Go back to bed, Italia, here's Grande Fratello.
Watch these pituitary retards and congratulate you on living in the land of freedom. Here you go Italia! You are free to do as we tell you! You are free to do as we tell you!"

Bill Hicks - Revelations (riadattato da me per il caso dell'italica penisola)

04 dicembre 2009

Bye bye Silvio?

Acciderbolina e poffarbacco, vuoi vedere che c'avevo visto giusto? A giugno, giusto un paio di mesi dopo l'inizio dei mega-scandali del nanetto, avevo scritto due post (uno, due) cercando di capire il perchè di questi pesanti "attacchi", tanti e ravvicinati, da parte dei media controllati dal Cavaliere stesso.
Le ultime staffilate aguzze e continue di Fini, tra cui quel filmato del fuorionda "casualmente" raccolto e pubblicato, non possono essere passate inosservate ai più acuti di voi, soprattutto se le sommiamo a tutto il letame sparato addosso (giustamente) a Lord Silvio da aprile a questa parte. Ebbene, ecco qua un interessante articolo da ComeDonChisciotte a riguardo.

(tratto da ComeDonChisciotte.org)

Go, Johnny Franky, go!

DI ALBERTO SIGNORINI
blogghete.blog.dada.net/

È Gianfranco Fini la nuova carta degli USA

Una volta costretto a ritirarsi dalla scena politica, Berlusconi potrà intitolare le sue memorie Come covarsi una serpe in seno, inserire il libro nella nuova collana Mondadori “Chi è causa del suo mal...”, e dedicarlo a Gianfranco Fini. Il 25/11 scorso, infatti, con una significativa coincidenza, l’editoriale del Corriere della Sera celebrava il tramonto del quindicennio berlusconiano, mentre La Stampa titolava in prima pagina: «E ora gli americani puntano su Gianfranco», preannunciando che a febbraio il Presidente della Camera è atteso negli USA «da interlocutore privilegiato». Siamo dunque alla resa dei conti, e stavolta neanche un chirurgo riuscirebbe a ricomporre una frattura ormai esposta alla luce del sole.


Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel dicembre ’93, quando l’allora segretario missino sfidò Rutelli per la carica di sindaco di Roma e Sua Emittenza dichiarò la propria preferenza per il primo. Lo “sdoganamento” era iniziato, e al delfino di Almirante si offriva un’occasione insperata. Il 40enne che aveva appena teorizzato il “Fascismo del 2000” fu lestissimo a fiutare il mutar dei venti e a capire che, per sfruttarne la spinta, il vecchio veliero erede della RSI – i cui marinai si chiamavano ancora camerati e si salutavano romanamente – necessitava di un profondo restyling. La metamorfosi fu talmente rapida che nel giro di un anno l’antifascismo divenne un valore fondante per gli ex fascisti riverginati in AN. Le acque passate a Fiuggi (gennaio ’95) furono attentamente esaminate a Washington, Londra e Gerusalemme, che certificarono la perfetta riuscita dell’operazione: anziché l’antica ostilità all’imperialismo anglo-americano, un atlantismo a prova di bomba; niente più destra sociale, e avanti tutta col liberismo imposto da Wall Strett e dalla City; condanna dell’antigiudaismo mussoliniano e virata di 180° verso il fascismo sionista (l’antisemitismo rimaneva, virato però contro i palestinesi e gli arabi in genere). L’ex nostalgico di Salò aveva insomma creato una destra “per bene”, e il plauso dei perbenisti fu entusiastico. Miracolati dopo 50 anni di ghetto, ai suoi non parve vero che si spalancassero le porte del potere e del sottopotere.

Grazie al Cavaliere, che l’ha insediato prima come ministro degli Esteri, poi come vicepresidente del Consiglio e infine come terza carica dello Stato, l’ambiguo e ambiziosisimo numero 2 è arrivato là dove forse puntava fin dall’inizio. Ma il parricidio dev’essere inscritto nel suo destino come qualcosa d’ineluttabile. E dunque, dopo l’abiura dell’eredità ducesca e almirantiana, ecco giunta l’ora di detronizzare il sovrano di Arcore caduto in disgrazia. Da qui l’accelerazione degli ultimi mesi, che vede mister Arrogance prendere ogni giorno le distanze dal suo stesso governo, dal partito di cui pure è co-fondatore, e soprattutto dal leader cui deve tutto.

Poco importa che l’uomo sia sfuggente come un’anguilla e rotante come una banderuola: è abilissimo a recitare le ultime banalità del politically correct. Non per nulla, ai tempi del Fronte della Gioventù, i suoi camerati l’avevano soprannominato «dietro gli occhiali niente», e di lui Craxi diceva che è «un vuoto incartato: dentro, non c’è il regalo». Un bluff ambulante, insomma, uno zero ben confezionato. Ma, proprio per questo è quel che ci vuole per eseguire fedelmente i desiderata d’Oltreoceano: uno che si può tenere saldamente al guinzaglio facendogli pendere sul capo la spada di Damocle del suo passato. I politici ricattabili sono infatti i più “fungibili”: il padrone che li ha gratificati assumendoli come camerieri, nel caso si prendano troppe confidenze può sempre rimetterli al loro posto. Cosa divenuta assai più difficile con un soggetto anomalo come Berlusconi: straricco di suo, senza trascorsi politici da farsi perdonare e con un seguito popolare tuttora vastissimo, non è ricattabile, e dunque risulta inaffidabile.

L’assalto finale al Cavaliere, del resto, è stato candidamente preannunciato da Paolo Guzzanti, che ha rotto col premier accusandolo di aver tradito Washington per vendersi a Mosca. Sul suo blog, l’11/9 scorso, il senatore fuoriuscito dal Pdl scriveva testualmente: «L’ordine è arrivato dagli USA: Berlusconi va eliminato. (...) A me già lo disse chiaro e tondo l’ambasciatore Spogli, che andai a salutare quando lasciò l’ambasciata di via Veneto: “Vogliamo un’Italia che non dipenda dalla Russia come una colonia e non vogliamo che la Russia incassi una somma di denaro di dimensioni mostruose, che poi Mosca converte direttamente in armamenti militari”. Da allora, un fatto nuovo di enorme gravità si è aggiunto: l’Italia ha silurato il gasdotto Nabucco (che eliminava la fornitura russa passando per Georgia e Turchia) facendo trionfare South Stream, cioè l’oro di Putin. Contemporaneamente Berlusconi organizzava la triangolazione Roma-Tripoli-Mosca associando Gheddafi nell’affare. (...) L’operazione è stata preparata con cura attraverso una campagna mediatica di lavoro al corpo di Berlusconi, basato sulle vicende sessuali, sulle inchieste di mafia e sulla formazione, nell’area moderata, di un’alternativa politica a tre punte: Luca Cordero di Montezemolo, Perferdinando Casini e Gianfranco Fini, ciascuno a suo modo e con le sue vie, ma in una sintonia trasparente. (...) Lo scontro è ravvicinato e mortale. La grande manovra è cominciata, le artiglierie già battono il campo». Il giorno dopo, per i duri di comprendonio, Guzzanti aggiungeva due particolari illuminanti: «Le grandi inchieste Mani Pulite sono nate dalla polizia USA (non dalla Cia, ma dall’FBI)» e «Il nuovo ambasciatore USA David Thorne, che davanti al Senato USA ha spiegato di essere consapevole dei problemi che dividono USA e Italia (oltre al bla-bla-bla dell’amicizia sempiterna), ieri ha reso visita per mezzora a Montecitorio a Gianfranco Fini» (www.paologuzzanti.it ).

