30 settembre 2009

La statua di George Washington

Ecco la statua di George Washington.

Mmh... Strana posa... Ricorda molto ma molto vagamente Baphomet, o sbaglio?

Ma, d'altronde, il simbolismo satanico degli Illuminati è pura fantasia... Neanche esistono gli Illuminati, figurati il simbolismo...
E poi, scusate, ma secondo voi sarebbero così stupidi da metterlo in bella vista?*


*(citazione da un post di non molto tempo fa. I più attenti e assidui di voi avranno capito. Per gli altri do un indizio: era un post sull'11 settembre e, più precisamente, sulle tecniche e i "ragionamenti" che usa un famoso debunker italiano a sostegno della sua tesi, che poi altro non è che quella ufficiale)

28 settembre 2009

Il Trattato di Lisbona spiegato da Paolo Barnard (diffondere, please)

(tratto da PaoloBarnard.info)


Il Trattato di Lisbona. Altro che Cavaliere.


E così, mentre tutti guardano da quella parte, da quell’altra accade il nostro destino, ma non c’è nessuno a osservare. Accade per esempio il Trattato di Lisbona, il quale, come tutte le cose che ridisegnano la Storia, che decidono della nostra esistenza, che consegnano a poteri immensi immense fette del nostro futuro, non è al centro di nulla, passa nel silenzio, non trova prime pagine o clamori di alcun tipo, nel Sistema come nell’Antisistema.

Pensate: stiamo tutti per diventare cittadini di un enorme Paese che non è l’Italia, governati da gente non direttamente eletta da noi, sotto leggi pensate da misteriosi burocrati a noi sconosciuti, secondo principi sociali, politici ed economici che non abbiamo scelto, e veniamo privati nella sostanza di tutto ciò che conoscevamo come patria, parlamento, nazionalità, autodeterminazione, e molto altro ancora. E’ il Trattato di Lisbona, vi sta accadendo sotto al naso, qualcuno vi ha detto nulla? Ribadisco: fra poco Montecitorio potrebbe essere un palazzo dove qualche centinaio di burocrati dimenticati si aggirano fingendo di contare ancora qualcosina; fra poco la Costituzione italiana potrebbe essere un poemetto che viene ricordato agli alunni delle scuole come un pezzo di una vecchia storia; fra poco una maggioranza politica che non sa neppure cosa significa la parola calzino potrebbe trovarsi a decidere come noi italiani ci curiamo, se avremo le pensioni, cosa insegneremo a scuola, come invecchieremo, o se dobbiamo entrare in guerra, e così per tutto il resto della nostra vita. Altro che Cavaliere, altro che Brunetta o Emilio Fede.

Bene, vado per gradi. Nel primo, vi fornisco un breve riassunto delle puntate precedenti; nel secondo vi spiego il Trattato di Lisbona in sintesi; nel terzo l’approfondimento per chi lo desidera.


LE PUNTATE PRECEDENTI

L’Italia è parte dell’Unione Europea (UE), che è la versione moderna di un vecchio accordo fra Stati europei iniziato nel 1957 col Trattato di Roma, il quale partorì la Comunità Economica Europea (CEE), divenuta nel 1967 la Comunità Europea (CE). Si trattava di una unione prettamente commerciale, non politica, ma presto lo divenne: nel 1979 eleggemmo infatti il primo Parlamento Europeo, e fu lì che prese piede l’idea che questa vecchia Europa poteva dopo tutto diventare qualcosa di simile agli Stati Uniti (sempre per fini soprattutto economici). Nel 1993 nacque l’Unione Europea col Trattato di Maastricht, che sancì una serie di riforme eclatanti, fra cui dal 1 gennaio 2002 quella dell’Euro come moneta comune ai suoi membri. Nel 1957 erano sei le nazioni disposte a legarsi fra loro, oggi siamo in 27 membri nella UE, tutti Stati sovrani che sempre più agiscono secondo regole e principi comuni. Infatti, l’Unione Europea si è dotata già da anni di una sorta di proprio governo sovranazionale (che sta sopra ai governi dei singoli Stati dell’unione), chiamato Commissione Europea e Consiglio dei Ministri, di un Parlamento come si è già detto, e di un organo giudiziario che risponde al nome di Corte di Giustizia Europea. La UE ha persino una presidenza, che viene assegnata a rotazione agli Stati membri, e che si chiama Consiglio Europeo. Quindi: questo agglomerato di nazioni che da secoli forma l’Europa, si è lentamente trasformato in una unione che ha già un suo presidente, un suo governo, un suo parlamento e un suo sistema giudiziario. Cioè, quasi uno Stato in tutta regola. Fin qui tutto fila, poiché comunque ogni singolo Paese come l’Italia o la Germania o l’Olanda ecc. ha finora mantenuto la piena sovranità, e i suoi cittadini sono rimasti italiani, tedeschi, olandesi, gente cioè del tutto propria ma che ha accettato sempre più una serie di regole comuni nel nome dell’essere europei uniti e moderni.

Ma a qualcuno non bastava. Nelle elite politiche del Vecchio Continente sobbolliva sempre quell’idea secondo cui questa Europa degli Stati sovrani poteva, anzi, doveva diventare gli Stati Uniti d’Europa, ovvero un blocco cementato di popoli sotto un’unica bandiera, leggi comuni, governo comune e soprattutto un’economia comune. Una potenza mondiale. Ma la litigiosità che ci ha sempre caratterizzato come singoli Paesi, l’individualismo nazionalista, e l’attaccamento ciascuno alle proprie regole e tradizioni, erano l’ostacolo fra gli ostacoli. Infatti l’evidenza dell’andamento dell’Unione suggeriva che pur essendoci adeguati a una ridda di leggi europee, regolamenti e sentenze, ancora ciascuna nazione era ben salda negli interessi di casa propria, e in quel modo gli Stati Uniti d’Europa erano impossibili da realizzare. Occorreva qualcosa di unificante, di potente, più potente degli Stati e dei loro capricci. Cosa? Una Costituzione europea in piena regola, con tutto il potere proprio di una Costituzione.

Ed ecco che quei signori importanti che fanno politica fra Strasburgo, Bruxelles e il Lussemburgo si riunirono nel 2001 nell’anonima cittadina belga di Laeken, e decisero: scriveremo una Costituzione per tutte le genti d’Europa. Fu fatto, sotto la supervisione dell’ex presidente francese Valéry Giscard D’Estaing e con la figura in evidenza del nostro Giuliano Amato. Ma quei burocrati in doppiopetto fecero un ‘errore’: furono aperti e democratici, cioè permisero alle genti d’Europa di conoscere i contenuti della nuova Carta. Nel 2005, mentre noi italiani attivi giustamente perdevamo il sonno per le Tv del Cavaliere, i francesi e gli olandesi bocciarono la Costituzione in due referendum, accusando i burocrati europei di aver redatto un testo scandalosamente ignorante dei temi sociali e altrettanto parziale a favore dei grandi interessi economici. In altre parole: con quella Costituzione, gli Stati Uniti d’Europa sarebbero diventati il parco giochi dei falchi miliardari e terra dolente per le persone comuni, per me e per voi e per i vostri figli.