E infatti, puntuale come la morte, ecco avvicinarsi il botto definitivo: il 4 dicembre, ossia 17 anni dopo i fatti, il mafioso pentito Gaspare Spatuzza testimonierà che Berlusconi è il mandante degli omicidi di Falcone e Borsellino, nonché delle stragi del ’93 (degli assassinî del mostro di Firenze per ora no, ma non si sa mai).

Ecco perché, algido come un blocco di ghiaccio, impettito come un tacchino, sprezzante e pieno di sé come non mai, Fini è oggi sulla rampa di lancio per una nuova e ben più importante investitura. Piace alla destra laicista e tecnocratica, piace a una sinistra ormai incapace di distinguere una patacca da una pepita, ma soprattutto piace agli USA, decisi a sbarazzarsi d’un miliardario ch’è uscito dal seminato ed è diventato una pietra d’inciampo. E allora fiato alle parolacce demagogicamente proferite di fronte ai giovani immigrati contro chi osa definirli “diversi”, tanto non c’è nessuno a ricordargli che la legge tuttora in vigore contro gli stessi si chiama Bossi-Fini.

Quando avrà fatto fuori il Cavaliere, Fini potrà coronare il suo sogno di gioventù. Se infatti la sua scelta missina fu causata dai sessantottini bolognesi che gli impedivano l’ingresso a un cinema dove si proiettava Berretti verdi, avrà presto di che consolarsi: accolto a braccia aperte dai guerrafondai yankee, per i quali John Wayne è sempre un mito, verrà forse ricevuto alla Casa Bianca, dove siede uno zio Tom che raddoppia l’impegno militare in Afghanistan, apre un nuovo fronte in Pakistan, non chiude Guantanamo e riceve perfino il Nobel per la Pace. Campioni di coerenza, i due sono fatti per intendersi.

Alberto Signorini
Fonte: http://blogghete.blog.dada.net/
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Boh, staremo a vedere, poi magari non succede niente, eh... Però...

03 dicembre 2009

Un paio di video "consapevoli"

Metto qui due interessanti video che ho trovato errando nelle sperdute terre di Internet.
Buona visione!


 (parte 1)



(parte 2)

29 novembre 2009

Quello che mi piacerebbe sentire un po' più spesso...

... da persone serie ed oneste, e non solo dai soliti falsi moralisti e perbenisti del cazzo, primedonne delle prime pagine dei (loro) telegiornali e dei (loro) rotocalchi, che rendono queste meravigliose parole vuote e questi meravigliosi concetti retorici nel momento stesso in cui spalancano le loro luride bocche cariche di vomito e sterco.


(link al video originale del discorso all'umanità di Charlie Chaplin dal film "Il Grande Dittatore" e alla versione in lingua inglese)

24 novembre 2009

Volete la conferma da fonti considerate autorevoli?

Ecco qua, per tutti quelli che ritengono autorevoli solo le fonti con alle spalle finanziamenti statali e privati, una bella notiziona sull'ormai inflazionato vaccino contro la pseudo-suina.
Dritta dritta dal Corriere della Sera.

Influenza A: gravi reazioni
in Canada al vaccino Gsk
Lo rende noto l'Oms. In corso accertamenti da parte delle autorità canadesi

In Canada è stato registrato un insolito numero di gravi reazioni allergiche a un tipo di vaccino contro l'influenza A. Lo ha reso noto l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Le autorità canadesi, ha spiegato il portavoce Thomas Abraham, «stanno compiendo le corrette ricerche» e «hanno richiamato un lotto di vaccini della GlaxoSmithKline».

19 novembre 2009

Curiosità simbolica

(tratto da EffettoPauli.blogspot.com)


11:11 --> 22


Nel precedente articolo avevo sottolineato la grande importanza simbolica del Venerdi 13 2009:
HO FATTO 13!

Oltre alla sua uscita, il film "2012" ha come tema principale l'ACQUA!
La fine del VECCHIO mondo è causata da una sorta di nuovo DILUVIO UNIVERSALE che trasforma completamente il pianeta Terra cosi' come lo conosciamo.
In pratica l'ACQUA è l'elemento che purifica il mondo...

Del 13 Novembre Annuncio storico:
La Nasa scopre l'acqua sulla Luna
Annuncio dell'agenzia spaziale americana, trovate ''significative'' quantita'



http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2009/11/13/visualizza_new.html_1617465173.html

Questo è stato confermato grazie alla missione LCROSS della Nasa di cui ne ho parlato qui:
http://effettopauli.blogspot.com/2009/10/futuro-prossimo.html

Nel film il presidente USA (che rappresenterebbe OBAMA) decide di non salvarsi con le ARCHE costruite dalle multinazionali per sopravvivere alla catastrofe...
Il sito in cui sono state costruite è in Tibet (Cina)

Questo è quanto accaduto ieri:
Obama in Cina: arrivato a Shanghai
Inizia la sua prima visita nel Paese del Sol Levante
Obama in Cina "Internet deve essere libero, no a censura"
Il presidente incontra gli studenti a Shanghai



http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2009/11/16/visualizza_new.html_1617666986.html

Nel film 2012 il presidente americano,dopo aver rifiutato di andare in Cina, rimane alla casa bianca e accade l'inevitabile (o quasi). Viene ucciso da un grande inondazione che catapulta una grandissima base navale militare: la JFK!!!