Fu uno shock per i doppiopetti blu, e soprattutto per i loro sponsor nelle corporate rooms d’Europa. Ricacciati nelle loro Mercedes blindate a suon di voti franco-olandesi, essi decisero la momentanea ritirata, ma non la resa. Infatti, la mattina del 13 dicembre 2007, mentre noi italiani attivi giustamente perdevamo il sonno per la scelta fra PD o Beppe Grillo, ventisette capi di governo europei si riunirono a Lisbona e decisero: ci si riprova, ma stavolta col cavolo che permetteremo ai cittadini di esprimere un parere. Nacque così il Trattato di Lisbona, scritto in segreto, firmato in segreto, segreto nei contenuti che sono praticamente impossibili da leggere, e segretamente persino peggiore della defunta Costituzione. Nel Trattato è sancito il nostro futuro con mutamenti così sconvolgenti da lasciare a bocca spalancata. La mia e la vostra vita, quella dei vostri figli, viene destinata lungo corsie d’acciaio che se definitivamente ratificate saranno quasi impossibili da mutare. Ma quelle corsie dove portano? Al nostro interesse di persone? Al nostro benessere? Alla nostra pacifica convivenza? Ce l’hanno chiesto? Abbiamo voce in capitolo? No, nessuno ce lo ha chiesto e voi non ne sapete nulla.


IL TRATTATO DI LISBONA IN SINTESI

E’ un impianto di regole europee raccolte in un Trattato che non è così come ce lo immagineremmo (un unico testo), ma è formato da migliaia di emendamenti a centinaia di regole già in essere per un totale di 2800 pagine. E’ stato fatto in quel modo con intento truffaldino e anti democratico, come spiego fra poco. Se ratificato da tutti gli Stati, esso diventerà di fatto una Costituzione che formerà la struttura per la nascita di un super Stato d’Europa, come gli Stati Uniti d’America, con una Presidenza, con un governo centrale, un Parlamento, un sistema giudiziario. Questo super Stato diventerà più forte e vincolante di qualsiasi odierna nazione europea. Tutti noi europei diverremo cittadini di quello Stato e soggetti più alle sue leggi che a quelle dei Parlamenti nazionali, pur mantenendo la cittadinanza presente (italiana, tedesca ecc.). Infatti le leggi fatte da questo super Stato d’Europa saranno vincolanti sulle nostre leggi nazionali, e saranno persino più forti della nostra Costituzione. Ma al contrario degli Stati Uniti, tali leggi verranno scritte da burocrati che noi non eleggiamo (es. Commissione Europea), mentre l’attuale Parlamento Europeo, dove risiedono i nostri veri rappresentanti da noi votati, non potrà proporre le leggi, né adottarle o bocciarle da solo. Potrà solo contestarle ma con procedure talmente complesse da renderlo di fatto secondario. Il Trattato di Lisbona infatti offrirà poteri enormi a istituzioni che nessun cittadino elegge direttamente (Consiglio Europeo che sarà la presidenza - Commissione Europea e Consiglio dei Ministri che sarà l’esecutivo - Corte di Giustizia Europea, che sarà il sistema giudiziario), le quali avranno persino la facoltà di far entrare in guerra l’Europa senza il voto dell’ONU. I poteri di cui si parla avranno principi ispiratori pericolosamente sbilanciati a favore del business, con poca attenzione per i bisogni sociali dei cittadini. Tutto il cosiddetto Capitolo Sociale del Trattato di Lisbona (lavoro, salute, scioperi, tutele, leggi sociali, impiego…) è miserrimo, con gravi limitazioni e omissioni, mentre sono sanciti con forza i principi del Libero Mercato pro mondo degli affari. Dovete ricordare mentre leggete queste righe, che stiamo parlando di un Trattato che potrebbe molto presto ribaltare la vostra vita come nulla da 60 anni a questa parte: nuovo Stato, nuova cittadinanza, nuove leggi, nuovi indirizzi di vita nella quotidianità anche più banale, sicuramente meno democrazia, e nessuno che ci abbia interpellati. Come sarà questa nuova esistenza? Migliore, o un salto indietro nella qualità di vita? Saremo più liberi o più schiavi degli interessi delle elite di potere? Anche nel Capitolo Giustizia il Trattato pone seri problemi. Ci sarà un organo superpotente, la Corte di Giustizia Europea, che emetterà sentenze vincolanti sui nostri diritti fondamentali e sulle leggi che ci regolano; la Corte sarà superiore in potere alla nostra Cassazione, al nostro Ministero di Giustizia, ma di nuovo sarà condotta da giudici nominati da burocrati che nessuno di noi ha scelto. Come interpreteranno i nostri diritti di uomini e di donne? Ci hanno interpellati?

Ed è qui il punto. Un Trattato col potere di ribaltare tutta la nostra vita di comunità di cittadini, viene scritto in modo da essere illeggibile ed è stato già ratificato (manca solo la firma dell’Irlanda, che terrà un referendum il 2 ottobre) dai nostri governi completamente di nascosto da noi, e volutamente di nascosto. Questo poiché una versione simile di questo Trattato (la Costituzione Europea) e con simili scopi fu bocciato da Francia e Olanda nel 2005, proprio perché scandalosamente sbilanciato a favore delle lobby di potere europee e negligente verso i cittadini. Scottati da quell’umiliante esperienza, i pochi politici europei che contano (il 90% non ne sa nulla e firma senza capirci nulla) hanno architettato una riedizione di quelle Costituzione bocciata chiamandola Trattato di Lisbona, e la stanno facendo passare in segreto dietro le nostre spalle.

Il Trattato di Lisbona contiene anche clausole di valore, che come ogni altra sua regola sarebbero vincolanti su tutti gli Stati, dunque anche su questa arretrata e cialtrona Italia, e limitatamente a ciò per noi non sarebbe un male. Tuttavia, la mole dei cambiamenti cruciali che porterebbe è tale e di tale potenza per la nostra vita di tutti i giorni e per i nostri diritti vitali, da obbligare chi vi scrive a lanciare un allarme: il Trattato di Lisbona va divulgato alle persone d’Europa e da queste giudicato con i referendum. Pena la possibilità di un futuro molto, ma molto più gramo di quello che qualsiasi Cavaliere potrà mai regalarci.


L’APPROFONDIMENTO

Cosa è.

Il Trattato di Lisbona (di seguito chiamato il Trattato) non è una Costituzione europea, ma ne mantiene esattamente tutti i poteri. Esso non è neppure un trattato in sé, visto che nella realtà si tratta di una colossale mole di modifiche apportate ai due trattati fondamentali della UE, che sono: il Trattato dell’Unione Europea (TEU) e il Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFEU). Ad essi viene aggiunto il Trattato di Nizza del 2003. Ogni singolo articolo del Trattato, inclusi gli annessi e i protocolli, assume una forza enorme, spessissimo sovranazionale, cioè più potente di qualsiasi legge nazionale degli Stati membri della UE.


L’astuzia e l’inganno.

L’intera opera è stata architettata in modo da essere incomprensibile e letteralmente illeggibile dagli esseri umani ordinari, inclusi i nostri politici. In totale si sta parlando di 329 pagine di diversi e disconnessi emendamenti apportati a 17 concordati e che vanno inseriti nel posto giusto all’interno di 2800 pagine di leggi europee. Questo labirinto non è accidentale. Come spiega il parlamentare europeo danese Jens-Peter Bonde “i primi ministri erano pienamente consapevoli che il Trattato non sarebbe mai stato approvato se fosse stato letto, capito e sottoposto a referendum. La loro intenzione era di farlo approvare senza sporcarsi le mani con i loro elettori”. Il nostro Giuliano Amato ribadì il concetto appieno, in una dichiarazione rilasciata durante un discorso al Centro per la Riforma Europea a Londra il 12 luglio del 2007: “Fu deciso che il documento fosse illeggibile, poiché così non sarebbe stato costituzionale (evitando in tal modo i referendum, nda)… Fosse invece stato comprensibile, vi sarebbero state ragioni per sottoporlo a referendum, perché avrebbe significato che c’era qualcosa di nuovo (rispetto alla Costituzione bocciata nel 2005, nda)”. (fonte: EuObserver.com). Il sigillo a questo tradimento dei principi democratici fu messo dallo stesso Valéry Giscard D’Estaing in una dichiarazione del 27 ottobre 2007, raccolta dalla stampa europea: “Il Trattato è uguale alla Costituzione bocciata. Solo il formato è differente, per evitare i referendum”. I capi di Stato erano concordi questa volta: no al parere degli elettori, no ai referendum.

In Italia, il Parlamento ha ratificato il Trattato l’8 agosto del 2008 (già la data la dice lunga), senza alcun pubblico dibattito, senza prime serate televisive, e senza che fosse letto dai parlamentari votanti. Nel resto d’Europa le cose non sono andate meglio, data la natura semi clandestina del Trattato e la specificata intenzione di nasconderlo agli elettori. Ma in Irlanda è successo qualcosa di particolare. Lo scomparso politico Raymond Crotty denunciò la procedura presso la Corte Suprema del Paese, ed ottenne modifiche tali da imporre all’odierno premier Brian Cowen un referendum popolare finale sul Trattato (uno già ci fu nel 2008), che si terrà il 2 ottobre di quest’anno. Si tenga presente che un no irlandese affonderebbe anche questa impresa.


Preciso, ma poi continuo.

Una precisazione è di dovere a questo punto. Ciò che è sotto accusa non è il processo di armonizzazione dei popoli europei, né la possibilità di fonderci in un grande Paese federale europeo alla stregua degli Stati Uniti, né il fatto di avere una Costituzione e leggi comuni in sé. Anzi, per una nazione di cittadini cialtroni e incivilizzabili come l’Italia, il ‘bastone e la carota’ dell’Unione potrebbero essere l’unica speranza di rimanere all’interno del circolo dei Paesi evoluti, e di non sprofondare del tutto nei Bantustan del mondo cui oggi apparteniamo (non per colpa di Berlusconi, ma nostra). Ciò che invece è gravissimo, è rappresentato dal fatto che un cambiamento di portata storica come sarebbe la nascita degli Stati Uniti d’Europa e la perdita del 90% della nostra autodeterminazione come popoli singoli, sta avvenendo secondo principi politici, economici e sociali che nessuno di noi conosce, che nessuno di noi ha discusso o votato. E un’analisi attenta del Trattato ci dice che quei principi sono pericolosamente contrari ai nostri interessi di persone comuni. Ci stanno riscrivendo la vita, nientemeno, e ci potremmo svegliare fra pochi mesi in un mondo che non abbiamo scelto e che ci potrebbe costare lacrime e sangue. Senza ritorno. Altro che “regime dello psiconano”.


Il potere al super Stato, e gli Stati odierni esautorati.

Il Trattato crea le basi legali per la nascita di un grande Stato unico europeo con poteri sovranazionali a tutto campo, cioè con leggi che saranno superiori a qualsiasi legge degli Stati membri (dichiarazioni 17 & 27). Questi poteri del nuovo super Stato d’Europa saranno estesi a 68 nuovi settori dove oggi gli Stati singoli hanno la possibilità di veto, che sarà perduta. Il Trattato sottolinea il ruolo subordinato dei Parlamenti nazionali nella nuova Europa, dove essi dovranno fare gli interessi dell’Unione prima che i propri (Art. 8c, TEU). Nel Consiglio Europeo, che sarà la sede della presidenza del nuovo super Stato, i partecipanti di ciascuna nazione dovranno rappresentare l’Unione presso gli Stati membri, piuttosto che rappresentare gli Stati membri presso l’Unione come accade ora. Essi poi, dovranno “interpretare e applicare le loro leggi nazionali in conformità con quelle dell’Unione”. La Commissione Europea assieme al Consiglio dei Ministri sarà l’esecutivo del super Stato d’Europa. Vi sarà come oggi un Parlamento e la Corte di Giustizia Europea sarà il sistema giudiziario.

Nel capitolo immigrazione le cose staranno così: la nuova Unione avrà frontiere esterne comuni, e deciderà a maggioranza chi potrà entrare e risiedere nei nostri territori, mentre i singoli governi perderanno il potere di decidere su ciò. Di nuovo, nessuno di noi cittadini potrà influenzare i criteri di quelle politiche, che potranno essere troppo permissive oppure disumane.

Si comprende già da questi primi aspetti del Trattato in quale misura drastica i poteri che oggi appartengono ai governi e ai Parlamenti che eleggiamo saranno trasferiti al nuovo super Stato europeo. Non è eccessivo dichiarare che siamo sulla strada per rendere Montecitorio e Palazzo Madama delle marginali rappresentanze di facciata. Le uniche aree dove ancora i Paesi europei manterrebbero autonomia decisionale sono la politica estera comune e la sicurezza. L’europarlamentare danese Jens-Peter Bonde ha dichiarato: “Non ricordo un singolo esempio di legge nazionale che non potrà essere influenzato dal Trattato di Lisbona”.


Dunque, super leggi vincolanti. Ma chi le farà?

Sarebbe naturale pensare che nei nuovi Stati Uniti d’Europa, verso i quali il Trattato ci spinge, saranno i rappresentanti eletti dal popolo a fare le leggi, come ovvio. Invece no. Il potere legislativo del nuovo super Stato, come accade già oggi nella meno vincolante UE, sarà ad esclusivo appannaggio di 1) La Commissione Europea che proporrà le leggi, ma che non è direttamente eletta da noi, 2) Il Consiglio dei Ministri che voterà le leggi, neppure esso direttamente eletto dai cittadini. Tenete presente che il ruolo del Consiglio è quasi un proforma, poiché funge praticamente da timbro alle leggi proposte dalla Commissione, visto che solo il 15% di esse viene discusso dai Ministri, e questo non cambierà col Trattato. Insomma, la Commissione Europea non direttamente eletta diverrà potentissima. Tutto ciò è grave. Il Trattato, inoltre, darà alla Commissione un elevato potere di legiferare per decreto, e le sue decisioni saranno persino vincolanti sulle Costituzioni dei Paesi membri. E così le leggi che potrebbero condizionale tutta la nostra vita futura saranno pensate da circa 3000 gruppi di lavoro della Commissione composti da oscuri burocrati che, ribadisco, nessuno ha eletto. Inoltre, questa istituzione non avrà più un Commissario per ogni Stato membro, ma solo due terzi dei Paesi saranno rappresentati a ogni mandato, per cui potrà accadere che una legge sovranazionale e vincolante cancellerà di fatto una legge italiana senza che neppure un italiano l’abbia discussa o pensata.