Il poster (come tutti i poster di questo film) recita: WE WERE WARNED (CI AVEVANO AVVISATI).
Questo poster trae una scena cruciale del film... LA FINE DEGLI USA con il suo presidente. Di conseguenza la fine di UN MONDO come lo conosciamo...
Perché la JFK (John Fitzgerald Kennedy)?
Nel film viene affermato che, durante la serie di cataclismi, il WISCONSIN diventa il nuovo POLO SUD e l'AFRICA, rimasta indenne, diventa la meta dei sopravvissuti.
L'onda che distrugge la casa bianca viene attivata dallo tsunami avvenuto nel Chesapeake River.
Ora... il presidente americano JFK ha 2 particolarità:
1) E' l'unico presidente che ha vissuto per un pò in quel luogo (Chesapeake River)
2) E' solo 1 dei 4 presidenti che sono stati assassinati durante il loro mandato (gli altri: Abraham Lincoln il 15 aprile 1865, James Garfield il 2 luglio 1881, William McKinley il 6 settembre 1901)

Quando venne ucciso JFK? qui la data è molto significativa...
22 Novembre 1963
cioe:
22/11

22=11+11

Il tema 11:11 è MOOOOLTO ampio e lo tratterò più in là... ma la prossima data 22/11 potrebbe essere molto importante in riferimento al presidente in carica OBAMA e non solo...

14 novembre 2009

Emozioni da ritardati

Allora... Finiamola con 'sta puttanata una volta per tutte. Chiudiamo questa storia e non torniamoci più sopra perchè il solo porre il problema è di una vergogna impressionante, dato che è COMPLETAMENTE INUTILE E INESISTENTE. Già adesso se ne parla meno; sono arrivati la prescrizione anticipata e il lodo Alfano allargato a prendere di prepotenza le prime pagine. Però è giusto mettere una fine definitiva a questa discussione e quelle simili che senza ombra di dubbio salteranno fuori in futuro, in modo da non perderci più neanche un nanosecondo del nostro tempo, ok?
La questione è questa: "è giusto togliere il crocifisso dalle aule scolastiche o no? Vergognoso! E' un insulto alla nostra meravigliosa religione! Difendiamo il crocifisso! No, hanno fatto bene! Così si favorisce la laicità e la libertà di scelta!"
Sorvolando sul fatto che, secondo me, TUTTE le religioni dovrebbero essere annientate perchè portano ad una distruzione della fiducia in sè stessi e della propria individualità trasportandole verso un qualcosa/qualcuno di esterno che prende decisioni al posto nostro, allontanandoci dalla nostra vera natura invece di spingerci alla scoperta del nostro vero Io... Ma fa niente, è una mia personale opinione e stop, non è questo il succo del discorso. Ma cazzo, ad un credente è davvero indispensabile avere con sè ovunque il simbolo della "sua" religione? Hai bisogno di vedere il "tuo" simbolo sempre e comunque per ricordarti di essere Cristiano, a mò di post-it? Allora, se te lo devi ricordare così, non sei un vero credente e ti stai prendendo per il culo da solo senza nemmeno accorgerti. Se sei un vero credente, se te lo senti dentro, se sei davvero convinto, nel bene o nel male non è importante ora, l'importante è la reale convinzione: se ce l'hai veramente, non dovrebbe neanche sfiorarti di striscio il fatto che un qualcosa di materiale ed esterno, pur considerevole come il simbolo della "tua" religione, venga tolto dalla tua vista per quel tempo della giornata che passi a scuola, visto che questo è il caso. Cosa dovrebbe cambiare per te? Senti la tua fede vacillare? No, sei superiore a tutto ciò che è esterno e materiale, non hai bisogno di ricordarti le tue credenze perchè le senti dentro. E se vacillasse sarebbe l'occasione giusta per porti delle domande e cercare le risposte, qualunque esse siano, dato che evidentemente non le hai ancora trovate.
Poi, va beh, non stiamo lì a parlare dei vari paraculi, divorziati, puttanieri che vanno in tv a difendere i valori Cristiani, della famiglia, ecc. perchè sarebbe peggio che sparare sulla Croce Rossa...

La conclusione è questa: non è cambiato un cazzo, solo che avremo qualche chiodo che sporge dalle pareti a 2 metri e mezzo d'altezza. Fine della storia, ok?

Metto qua un video del sommo Bill Hicks, tratto da "Sane Man", nel quale parla delle "emozioni da ritardati" verso il bruciare la bandiera. Credo sia comunque pertinente con questa stronzata del crocifisso, specialmente quando parla della contrapposizione tra la bandiera vera e propria e cosa essa rappresenta (ne parla nei primi 2 minuti del filmato, poi passa pesantemente ad altro).

07 novembre 2009

L'ultimo show del sommo Bill

(AGGIORNAMENTO: ho messo il link giusto per lo spettacolo "Revelations")

Sul sito ComedySubs è uscito l'ultimo spettacolo del grandissimo Bill Hicks, "Live At Igby's", registrato pochi mesi prima della sua morte il 26 febbraio 1994. Prima di tutto, ringrazio di cuore i traduttori e tutti quelli che ci hanno lavorato su: GRAZIE MILLE!!
Ho appena finito di guardarlo e ragazzi... IO AMO QUEST'UOMO! Ancora più di prima! E' davvero "The Man", quello che ti fa capire cosa sia la vita, che ti prende la testa e te la squarta, che prende le tue idee del cazzo e le disintegra, che prende tutte le tue pippe mentali e le riduce ai minimi termini, che prende il tuo fottuto punto di vista, lo smonta e lo riassembla come opera d'arte.
In quest'ultimo monologo, tra le mille altre cose, usa pochi giri di parole per dire che poche persone controllano il mondo attraverso le multinazionali, i media, le banche ecc. (nel '93...) E' la prima volta che si rivolge così schiettamente, senza metafore o richiedendo qualche deduzione agli spettatori, su questi argomenti.

Se non l'avete ancora fatto, vi consiglio di guardare tutti gli spettacoli di questo genio, sottotitolati in italiano:
- Sane Man (1989)
- One Night Stand (1991)
- Relentless (1991)
- Revelations (1993)
- Live At Igby's (1993)

Ecco cos'è La Comicità: non è conformismo, leccaculismo, innocenza, vuoto, demenzialità e ripetitività à la Zelig. Anzi, dopo che avrete visto e soprattutto capito questo signore, gli pseudo-comici di Zelig &co. vi sembreranno di serie B...

Metto qui anche il tributo fatto da me in occasione dei 15 anni dalla sua morte, nel quale ho raccolto alcune delle sue frasi e riflessioni più belle.