E allora il Parlamento Europeo? Il Parlamento Europeo non ha e non avrà alcun potere di proporre le leggi né di adottarle o di bocciarle da solo, non potrà votare sul PIL dell’Unione né sulle tasse, e sarà escluso del tutto dal deliberare su 21 settori essenziali su un totale di 90, anche se la sua sfera di competenza è stata estesa ad un numero maggiore di aree. Ciò che ho appena affermato sembra una contraddizione, ma non lo è. Infatti, il Trattato da una parte taglia le gambe al Parlamento (i 21 settori da cui viene escluso), e dall’altra gli dà un contentino (ampliamento aree di competenza), che contentino è visto che nel secondo caso i parlamentari potranno solo decidere ‘assieme’ al Consiglio dei Ministri, dunque non da soli come accade in tutte le democrazie del mondo. Oltre tutto, se anche i nostri eletti rappresentanti in Europa si impuntassero per contestare le leggi della Commissione, avrebbero una vita durissima. Il Trattato stabilisce in quel caso che: se i parlamentari vogliono contestare una legge proposta dalla Commissione dovranno ottenere una maggioranza qualificata nel Consiglio dei Ministri (cioè il 55% degli Stati) o una maggioranza assoluta di tutti i deputati europei. Si avrebbe così il paradosso di politici regolarmente eletti che devono sgobbare per contestare le decisioni di un ‘governo’ che nessuno ha eletto. Già oggi la Commissione si può permettere di snobbare persino i parlamenti nazionali degli Stati membri, come dimostra il fatto che fra il settembre 2006 e il settembre 2007 questi ultimi avevano spedito a Bruxelles ben 152 bocciature di leggi proposte dalla Commissione, col risultato di essere ignorati nel 100% di casi.

Un’ultima stortura insita nell’impianto legislativo europeo si chiama Principio di Sussidiarietà. Stabilisce che nel caso di non chiarezza su chi deve fare che cosa fra l’UE e gli Stati membri, il diritto di agire ricade su chi garantisce la maggiore efficienza. Ma che significa? E chi stabilisce che cosa sia efficiente per noi persone? Ve l’hanno mai chiesto? Ce lo chiederanno?

Il quadro che emerge dal progetto del Trattato vede in primo piano il macroscopico e sproporzionato potere della Commissione Europea, che, bisogna ricordarlo ancora, nessuno di noi elegge. Pensate che occorrerà un terzo dei Parlamenti nazionali europei per, non dico bloccare le proposte della Commissione, ma per ottenere che essa le riconsideri, senza alcun obbligo di altro. Nel frattempo, i Parlamenti nazionali perderanno ben 68 poteri di veto in Europa. Una esautorazione immensa, che, a prescindere dai meriti, nessuno di noi cittadini ha votato e approvato.


Cittadini… di che?

Siamo italiani, tedeschi, olandesi o spagnoli, ma col Trattato diventeremo “in aggiunta” cittadini del super Stato d’Europa (Art. 17b.1 TEC/TFU). Attenzione qui: finora, le regole della UE stabilivano che noi eravamo cittadini europei “come corredo” alla nostra cittadinanza nazionale. Il termine “aggiunta” è usato nel Trattato per esprimere una doppia nazionalità a tutti gli effetti, con però un gigantesco ma: dovete sapere che i diritti e i doveri di questa nostra nuova nazionalità saranno superiori a quelli stabiliti dalle nostre leggi nazionali in ogni caso dove vi sia un conflitto fra di essi, e questo per la sancita superiorità delle leggi dell’Unione rispetto a quelle nazionali e persino rispetto alle nostre Costituzioni. Al di là del merito, è inquietante sapere che potremmo essere obbligati a fare cose non previste dalle nostre leggi, senza aver avuto alcuna voce in capitolo, come al solito.



In campo internazionale.

Il Trattato creerà uno Stato superiore agli Stati membri esattamente come gli Stati Uniti sono superiori ai singoli Stati americani. Esso avrà il potere di firmare accordi internazionali con altri Paesi del mondo, e questi accordi saranno vincolanti su ogni Paese membro anche se i suoi parlamentari sono contrari, e avranno precedenza sulle sue leggi. Avrà il potere di entrare in guerra come Europa e senza l’autorizzazione dell’ONU, lasciando ai singoli Stati il solo potere di “astenersi costruttivamente” (che significa poi collaborazionismo), e imporrà inoltre agli Stati membri un aumento delle spese militari. Il Presidente della nuova Unione non sarà eletto dal popolo come negli USA, ma potrà rappresentarci nei rapporti con Paesi cruciali come l’America, la Russia o la Cina, che non dialogheranno più con i nostri attuali governi su una serie di importanti affari internazionali.


I padroni del vapore.

Uno dei motivi per cui i francesi e gli olandesi bocciarono la Costituzione europea nel 2005, fu che essa magnificava i diritti del business lasciando le briciole ai diritti dei cittadini. Quella Carta fu infatti definita “socialmente frigida”. Il Trattato di Lisbona non altera in alcun modo questo stato di cose, ed è grave. Il problema, gridarono allora i detrattori della Costituzione, era che essa sanciva con forza il principio economico della “libera concorrenza senza distorsioni”, un principi che all’orecchio del profano può anche suonare giusto, ma che nel gergo delle stanza dei bottoni di tutto il mondo significa: privatizzazioni piratesche (ovvero svendite a poche lire ai privati) di tutto ciò che fu edificato con le nostre tasse, speculazioni selvagge nel commercio, precarizzazione galoppante del lavoro e dei diritti di chi lavora, tagli elefantiaci alle nostre tutele sociali e poi… ipocrisia sfacciata, con la notoria regola del ‘capitalismo per i poveri e socialismo per i ricchi’. Cioè: meno salvagenti sociali alla popolazione, ma poi ampi salvataggi di Stato quando è il business a finire nei guai. Infine, la ‘libera concorrenza senza distorsioni’ applicata al commercio europeo significa nessuna tutela di Stato nei Paesi svantaggiati ma sovvenzioni statali miliardarie per le economie opulente dei Paesi ricchi.

Quindi, la ‘libera concorrenza senza distorsioni’ sarà di nuovo sancita nero su bianco dal Trattato, nonostante fosse stata bocciata nella Costituzione. La si trova infatti in una dichiarazione vincolante del Protocollo 6. Come dire: ciò che fu cacciato dalla porta di casa, rientra dalla finestra. Ma c’è molto altro.

Il Trattato, per esempio, dà priorità all’aumento della produzione agricola europea che già oggi è sovvenzionata dall’Unione a suon di 1 miliardo di euro al giorno, ma non spende una parola sulle condizioni di lavoro dei braccianti né sull’impatto ambientale dell’espansione di quel settore, che è fra i più inquinanti del mondo (idrocarburi, pesticidi, consumo acqua…). Ancor più grave è il capitolo del Trattato sul diritto di sciopero, dove si prevede un assoluto divieto se esso ostacola “il libero movimento dei servizi”, una clausola che sarà aperta a interpretazioni selvagge; scioperare sarà altrettanto vietato quando colpirà un’azienda straniera che paga salari da miseria in Paesi europei dove il salario medio per lo stesso lavoro è del doppio; si immagini a quali sfruttamenti si andrebbe incontro, col corredo di gravi instabilità e tensioni sociali. Infine, diventa illegale pretendere nei pubblici appalti il rispetto di alcune contrattazioni salariali già acquisite, altra voragine. In tema di salute, il Trattato ha in serbo un pericolo non minore: il capitolo sui diritti del paziente è inserito fra le regole del Mercato Interno, e non in quelle dedicate alla sanità. Innanzi tutto questo significa che per decidere sui diritti di noi ammalati (perché lo saremo tutti nella vita) sarà necessaria solo la maggioranza qualificata dei voti e non l’unanimità, ma soprattutto spaventa trovarsi da ammalati nell’ambito del Mercato, che con la salute non ha proprio nulla a che vedere, come già sappiamo drammaticamente dalla nostra vita quotidiana.

Verremo privati anche del diritto di favorire certi settori della nostra economia anche se chiaramente svantaggiati. Se uno Stato membro deciderà di offrire un trattamento di favore ai propri cittadini in certi aspetti del vivere comune, potrà essere sanzionato. Se deciderà di aumentare l’occupazione pubblica a spese dello Stato per superare una crisi occupazionale (alla New Deal di Roosevelt) sarà sanzionato. La Banca Centrale Europea (BCE) ha il potere di imporre a tutti la stabilità dei prezzi a scapito della piena occupazione. E la BCE sarà arbitro assoluto e incontrastabile delle politiche monetarie, che non di rado significano per noi cittadini indebitati lacrime e sangue (mutui, tassi ecc.). Il Trattato non prevede alcun meccanismo per ridistribuire la ricchezza fra i cittadini ricchi e quelli in difficoltà all’interno dell’Unione; non prevede una politica comune in tema fiscale, salariale e sociale. Non prevede infatti alcun metodo per finanziare il già misero Capitolo Sociale del nuovo super Stato europeo, poiché fra le migliaia di articoli pensati con oculatezza, guarda caso manca proprio quello che armonizzi le politiche fiscali/monetarie/economiche con quelle sociali. Guarda caso.

Scorrendo queste righe, risulta chiarissimo il perché i bravi francesi e olandesi hanno bocciato queste stesse regole quando furono presentate nella Costituzione europea. Qui di sociale c’è poco più del nome. E il sociale è la rete di sicurezza nella mia e nella tua vita di tutti i giorni.


La Giustizia. I Diritti.

In questo settore, il Trattato adotta appieno la Carta dei Diritti Fondamentali, che diventa vincolante per tutti i cittadini del nuovo super Stato d’Europa (Art.6 TEU). Chi deciderà interpretando di volta in volta questi diritti con potere unico sarà la Corte di Giustizia Europea con sede nel Lussemburgo. Infatti, secondo le regole già spiegate in precedenza, anche qui le decisioni della Corte avranno potere sovranazionale e dunque saranno più forti di qualsiasi legge degli Stati membri. Esse poi avranno potere di condizionare ogni singola legge esistente nella UE. Ma chi impedirà alla Corte di interpretare un diritto odierno di un singolo Stato membro in senso più restrittivo? Vi do un esempio: in Svezia, una legge permette ai burocrati di Stato di fare ‘soffiate’ ai giornalisti, per cui il governo non può pretendere che il reporter sveli poi le fonti di uno scandalo pubblicato. Se la Corte decidesse che ciò è illegale, addio avanzatissima legge svedese. E vi ricordo che quando il collega tedesco Hans-Martin Tillack fu arrestato per aver denunciato lo scandalo Eurostat (fondi neri dell’agenzia di statistica della UE), la Corte di Giustizia Europea approvò l’arresto.

Ma chi nomina quei giudici? Nessuno dei cittadini europei, è la risposta. Li eleggono i governi, e questo li rende di fatto a loro soggetti. In altre parole, le sentenze sui nostri diritti fondamentali e sulle leggi che ci governano saranno nelle mani di magistrati del tutto fuori dal nostro controllo e secondo leggi, non lo si dimentichi, fatte da burocrati non eletti. Questo prevede il Trattato di Lisbona, all’apice di almeno duemila anni di giurisprudenza ‘moderna’. Inoltre, ciò che viene deliberato in seno alla Corte di Giustizia Europea avrà precedenza su quanto deliberato dalle nostre Corti Supreme, Cassazione, e da altre Alte Corti europee. Essa ha il potere persino di influenzare la tassazione indiretta (IVA, catasto, bolli ecc.).

Tutto questo è improprio, irrispettoso del diritto dei cittadini di decidere del proprio vivere, visto che siamo e ancora rimaniamo in teoria gli arbitri finali delle democrazie. Qui siamo completamente messi da parte, ingannati e manipolati, con rischi futuri colossali a dir poco. Ma il realismo di cittadino italiano mi impone di aggiungere un altro distinguo. In un Paese come il nostro dove la nostra inciviltà ha portato in Parlamento dei bifolchi subculturati e violenti come i seguaci di Bossi e altri, il fatto che in futuro gli articoli della Carta dei Diritti Fondamentali e del Trattato di Nizza (diritti di prima, seconda, terza e quarta generazione; dignità umana; minoranze; diritti umani; no pena di morte; diritti processuali ecc.) saranno vincolanti in Italia potrebbe essere la salvezza, nonostante i pericoli che ho delineato. E queste considerazioni mi portano a dire che la critica al Trattato di Lisbona fatta dalla prospettiva italiana è un affare ambiguo, poiché se è vero che quel Trattato potrà da una parte travolgere in negativo le nostre vite e drammaticamente il futuro dei nostri figli, è anche vero che certa barbarie e mediocrità a tutto campo degli italiani rendono impossibile capire dove sia la padella e dove la brace, ovvero se ci farà più male entrare nell’Europa di Lisbona o rimanere l’Italia sovrana di oggi. La risposta sarebbe né l’una né l’altra, certo, ma il rischio per noi italiani di combattere e vincere la battaglia contro l’inganno del Trattato, è poi di ritrovarci qui a soffocare nella melma italica senza neppure l’Europa a mitigarla. Questo va detto per onestà.


Conclusione.

Se ripercorrete i capitoli principali che vi ho esposto, non potrete non rendervi conto che come sempre i grandi giochi che regoleranno ogni futuro atto della vostra vita di cittadini si decidono altrove e in segreto, mentre nessuno nell’Italia che protesta contro il secondario berlusconismo vi aiuta a capire cosa e chi veramente aggredisce la democrazia, e chi veramente tira le fila della vostra esistenza. E’ scandaloso che si sia pensato agli Stati Uniti d’Europa come a un colosso di potere in mano a oscuri burocrati non eletti e massicciamente sbilanciati verso il business, con le briciole lasciate a quel fastidioso ‘intralcio’ che si chiama popolo. E il tutto di nascosto. Questa macchina va fermata e la parola va restituita a noi, i cittadini, attraverso i referendum, come accade in Irlanda. Il Trattato di Lisbona pone 500 milioni di esseri umani in bilico fra due possibilità: un dubbio progresso, o la probabile caduta in un abisso di dominio degli interessi di pochi privilegiati su un oceano di cittadini con sempre meno diritti essenziali. Sto parlando di te, di me, di noi persone.