(Link diretto a Youtube, che si vede meglio)

04 novembre 2009

Musica e Illuminati: Lady Gaga - Parte 2

Ecco qua la seconda parte della "serie" sul simbolismo attorno il personaggio di Lady Gaga. Se non l'avete ancora fatto prima di leggere questo post, sarebbe opportuno leggere la prima parte (articolo originale), dato che qui ci sono riferimenti ad essa. Ringrazio ancora chi ha riportato la traduzione del primo articolo su vari blog (2 sicuramente: MSN Live Sidus e R'n'B Junk) facendo conoscere queste tematiche un po' particolari (ma solo perchè non si è abituati a parlarne) ad un "pubblico" più ampio.
Buona lettura!


(traduzione dell'articolo "Lady Gaga, the Illuminati puppet - Part 2" del sito VigilantCitizen.com)


Lady Gaga: il pupazzo degli Illuminati - Parte 2

Questo articolo è la seconda parte de "Lady Gaga, il pupazzo degli Illuminati". Il primo articolo, pubblicato nell'agosto 2009, analizza il significato occulto dietro le foto e i video di Lady Gaga. Abbiamo visto che gran parte del suo simbolismo ruota attorno l'occultismo, le società segrete e il controllo mentale. Questo articolo analizza gli ultimi media di Lady Gaga e il fatto che il suo simbolismo è ancora permeato con gli stessi temi.



Il mio primo articolo su Stefani Joanne Angelina Germanotta intitolato "Lady Gaga, il pupazzo degli Illuminati" [link italiano] ha generato un mix di grande interesse e controversie. E' stato pubblicato su molti siti e sono stato chiamato "genio" o "pazzo cazzaro" in base ai punti di vista. Posso confermare che non sono nessuna delle due cose e che sono solo un ragazzo che conosce il simbolismo. Molti siti e blog hanno linkato il mio articolo deformando l'intento originale (forse per più sensazionalismo) aggiungendo osservazioni come "Oh no! Lady Gaga vuole controllare le nostre menti!" o "La cospirazione della pazza Lady Gaga". Credo che reazioni di questo tipo fossero preventivabili. A persone che non hanno familiarità con concetti oscuri come la programmazione Monarch e simbolismo occulto, l'intera faccenda può suonare come improbabile e ridicola. Ma per quelli che hanno una conoscenza di background e che hanno ricercato questi argomenti (una piccola minoranza), stavo solo esponendo l'ovvio.

Da quando è uscito questo articolo, Lady Gaga ha rilasciato nuovo materiale riusando esattamente le stesse tematiche discusse nel primo articolo: controllo mentale e occultismo delle società segrete. Devo dare atto a Lady Gaga: sa come creare rumore e controversie intorno al suo personaggio e lasciare la gente ad indovinare. La grande maggioranza delle persone ancora non ha idea delle cose cui si riferisce questo simbolismo. Quindi, a rischio di essere chiamato "pazzo cazzaro" ancora, ecco le ultime immagini occulte di Lady Gaga.


Servizio fotografico massonico
Nei miei articoli su Lady Gaga e i Video Music Awards, ho identificato l'uso e l'esposizione di elementi presi dal simbolismo massonico. Se le mie precedenti affermazioni sono state considerate inconcludenti o "da arrampicarsi sugli specchi" da alcuni, mi chiedo se questi rimarranno scettici alla presenza di simbolismo massonico nella cultura pop dopo aver visto questo set di foto, scattate DENTRO UNA LOGGIA MASSONICA.



Se avete un minimo di conoscenza della Massoneria, allora sapete già della grande importanza dei due pilastri Jachim e Boaz. Li ritroviamo in molti lavori artistici massonici, come questo.



Lady Gaga è seduta in mezzo ai pilastri, con delle scarpe di Hello Kitty, riferimento occulto alla programmazione del controllo mentale (innocenza, infanzia, rieducazione, ecc). Ha gli occhi chiusi ma ha dipinti degli occhi belli aperti sulle palpebre, il che è molto simbolico: i suoi occhi sembrano aperti ma sono belli chiusi.



Nella foto qui sopra, Lady Gaga è seduta su un trono massonico, completo di pilastri gemelli ai suoi lati. Sopra la sua testa c'è il compasso della Massoneria.



Indossa un vestito di Hello Kitty in una posa molto da manichino. Le mani sono posizionate come per ricordare un'icona che mostra la massima ermetica "come sopra, così sotto".



Nell'immagine qui sopra, Lady Gaga è in piedi accanto al busto di un importante massone (facilmente riconoscibile dalla collana). Il simbolismo del "one eye" (dell'occhio) discusso nel precedente articolo è ancora una parte intricata dell'immaginario di Lady Gaga. Non è comunque la sola a fare queste cose (vedi la cover dell'album "R Rated" di Rihanna). Hello Kitty copre la... micina di Lady Gaga in un'altra giustapposizione di simbolismo massonico e controllo mentale, spesso trovati nei servizi fotografici del mondo dell'intrattenimento.


Maria di Metropolis colpisce ancora
Nell'articolo precedente, ho detto che il nome "Lady Gaga" viene dal video dei Queen "Radio Gaga", molte scene del quale sono prese dal film "Metropolis". Questo film è conosciuto per i suoi tanti temi occulti (Magia Nera, sacrifici al dio pagano Moloch, controllo mentale, la prostituta di Babilonia) e nell'industria musicale si hanno molti riferimenti ad esso.

Nel film, Maria, una ragazza della classe operaia, viene "scelta" dall'èlite per dare le sue sembianze ad un robot controllato, in modo da confondere le masse. C'è una dicotomia tra la Maria vera e quella falsa che ritroviamo anche nell'ultima opera di Lady Gaga chiamata "Fame Monster".



Nell'immagine qui sopra, il look dei capelli di Lady Gaga è estremamente simile a quello del robot Maria qui sotto:



In questa scena del film, l'androide Maria impersonifica la "prostituta di Babilonia" dal libro della Rivelazione:
"E mi portò nella [potenza dello] spirito in un deserto. E scorsi una donna seduta su una bestia selvaggia di colore scarlatto che era piena di nomi blasfemi e che aveva sette teste e dieci corna. E la donna era vestita di porpora e scarlatto, ed era adorna di oro e pietra preziosa e perle e aveva in mano un calice d’oro pieno di cose disgustanti e delle cose impure della sua fornicazione. E sulla sua fronte era scritto un nome, UN MISTERO: "BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE MERETRICI E DELLE COSE DISGUSTANTI DELLA TERRA". E vidi che la donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei testimoni di Gesù.

E, scorgendola, mi meravigliai di grande meraviglia. E l’angelo mi disse: “Perché ti sei meravigliato? Io ti dirò il mistero della donna e della bestia selvaggia che la porta e che ha le sette teste e le dieci corna"

- Libro della Rivelazione 17

La falsa Lady Gaga è opposta alla vera, naturale e apparentemente infelice Lady Gaga.