Ma noi italiani attivi siamo giustamente impegnati a discutere di Tarantini, di Papi, di “farabutti” e di "psiconani". Giustamente.
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Aggiungo io: anche qualche professore universitario non ne parla. O meglio, ne parla e ne è favorevole, il che andrebbe bene se si tenesse questa opinione per lui, invece di venderla come giusta ai ragazzi, parlando in maniera fumosa ma positiva della questione "tutti insieme appassionatamente" e non menzionando minimamente UN difetto di questo schifo di trattato. Alla faccia dell'obbiettività...

21 settembre 2009

Perchè sono eroi?

Oggi faccio il super "dissidente" e shgadeno la bolemiga, come dice Bishgardi. L'argomento è considerato delicato: è giusto chiamare "eroi" i soldati morti in guerra? Il mio punto di vista non si allinea proprio a quello "canonico" e qualcuno potrebbe prenderlo come offensivo e irrispettoso. Non è assolutamente mia intenzione scatenare queste reazioni, dato che, sia che siano eroi o no, sono morte delle persone. Quindi, rispetto, per loro, per le loro famiglie, per i loro amici e per tutti quelli che sono in missione.
Ma ora vorrei analizzare un po' il perchè questi uomini, italiani, americani, inglesi ecc. non fa differenza sono considerati eroi. (prendo il caso degli italiani, ma vale per tutti) Le frasi più comuni che si sentono dire a riguardo sono:
1) Sono morti per la patria, per noi, per la nostra libertà
2) Sono morti per portare la pace
3) Sono il nostro orgoglio
Allora, intanto dovete spiegarmi perchè sarebbero morti per la patria, ovvero per noi, e per la nostra libertà. Innanzitutto, la cosiddetta nostra patria non è mai stata in pericolo. La nostra cosiddetta "libertà" non ha un nemico armato di bombe, ma di soldi ed è interno al Paese. E poi mi piace che per difendere la nostra patria da questo ipotetico attacco, si vada a combattere in Afghanistan, come se il terrorismo (che non è un nemico fisico ma ideologico) fosse solo in quelle zone. Come dice Noam Chomsky, "Nei manuali militari americani, si definisce terrore l'uso calcolato a fini politici o religiosi della violenza, della minaccia di violenza, dell'intimidazione, della coercizione o della paura". Beh, mi sembra che si usano anche da noi, no?

Poi: la nostra libertà. Quale libertà? La vera Libertà? No, perchè quella non ce l'abbiamo a prescindere e non ce l'avremo finchè non riconosceremo le illusioni che ci dividono, invece che unirci, e le elimineremo. La vera Libertà non si ottiene guardando all'esterno. Quindi, la Libertà non c'è. Ok, allora difendono la libertà di poter dire quello che si pensa. No, perchè appena ti azzardi ad uscire appena appena dalla massa, sei un pazzo, illuso, terrorista, emarginato, ecc. Idem per la religione, con l'aggiunta della blasfemia. Allora difenderanno l'uguaglianza delle persone? No, dato che consideriamo "immigrati", diversi e inferiori gente esattamente uguale a noi. Oh, cavolo...
Ah ecco! Ce l'ho. Difendono la libertà di poter cambiare canale tv! Wow! La libertà di poter scegliere un lavoro col quale rovinarsi la vita, quella di accettare le decisioni dei piani alti senza batter ciglio, quella di non sapere chi siamo veramente. Difendono la crisi economica, difendono la dittatura dell'informazione, difendono questo regime mascherato da democrazia. Difendono la libertà che mi consente di scrivere queste righe, libertà che avrei comunque perchè è QUI e non in Afghanistan. In pratica, difendono l'establishment e lo portano in quei Paesi nei quali non è ancora così radicato. Credo che si chiami "imposizione forzata", o "conquista", o "occupazione", o "colonizzazione" da parte di varie nazioni a nome dei capi americani. Che poi faccia comodo usare paroloni come "esportare la democrazia tramite soldati in missione di pace" per sviare la percezione della realtà dei fatti, è un altro discorso. Leggendo i libri di storia, ci arrabbiamo (giustamente) quando vediamo cosa hanno fatto, ad esempio, gli spagnoli in Sud America, depredando, distruggendo città, trucidando i nativi e imponendo il proprio regno, le proprie tradizioni, la propria cultura, conquistando quei Paesi. E poi? E poi rimaniamo col cuore spezzato e colmo di odio quando qualche nostro soldato (o comunque qualcuno dei "buoni") viene ucciso dai "nativi" di turno, e speriamo che muoiano tutti o si convertano alla nostra "civiltà". Non mi sembra ci sia tutta 'sta differenza... L'unica cosa che cambia è la nostra reazione: sdegno e rabbia verso i Conquistadores, amore e protezione verso i neo-Conquerors portatori di democrazia. Chissà se anche agli spagnoli dicevano che "era per proteggere la patria"...

Muoiono per portare la pace. Beh certo, è risaputo storicamente che la pace si porta con le armi. Con Hitler come hanno fatto? Sì, peccato che siano sparite delle libertà e che l'Europa sia diventata una succursale degli Stati Uniti... Però, oh, la pace c'è. Prima eravamo sotto i tedeschi, adesso sotto gli americani, con la differenza che adesso crediamo di essere liberi e alla sera possiamo guardare le nostre serie tv preferite.

Ma loro sono il nostro orgoglio! Certo! Vanno ad imporre una civiltà diversa in nome di libertà minori e palliative, dell'establishment e del proseguimento indisturbato del potere mondiale, addirittura del suo rafforzamento. Guardiamo la cultura islamica come maschilista, medievale, violenta e intollerabile verso i "diversi", senza riflettere un attimo sulla nostra cultura maschilista, medievale, violenta e intollerabile verso i "diversi". Ma no! Noi siamo civili, ed è giusto esportare un modello assolutamente perfetto di civiltà come il nostro!

"E ma loro vanno a fare i soldati perchè non c'è lavoro, non hanno scelta". Ecco! Perfetto! E' da lì che dovrebbe partire la vera ricerca della vera Libertà! Purtroppo noi abbiamo la cultura del lavoro che "nobilita l'uomo", devi lavorare e rovinarti il fisico e la mente per vivere, mentre dovremmo avere la cultura della ricerca della Felicità. Dovrebbe essere questo il nostro unico scopo. Il lavoro non esiste in natura, come non esistono il denaro, la religione, la politica, gli Stati. Non ci sono, non esistono. Siamo noi a crearli e a mantenerli in vita, tramite il nostro riconoscimento verso di essi. Siamo stati cresciuti così, con l'idea che questo tipo di società sia il migliore possibile, frutto di migliaia di anni di evoluzione.
Crediamo di sapere tutto, che la realtà sia così come la conosciamo, che non ci sia altro, che questo sia il top dei top, che sia un sistema che ci vuole bene, che miri solo a farci vivere serenamente. No che non lo è! Questo sistema è talmente buono che uccide migliaia di persone ogni giorno nell'indifferenza generale (mentre quando muore anche solo una persona dei "buoni", c'è il lutto e il cordoglio nazionale per mesi), mette poche persone in grado di controllare tutti gli altri, ci dà la religione, ci dà l'economia e le gira a proprio vantaggio distruggendo le vite di altre milioni di persone, ci dà vaccini non testati solo per fare soldi, ci dà virus creati in laboratorio, ci dà guerre di conquista, il lodo Alfano, Bush, le banche, divieti di ogni sorta, altrettanti obblighi, ci racconta balle ogni singolo giorno a raffica spacciandole per verità, fa sì che una piccola parte della popolazione viva sulle spalle del resto del mondo, ma ehi! Questo è un sistema giusto! Meglio di così non si può fare! E poi, scusa, puoi guardare tutte le partite di calcio che vuoi, puoi andare a scuola e in università ad imparare tante belle cosette apparentemente utili, puoi andare in discoteca a divertirti e tanto altro! Ehi, sei libero! Tu vivi la tua vita tranquillamente, al resto ci pensiamo noi. Ti daremo noi il miglior sistema possibile! E saranno i nostri eroi a difenderlo da chiunque provi a minacciarlo, questo nostro sistema perfetto. E saranno sempre quegli eroi che lo porteranno in quei posti ancora "da preistoria", abitati da persone ferme allo stato di primati, che non vedono quanto questo nostro modello di civiltà materialistica e capitalistica sia bello ed avanzato e si ostinano ottusamente a combatterlo.