Gaga nel Paese delle Meraviglie
I vestiti indossati da Lady Gaga durante i Video Music Awards 2009 hanno lasciato molti ascoltatori confusi e disorientati. I suoi sei costumi facevano riferimento a diversi personaggi di "Alice nel Paese delle Meraviglie". Questa favola, insieme al "Mago di Oz", è conosciuta per i suoi riferimenti al programma di controllo mentale.
"Alice nel Paese delle Meraviglie e Il Mago di Oz sono due dei più grandi temi di controllo mentale, cosa interessante, dovuto al loro simbolismo confezionato, all'uso della "realtà invertita", della realtà contro sogno e di illusione e giochi di parole".



Se combiniamo questo guardaroba con l'atmosfera occulta degli Awards (come analizzato nel 2009 VMA article), il tema di "Alice nel Paese delle Meraviglie" assume un significato sinistro, alludendo ai lavori sull'io dell'intrattenimento musicale.


Altre foto relative al controllo mentale


Questa testa metallica è riferimento piuttosto palese ad una personalità alternativa, così come viene sviluppata nel progetto MK Ultra.


Letteralmente un velo sui suoi occhi.


Non è la testa di Baphomet quella sulla testa di Lady Gaga?


Vivere in una realtà programmata


In conclusione
Sin dalla pubblicazione del primo articolo, il simbolismo di Lady Gaga ha continuato a ruotare attorno gli stessi temi già discussi. Nonostante una sua certa furbizia ed educazione nel simbolismo, i set delle immagini sono creazioni di fotografi, stilisti e altri "consulenti". Se sia una divulgatrice consapevole del fenomeno del controllo mentale o una semplice vittima è ancora difficile da dire, ma una cosa è sicura: il simbolismo c'è e questo è l'obiettivo dell'articolo. La cosa che fa più sussultare è che questi temi non sono esclusiva di Lady Gaga. Sono associati a tante esibizioni nell'industria della musica e della moda, al punto che una persona inizia a capire che questi artisti sono pedine di una macchina più grande, che spinge i suoi simboli attraverso vari sbocchi. Riferimenti al controllo mentale, società segrete, Baphomet e "Metropolis" sono troppo diffusi per essere coincidenze o risultati di espressioni artistiche. C'è un'evidente campagna che spinge questi elementi nella cultura popolare. Cosa dovremmo farci a riguardo? MTV dice: just dance.

27 ottobre 2009

Wall-e e la metafora dell'uomo

L'altra sera ho visto il film Wall-e, senza avere troppe pretese o aspettative. Ricordo quando l'anno scorso lo pubblicizzavano nei vari telegiornali dicendo che "il film Wall-e parla di un robottino che raccoglie le montagne di immondizia creata dall'uomo prima di lasciare il pianeta Terra". Quindi mi aspettavo tutto il film incentrato su 'sto pirletta che va in giro a raccogliere e imballare la spazzatura per 1 ora e mezza, tra qualche gag simpatica e una trama che onestamente non avrebbe retto tutto il tempo. Mi aspettavo una roba da ambientalisti fondamentalisti per attirare l'attenzione sul riscaldamento globale, blablabla.
E invece mi ha sorpreso in positivo. La storia di lui che raccoglie i rifiuti dura una piacevole mezz'ora a dir tanto, poi inizia la trama vera e propria, che riassumerò in breve (metto anche il finale. Quindi, se non volete sapere come va a finire senza aver visto il film, non leggete questo post: guardate il film e poi tornate). In pratica siamo intorno all'anno 2800 e la Terra è diventata solo un cumulo infinito di immondizia e cartelloni pubblicitari elettronici. Non c'è nessun essere umano sul pianeta: sono andati tutti su una nave spaziale già da circa 700 anni e continuano a vivere lì. Wall-e ha il compito di "organizzare" l'immondizia, creando delle piccole balle di rifiuti compressi da distribuire poi ordinatamente (si vedono addirittura tanti palazzi altissimi formati da migliaia di queste balle). Ad un certo punto arriva un'astronave dalla quale scende un robot "femmina" di nome Eve. Il suo compito, si verrà poi a sapere, è quello di trovare una forma di vita organica per avere la prova che sulla Terra ci può essere vita e, quindi, convincere gli umani sull'astronave madre a tornare indietro e tentare di ricostruire una società migliore. Quesa Eve riesce a trovare un germoglio vivo, lo prende e lo porta all'astronave madre, inseguita da Wall-e che si innamora della robottina bianca. Tra varie peripezie, frizzi lazzi e mazzi, alla fine della fiera l'astronave madre torna sulla Terra e l'uomo costruisce una società migliore.

Lieto fine, quindi. Ma è andando più nello specifico che si capiscono tante metafore e allegorie riguardanti l'uomo, la mente e la nostra vera natura.

La Terra
Rappresenta la natura dell'Io, lo stato primario, l'essenza di ognuno di noi, la consapevolezza che è stata calpestata e rovinata con una miriade di cianfrusaglie e inutilità (l'immondizia), al punto tale che l'uomo ha dovuto abbandonarla e non riconoscerla nemmeno più.


L'astronave madre
E' la rappresentazione dell'illusione che ci circonda e che noi chiamiamo "realtà". L'uomo si è allontanato dal suo stato naturale (raffigurato dalla Terra) dopo averlo rovinato, per andare a vivere lontanissimo da esso, in un mondo totalmente artificiale e finto (l'astronave madre appunto). In questo posto ultra-tecnologico e apparentemente perfetto vediamo uomini e donne grassi, che non riescono nemmeno a camminare, sempre seduti su delle sdraio volanti e con un'ologramma a mò di televisione sempre costantemente davanti agli occhi, tanto che, quando Wall-e disattiva questo schermo ad una persona, questa si guarda attorno incantata nel vedere altri esseri umani, le stelle, la piscina, cose che non aveva mai visto prima d'allora.
Quindi ci troviamo di fronte ad una doppia illusione: quella più grande dell'astronave, che riproduce una natura assolutamente artificiale ma che viene percepita come realtà, e un'illusione più piccola (ma solo come dimensioni fisiche) rappresentata dagli ologrammi-monitor, che imprigionano e bloccano la percezione della "realtà" illusoria più grande.

Auto
Auto è il cervellone, il computer che controlla tutta la baracca e si manifesta fisicamente come un timone con al centro un occhio rosso, simile ad HAL 9000 di "2001: Odissea nello Spazio", che scende da dei buchi nel soffitto della sala di comando. Auto rappresenta la mente, ormai staccata dal vero Io, creata dall'uomo per vivere in apparente felicità, che rinchiude l'uomo stesso in una realtà fittizia, con tutti gli agi possibili ed immaginabili ma svuotandolo della propria naturale umanità. E' il programmatore delle persone, colui che fa vivere gli ospiti nel modo che vuole, tanto che ad un certo punto una voce dice agli abitanti, tutti vestiti di rosso, di "provare il blu! E' il nuovo rosso!" e tutti a premere un bottone che trasforma il colore dei vestiti in blu. (Tra l'altro, quando una sdraio viene rotta, la tuta blu della persona ritorna ad essere rossa. Quindi anche qui si verifica un'altra illusione)

Ma torniamo ad Auto. Su questa astronave, come in ogni nave che si rispetti, abbiamo un comandante, che però non è che faccia granchè. Anzi, non fa proprio niente a parte dare il buongiorno al resto degli ospiti. E' convinto di essere davvero il capoccia, ma poi verso la fine si renderà conto che è Auto ad avere in mano le redini. Quando Eve porta il germoglio in sala comando, al cospetto del comandante e di Auto, per essere analizzato, il cervellone (la mente) sente che l'illusione che ha creato è in pericolo, quindi lui stesso è in pericolo, e cerca di dissuadere il comandante, prima a parole poi verso la fine del film con la forza, dal voler tornare sulla Terra. Non appena il comandante si rende conto che quel germoglio può davvero essere la prova che la vita sulla Terra è possibile (prima del tentativo con la forza di Auto), chiede al computer di definirgli praticamente qualsiasi cosa appartenga al nostro pianeta, dalla danza in su (o in giù, dipende da dove la vedete) e si entusiasma sempre di più per ogni aspetto, oggetto, pianta, essere vivente che scopre, che lui non conosceva fino a quel momento ma il computer sì. (interessante: la mente sa chi siamo ma vuole tenercelo nascosto)
Quando poi decide che è il momento di tornare a casa, Auto si ribella ed inizia una lotta fisica molto simbolica, in quanto si vede per la prima volta una persona sull'astronave alzarsi in piedi (alla fine lo faranno tutti), staccandosi dalla sdraio volante con un grandissimo sforzo sia materiale che di volontà, nel tentativo di fermare l'azione estrema di protezione della mente. Molto simbolico anche il fatto che Auto, il cervellone onnipresente che gestisce in maniera impeccabile ogni aspetto della "vita" sull'astronave, condizionando i cervelli della gente sin dalla loro nascita, abbia un punto debole semplicissimo e in bella vista: un normale interruttore rosso posto sul braccio che sorregge il timone dal soffitto. Basta impostarlo su "manual" e il controllo torna nelle mani dell'uomo, il quale diventa poi libero di tornare al vero Io in pochissimo tempo.


Ricapitolando: Auto è la mente umana, creata dall'uomo stesso dopo che non si è riusciti a gestire l'Essere naturale, l'Essenza, ovvero la Terra, allontanandosi da esso e vivendo un'illusione artificiale. Quando la mente si sente in pericolo, ovvero quando l'uomo decide di tornare sulla Terra, di tornare alla sua Essenza, si ribella e cerca di bloccarne il tentativo. Ma il meccanismo per prendere il controllo di questa macchina, cosa che sembra impossibile dato che essa gestisce tutto, è molto più semplice di quello che appare: un normale interruttore per portarla in "manuale" e poterla, quindi, dominare.

I robot
Un altro aspetto interessante è il fatto che i tantissimi robot presenti su questa nave spaziale si muovono tutti seguendo pedissequamente delle strisce luminose colorate sul pavimento, senza mai uscire dalla loro traiettoria. Anche le sdraio volanti si muovono su questi percorsi rigidi. Poi arriva Wall-e, robot libero dalla programmazione appiattita degli altri automi, con i cingoli sporchi di terra e fango e inizia a gironzolare per tutta la nave lasciando lo sporco lungo il suo tragitto. Solo a questo punto un robottino lavatore/spazzino capisce, vedendo queste tracce che non seguono per niente le striscie luminose, che si può andare anche dove queste striscie di luce non ci sono e inizia a seguire queste tracce di fango mentre fa il suo lavoro, cioè pulire per terra, ma intanto liberandosi dalla linearità dei percorsi programmati.
Ovviamente questo non va bene al cervellone ed infatti vediamo i robot che in passato si sono "rotti" (quelli che noi chiameremmo comunemente "pazzi"), che non seguono più le striscie luminose, vengono rinchiusi in delle sorte di celle, puliti e riprogrammati. Ma grazie all'intervento di Wall-e e di una Eve ormai dotata di un'anima, verranno liberati e saranno tra i protagonisti della ribellione verso Auto e del conseguente ritorno sulla Terra.

L'amore tra Wall-e ed Eve

Dopo un inizio piuttosto complicato, i "piccioncini" si innamorano l'uno dell'altra: lui, piccolo sporco, non "al passo coi tempi" dal punto di vista estetico e tecnologico ma dall'animo sincero; lei, perfetta, impeccabile, all'avanguardia, esternamente stupenda ma vuota e robotica all'interno.
Quando, dopo la prima visita alla sala di comando per portare il germoglio questo le viene sottratto e spedito nello spazio insieme a Wall-e, lei insegue la navetta col povero robottino il quale riuscirà, poi, a salvare il germoglio e a riportarlo ad Eve. Nelle scene subito dopo, i due danzano nello spazio e avviene un contatto amoroso "testa contro testa" che genera una piccola scarica elettrica che manda in un tilt estatico Wall-e. Nel finale del film, troviamo un Wall-e mezzo distrutto che viene ricostruito con pezzi di ricambio da Eve, la quale sostituisce, tra le altre cose, anche il chip della memoria. Quando Wall-e si riprende, non riconosce la sua "amata", la quale ci rimane molto male, credendo che tutto l'amore fra di loro sia andato perduto. Cerca di farlo ricordare e, quando avvicina di nuovo la sua testa a quella di Wall-e, riaccade quella scintilla e, dopo qualche istante, il piccolo robot ricorda tutto e riconosce la "bella" Eve. La scintilla ha risvegliato l'anima, l'Amore di un Wall-e senza una memoria personale della mente, come se fosse una qualità che va al di là della mente.

Come ho detto all'inizio, non mi aspettavo un film contenente una metafora simile ma man mano che lo guardavo mi appariva sempre più chiara. No, non sono pagato dalla Disney per farle pubblicità e non sono sotto l'effetto di stupefacenti o di vaccini vari (tiè), non ho nemmeno sniffato la colla e non sono ubriaco.
Spero che si sia capito qualcosa di tutto questo verboso ciarlare via etere e che vi sia piaciuto, dato che stavolta non ho tradotto niente da nessun sito: è tutta farina del mio sacco che, se mi fate incazzare, vi tiro addosso ;) (Minchia oh, zio, scendi le mani di dosso che ti sparo una cartella in faccia che ti ribalto, ouh!)