E la cosa che mi fa veramente dispiacere è che queste persone, eroi o no, sono morte in nome della menzogna, convinte realmente di stare facendo del bene, di stare esportando una civiltà migliore e di stare difendendo la patria. E' questo che mi fa incazzare, perchè se venissero dette le cose come stanno, non starei scrivendo questo post, dato che il contenuto sarebbe una banalità.
Ma poi senti le persone comuni intervistate... Oggi ho visto al TG1 un ragazzo romano che vorrebbe arruolarsi nell'esercito (ti prego, ripensaci) che alla domanda "Queste morti ti mettono qualche paura in più per la tua decisione?" ha risposto "No no, anzi, mi hanno fatto capire con chi abbiamo a che fare. Sono ancora più motivato di prima". Odio psicologicamente generato che genera odio. Questo è un fulgido esempio di lavaggio del cervello, di manipolazione ideologica, di controllo mentale.
Ma d'altronde, noi sì che siamo civili.

(Quante persone italiane, afhgane, irachene, non importa, dovranno ancora morire affinchè capiremo che l'odio non porta la pace? Troppe. Comunque.)

17 settembre 2009

Trattato di Lisbona e messaggi subliminali

E' pazzesco fino a che punto arrivino i "Grandi Capi" per far approvare dalla gente (dando l'impressione di avere libertà di scelta) i loro piani. In questo caso, parliamo del trattato di Lisbona, ovvero di quell'accordo a livello europeo che toglierà poteri ai singoli Stati per affidarli nelle mani centralizzate dell'Unione Europea. Codesto trattato è stato approvato da quasi tutti i Paesi europei, Italia inclusa, senza porre obiezioni (ma che strano...). L'ultimo baluardo della "resistenza" è l'Irlanda, dove l'anno scorso si era già tenuto il referendum per votare l'entrata in vigore di suddetto trattato e la maggioranza (53%) dei votanti aveva espresso un bel "NO". La cosa non deve essere piaciuta molto ai "Capi Supremi", tanto che, tra meno di un mese (il 2 ottobre), in Irlanda si terrà un'altra votazione! Evidentemente presi in contropiede dal volere del popolo, i Padroni tornano alla carica con armi persuasive più efficaci, in modo da invogliare gli irlandesi a votare a favore dell'introduzione del trattato e, cosa ancor più subdola e bastarda, convincerli di averlo fatto in piena libertà ed autonomia.

Beh, mi sa che la cosa è sfuggita un po' di mano, dato che un manifesto per il pro-trattato è questo:
(a sinistra) "INGRANDISCI le tue opportunità. VOTA SI' AL [trattato di] LISBONA"
(a destra) "AUMENTA le tue aspettative. VOTA SI' AL [trattato di] LISBONA"

Direi che le allusioni sessuali non sono nemmeno troppo velate, no? Sono messaggi subliminali un po' troppo evidenti rispetto alla norma, segno che stanno spingendo al limite le loro forme di persuasione. Fatto che conferma una volta di più l'importanza che ha questo trattato per i "Signori del Mondo". Fatto, a sua volta, che conferma l'esistenza di un governo occulto superiore a tutti gli altri, persino a quello europeo, che muove le fila del mondo intero senza farsi vedere, dando in pasto alla cosiddetta opinione pubblica solo dei frontmen, dei pupazzi e facendoci credere che siano i veri capi.

Sono proprio curioso di vedere cosa si inventeranno se anche questa seconda votazione andasse male per loro. FORZA AMICI IRLANDESI! Se avete amici o parenti in Irlanda, avvisateli!

15 settembre 2009

Non siamo solo corpo

Pensate di essere davvero il vostro corpo? Non pensate di poter essere molto ma molto di più? Perfetto, ecco qualcosa su cui riflettere. Sono un paio di esperimenti SCIENTIFICI (quindi non superstizioni o robaccia religiosa) che dimostrano che, oltre al corpo, noi siamo mooolto di più. Uno di essi dimostra, addirittura, che possiamo influenzare la realtà fisica che ci circonda solo col nostro pensiero e la nostra volontà.
Open your mind.
Buona lettura.

(tratti entrambi dal bellissimo ScienzaMarcia.blogspot.com. Il primo qui, il secondo è tratto dal dossier sulle scie chimiche - appendice 6)

La precognizione inconscia dimostrata da un esperimento scientifico

Un esperimento ben congegnato ha dimostrato che tutti gli uomini possiedono una capacità precognitiva inconscia, ossia che possono letteralmente presentire cose non ancora accadute.

Forse ad essere più precisi dovremmo parlare di pre-sentimento (sentire le emozioni prima del tempo) che di pre-cognizione (comnoscere gli eventi in anticipo), come sarà chiarito fra poco, anche se la differenza può essere sottile.

Ma veniamo alla descrizione dell’esperimento ideato a metà degli anni '90 del 20° secolo da Dean Radin e da suoi colleghi della University of Nevada di Las Vegas.

Un computer mostra ad una persona delle immagini ad intervalli regolari mentree dei sensori elettro-dermici (che misurano la resistenza della pelle) collegati alle dita ed interfacciati ad un computer compiono un monitoraggio continuo e permettono di tracciare un grafico della risposta emozionale. Col variare dello stato emotivo infatti varia l'attività delle ghiandole sudorifere e cambia la resistenza della pelle misurata dal sensore. Le immagini che vede il soggetto dell'esperimento sono selezionate in maniera casuale (tramite una funzione random)da un computer, restano sullo schermo per 3 secondi, poi c’è una pausa di 5 secondi in cui lo schermo appare vuoto e poi si ricomincia con l’immagine successiva.

Le immagini sono scelte a caso fra un numeroso archivio che contiene in egual numero

a) immagini tranquille di sfondi e paesaggi
b) immagini crude di guerra, sangue, violenza
c) immagini di natura sessuale/erotica

Orbene, si è visto innanzitutto che le immagini di tipo a (tranquille) non causano nessun cambiamento nella resistenza misurata dai sensori (la curva nel grafico resistenza-tempo è quasi piatta) mentre le immagini di tipo b (violente) e soprattuto quelle di tipo c (sessuali) causano un'impennata della resistenza.