22 ottobre 2009

Notizione sul vaccino per la suina

Riporto qua due link a due notizie apparse sul sito ScienzaMarcia.blogspot.com riguardo l'influenza suina e relativo vaccino.
Poi, almeno per un po', non metterò più notizie su questa cazzo di truffa perchè mi ha rotto un po' le balle e credo che chi abbia un po' di pazienza e cervello abbia ormai capito che è un'emergenza che più finta e creata a tavolino di così non si può. Se troverò qualche notizia "supebbomba", per dirla alla Bishcardi, la metterò; se no, niente. Ci sono abbastanza informazioni in giro e anche qui su questo sito sotto l'etichetta "Vaccino contro l'influenza suina" a destra nella pagina.
Ecco i link. Vi consiglio di leggerle perchè, specialmente la prima, è incredibile. Buona lettura.

Un vaccino senza i pericolosi conservanti e coadiuvanti per i militari tedeschi

Un agente biologico nei vaccini?

20 ottobre 2009

Cioè, più palese di così (scie chimiche)

Ecco il titolo di un trafiletto in prima pagina de "La Repubblica" di oggi martedì 20 ottobre.



No aspetta, aspetta, cosa c'è scritto? "Aerei e sostanze chimiche"?
E va beh, allora ditelo... E nell'articolo c'è questa immagine con una breve spiegazione di ciò che verrà sparso nell'aria.



"Buahahaha! Scie chimiche! Ahahahahah! Ma sei proprio un coglione! Ma che scie chimiche!? Mica esistono, pirla!"
No, infatti te lo dicono apertamente e con tanta leggerezza nel cuore, come se fosse normale spargere nell'aria che la gente respira della bella e salutare polvere di cemento per 5 (CINQUE) mesi (ufficialmente). Olè!



CORREZIONE: scusate, avevo scritto 6 ribadendolo baldanzosamente e spavaldamente con la scritta SEI tra parentesi, ma effettivamente i mesi di irrorazione sono 5 (da novembre a marzo). Chiedo umilmente perdono.

10 ottobre 2009

Musica e Illuminati: Beyonce

Dopo il successone riscosso dal post sul simbolismo attorno a Lady GaGa, tratto dal sito VigilantCitizen.com e tradotto nella lingua più o meno di Dante da me (modestamente... Grazie, grazie, troppo buoni... Gli autografi dopo, grazie...), ecco un altro interessante articolo del medesimo sito, con medesimo traduttore, questa volta incentrato su un'altra ragazza stella del pop: Beyonce Knowles.
Ci sono tratti in comune col simbolismo su Lady GaGa, come il fatto che anche la bella Beyonce è spesso vestita da robot, con riferimenti al film "Metropolis".
Mi scuso se ci dovesse essere qualche imprecisione. Buona lettura.

(versione originale: VigilantCitizen.com)

Da Beyonce a Sasha Fierce: l'occulta rinascita simbolica

Insieme al suo nuovo album, Beyonce ha presentato ai suoi fan un nuovo alter-ego chiamato Sasha Fierce. La cantante afferma che questo nuovo personaggio è il suo lato del divertimento, più sensuale e aggressivo. Questa, comunque, è la versione "pubblica" della storia. Il significato esoterico rivelato dai simboli che circondano questo nuovo personaggio è molto più profondo: Sasha Fierce è la rappresentazione simbolica di un'artista posseduta dal male per ottenere il successo.

"Quando sono sul palco o quando faccio il mio lavoro, sento qualcun altro che prende possesso di me, questo alter-ego che ho creato che quasi protegge me e chi sono realmente".
-Beyonce


Beyonce "buona" con croce


Cattiva Sasha Fierce che mima le corna diaboliche

Il tema dell'album "I am... Sasha Fierce" ruota attorno alla dualità tra la dea Beyonce e il diavolo Sasha Fierce. Questa dualità spirituale viene combattuta nelle canzoni, nelle immagini, nei video. Da notare nelle immagini qui sopra, la croce cristiana della buona e pura Beyonce, mentre Sasha Fierce mima le corna diaboliche con le mani. Canzoni come "Ave Maria" e "Halo" contengono ovvie connotazioni spirituali e possono essere interpretate sia come canzoni religiose che come odi al suo satanico possessore. Il personaggio di Sasha Fierce, presentato come entità separata, ha sempre un forte makeup intorno agli occhi, se non occhiali da sole che rappresentano la sua natura fallace.


Foto dal sito web
Prima di entrare nell'analisi approfondita, diamo un'occhiata alla foto principale del sito beyonce.com, la quale riassume perfettamente lo scopo di questo articolo.


Veicolo di Baphomet

Sasha Fierce indossa una corazza metallica con impressa evidentemente la faccia di Baphomet, che ritroviamo anche sul sigillo della Chiesa di Satana:


Sigillo della Chiesa di Satana

La testa di Baphomet è l'unica parte dell'immagine che è a colori, il che mostra l'importanza di questo simbolo. Una seconda testa di Baphomet si trova agganciata sopra la corazza, rendendo la cosa ancor più significativa. Il "vestito" di Sasha è adornato con specchietti molto stylish e manopole delle moto, che rendono Sasha Fierce il veicolo di Baphomet. Questo stesso vestiario fu usato per un video di George Michael [Too Funky, ndM]... Qualcuno, da qualche parte, ha pensato che fosse perfetto per Sasha Fierce. Nelle sue interviste, Beyonce descrive le sue performance nei panni di Sasha Fierce come un'esperienza uscita dritta dritta dall'Esorcista.

"Quando sono sul palco sono aggressiva, forte e non ho paura della mia sessualità. Il tono della mia voce cambia e non ho paure. Sono semplicemente una persona diversa."


Un altro modo per dire che si è lasciata possedere...


In copertina: Una donna posseduta.
Beyonce è controllata da uno spirito talmente potente da avere addirittura un nome: Sasha!


La nascita di Sasha Fierce
"Sasha Fierce è nata quando ho fatto 'Crazy In Love'. Quando mi incontra, la gente si aspetta sempre Sasha, ma quella persona è soltanto per il palco".
Beyonce, People Magazine, 18 novembre 2008


Perchè Beyonce ha detto questo? Come può un personaggio nascere durante una canzone come "Crazy In Love", che non ha nulla a che fare con Sasha Fierce? La risposta è nel video.



Il video narra la storia della nascita di Sasha Fierce mostrandoci i passi della trasformazione di Beyonce. Attraverso scene simboliche, all'inizio vediamo Beyonce camminare verso una macchina in corsa (con Jay-Z sul sedile posteriore). L'autista è l'entità che si è già impossessato di Jay-Z. Beyonce si prepara sciogliendosi i capelli e sale su un "palco" per il rito di iniziazione, simboleggiato da mosse di danza sexy. Quindi raccoglie i frutti della cessione della sua anima in cambio di fama e fortuna. Dopodichè, alcune ragazze la emulano, copiando il suo stile di danza. Nella scena finale, la Beyonce buona salta letteralmente in aria, mentre è seduta sul sedile posteriore di un'auto, per mano di Jay-Z (che chiama sè stesso "Young", "giovane", nella canzone). Come sapete, Jay-Z non è giovane, ma, in questa canzone, è considerato "giovane" dopo la sua recente rinascita nel lato oscuro. Dopo l'esplosione, Sasha Fierce appare magicamente vicino a Jay-Z, sexy e tentatrice. Jay-Z si riferisce a Beyonce come "Young B", "giovane B", perchè è appena rinata.


1 - Beyonce sale un palco simbolico e imita un rituale sessuale come iniziazione


2 - I flash rappresentano la celebrità e il successo


3 - Circondata da ragazze che la emulano


4 - Bloccata sul sedile posteriore di un'auto


5 - Esplosione della macchina, che rappresenta la morta della vecchia Beyonce (che era ancora intrappolata sul sedile posteriore)


6 - Sasha Fierce appare dal nulla

Anche nel video "Diva" viene usata la stessa allegoria dell'auto che esplode.

Video di "Diva"


"Diva" inizia con un'immagine di alcuni manichini nel bagagliaio di una macchina, che rappresentano i "pupazzi" che idolizzano ed imitano Sasha Fierce. Lei sta camminando, indossando degli occhiali che nascondono i suoi occhi, rappresentando il fatto che non abbiamo a che fare con Beyonce ma con un'impostora. Dopo essere entrata in una sorta di deposito per ballare in modo frenetico, comportandosi da provocatrice e cantando di argomenti vani come il materialismo, esce e dà fuoco all'auto. Nello stesso modo col quale Jay-Z fa esplodere la macchina in "Crazy in Love" (uccidendo la vecchia Beyonce e facendo nascere Sasha Fierce), Beyonce/Sasha Fierce fa saltare in aria l'auto piena di manichini che sono stati sedotti dai suoi modi subdoli.


Perchè Sasha Fierce è spesso vestita come un robot?
La performance di Beyonce ai BET Awards 2007 contiene tanto simbolismo. Vestita da robot, si sveglia dopo essere stata caricata elettricamente. Ecco l'esibizione (basta guardare un paio di minuti).



Questa performance è ispirata ad una scena del film "Metropolis", del 1927, nel quale un robot donna prende vita.



Il ricreare questa scena da "Metropolis" è piuttosto significativo. Il film dipinge una società divisa fra due classi sociali, i "pensatori" e i "lavoratori", che non possono comunicare tra di loro. Maria, una giovane lavoratrice che ha una certa influenza tra i suoi sfruttati colleghi, viene rapita dalla classe dominante. Viene portata in un laboratorio di uno scienziato pazzo, il quale ha creato un robot che può prendere le sembianze fisiche della donna. La scena di cui sopra mostra la trasformazione del robot in Maria, la quale verrà poi controllata dallo scienziato per fomentare una rivoltà tra i lavoratori. E' progettata per tirare fuori il peggio dagli uomini, causando violenza, avidità, passione e corruzione. Il robot è una versione in stile demoniaco e sessualmente provocatoria di Maria e finisce con l'esibirsi in un nightclub decadente della metropoli. Le sue danze ipnotiche causano una tale eccitazione che si scatena un putiferio tra gli uomini presenti.


Robot satanico con un pentagramma rovesciato sullo sfondo



E' per questo che hanno deciso di ritrarre Beyonce come Maria di "Metropolis"? Per usare la sua bellezza fisica per propagare messaggi maligni alla "classe lavoratrice"?


La buona Beyonce contro la provocante Sasha Fierce


In conclusione
Quasi sicuramente arriveranno messaggi da persone un po' confuse da ciò, chiedendo perchè io "veda il male" ovunque o qualcosa di simile. Queste persone non capiscono un paio di verità fondamentali, non basate su credenze particolari ma sui fatti: le case discografiche come la Columbia Records posseggono l'immagine di pop star come Beyonce o Rihanna. Questi gruppi economici sono in mano ad un manipolo di persone che, nella maggior parte dei casi, vengono iniziati nelle società segrete occulte. Credono nei poteri della mente, negli spiriti, magia Bianca e Nera, possessione demoniaca, rituali sacri ed entità che popolano le sfere eteree. In altre parole, se voi non credete nel mondo spirituale, LORO SI'. Quindi, questa analisi ha perfettamente senso per loro e sanno che l'uomo medio non ragiona in questi termini... Principalmente perchè è stato educato sin dall'infanzia ad essere cieco verso certe cose.

Come tutto nella vita, gli insegnamenti esoterici spaziano dal bene sublime al male infernale. Possono elevare la vostra coscienza al livello di un dio o rendervi schiavi degli spiriti malvagi. Detto questo, sembra esserci uno sforzo cosciente per assoggettare la popolazione ad un immaginario negativo tramite i differenti canali dei mass media. Il filosofo greco Platone credeva che la musica avesse un tale potere sui cuori degli uomini che le canzoni popolari avrebbero dovuto essere scelte molto attentamente:

"La musica che nobilitava la mente era di un tipo molto più alto di quella che affascina solamente i sensi, ed insisteva molto che fosse dovere supremo delle Legislature sopprimere tutta la musica di personaggi rammolliti e lascivi, incoraggiando soltanto quella che fosse pura e nobile."
- Manly P. Hall, Secret Teachings of All Ages

Se Platone, una delle menti più limpide del mondo occidentale, credeva che la musica giocasse un ruolo vitale nella creazione di una nazione perfetta, riuscite ad immaginare gli effetti di messaggi negativi nella nostra società moderna? Anche se la maggioranza delle persone carpisce solo il primo livello d'interpretazione delle canzoni o dei video, si pensa che i significati e i simboli nascosti condizionino comunque il subconscio collettivo. Il risultato è gente che vive esistenze vane, cercando di riempire il grande vuoto delle loro vite soddisfacendo continuamente i propri impulsi più bassi. In altre parole, anime perse che possono essere facilmente controllate e manipolate.