La cosa incredibile è che il segnale di risposta (l'impennata della curva nel grafico resistenza-tempo) alle fotografie di tipo b e c è stato registrato quasi sempre in anticipo di 3 secondi sulla visione della foto stessa.

Dirk Bierman, docente di psicologia di Amsterdam ha replicato indipendentemente questo tipo di esperimento ed ha verificato che l'effetto è più appariscente con le immagini erotiche. Il biologo Rupert Sheldrake è stato uno dei soggetti che si è sottoposto all'esperimento con esito positivo: "L'incremento repentino della mia attività elettro-dermica inziava 5 secondi prima che le immagini erotiche comparissero sullo schermo".

Di questi esperimenti potete avere ulteriori dettagli leggendo il libro di Dean Radin The conscious universe, Harper Edge, San Francisco 1977.

Questi sono solo alcuni (spero di avere il tempo di discutere anche degli altri, che sono persino statisticamente più signficativi) esperimenti che provano senza ombra di dubbio che la capacità di precognizione/presentimento è patrimonio comune della razza umana (altri esperimenti hanno provato che tale capacità è condivisa con molti altri animali, ma anche di questo conto di parlare in seguito).

Insomma, per quanto possa sembrare incredibile, abbiamo esperimenti scientifici che ci permettono di ipotizzare che la preveggenza (e quindi la profezia) siano possibili, che la nostra mente può guardare in avanti nel tempo. In tal modo siamo portati a riconsiderare la nostra idea del tempo (almeno quella che ci è stata mutuata da una scienza oltremodo dogmatica).

Certo, questo ed altri esperimenti pongono numerosi quesiti di ordine psicologico, scientifico e filosofico. La mente il cui intento fosse diretto con precisione potrebbe conoscere il passato come il futuro? Il futuro è già scritto? Esiste il destino? Il futuro è delineato con precisione o ne sono delineate solo le lineee guida? Se possiamo precognizzare il futuro leggiamo il libro del destino così come sarà o leggiamo su un libro quello che dovrebbe essere il destino più probabile? La cognizione (almeno per somme linee) del futuro può servire ad influenzarlo oppure il destino si avvera ugualmente nonostante i nostri tentativi di cambiarlo? [non mi chiedete delle risposte vi prego, le sto cercando anche io, anche se credo/spero che il destino non sia del tutto definito]

Lo so, potrebbe girare la testa nel cercare di rispondere a queste domande, ed è fin troppo facile cercare di riacquistare una sicurezza emotiva dicendo "no, non è vero, sono tutte menzogne". Ma il bello è che non solo gli esperimenti sono stati replicati, ma che tutti noi abbiamo possibilità di renderci conto di quanto possiamo a volte predire il futuro senza bisogno di alcuna pparecchio computerizzato. Basterebbe infatti analizzare i nostri sogni scrivendo ogni mattina appena svegli la loro descrizione su un diario per poi verificare quante volte tali sogni nascondano delle premonizioni.

Se vi fidate della scienza (spazzatura) ufficiale che nasconde i vostri poteri (e non solo) non vi renderete mai conto di quanto queste esperienze siano diffuse, ma se inizate a crederci potrete vedere come queste percezioni "extra-sensoriali" siano parte della nostra natura umana.
Intanto devo confessare che da scettico incallito rispetto alla possibilità che antiche profezie possano descrivere un lontano futuro, mi sono pian piano reso conto che alcune profezie hanno indovinato correttamente fin troppe cose. Ma anche questo è un lungo discorso da approfondire in seguito ... tempus fugit, vita brevis


Per approfondire l'argomento consiglio gli articoli presenti a questo link

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La dimostrazione scientifica dei cosiddetti “poteri paranormali”

Mi piace aprire questa appendice con le affermazioni fatte da Mario Bruschi, docente di fisica (Dipartimento di Fisica dell'Università La Sapienza di Roma) in un suo articolo:

"Sei anni fa tentai di verificare (propria manu) quei dati statistici riportati in altri studi (e ritenuti inaffidabili dai colleghi) con un esperimento basato su test 'classici' di telepatia e chiaroveggenza, avendo in più l'opportunità di usare un gruppo di soggetti che, per il particolare training ricevuto, fosse sperabilmente sopra la norma ma tuttavia lontano dalla 'professionalità' (con i pericoli connessi). I risultati di tale esperimento in sé altamente significativi furono per me ancora più significativi in un modo inaspettato: infatti un resoconto dell'esperimento (più tardi pubblicato in Di Grazia U., Tecniche dell’Unione, Ed. Mediterranee, Roma,1990, 147-179), fatto circolare tra amici e colleghi ed inviato al CICAP, mi ha procurato una sequenza di polemiche e arroventate discussioni costringendomi a passare da un impegno ed interesse 'amatoriale', come era stato il mio nel campo 'paranormale' fino ad allora, a un approfondimento e a uno studio più 'professionale'. E così, con mia grande sorpresa, ho scoperto che (...) l'esistenza di fenomeni ESP e PK è stata provata sperimentalmente al di sopra di ogni ragionevole dubbio.

Per comprendere che tipo di esperienze scientifiche permettono di dimostrare senza ombra di dubbia l’influenza della mente sulla realtà fisica, la comunicazione telepatica, la precognizione, bisogna avere almeno un’idea di cosa siano la statistica; per comprendere invece quali teorie scientifiche potrebbero giustificarle, occorre familiarizzare con alcuni elementi della fisica quantistica, essere a conoscenza delle scoperte più recenti della biologia e della genetica, e bisogna pure avere la mente aperta alle più avanzate speculazioni nel campo della fisica teorica.

Iniziamo con la statistica e coi generatori di numeri casuali. Senza entrare nel dettaglio tecnico di come siano costruiti, possiamo limitarci a sapere che esistono generatori elettronici di numeri casuali che sono stati testati sperimentalmente, ovvero che in assenza di influenze esterne ci possono fornire in maniera del tutto casuale un numero all’interno di una gamma assegnata. Per testare la possibilità della nostra mente/coscienza di influenzare la realtà fisica spesso si lavora con generatori di numeri casuali che possono fornire solo il numero 0 oppure il numero 1.

La statistica insegna che se provo a fare 4 estrazioni di numeri scelti casualmente fra 0 ed 1 ho una certa probabilità di ottenere 3 volte 0 ed una volta 1. Ciò porterebbe ad un risultato percentuale del 75% di 0 contro il 25% di 1; basta un manuale di quinta liceo per verificare con le regole del calcolo combinatorio che la probabilità di ottenere un simile risultato in 4 estrazioni successive è pari a 0,25. Ciò significa che su 4 serie di estrazioni di 4 numeri ci si aspetta di ottenere una serie con tali risultati. La probabilità di ottenere 2 volte 0 e 2 volte 1 (50% di estrazioni per ognuno dei numeri) è invece pari a 0,375. La probabilità di ottenere un 75% di 0 nelle estrazioni è appena una volta e mezzo minore di quella di ottenere il 50% di 0 ed il 50% di 1.

La cosa cambia drasticamente se noi facciamo un esperimento con 40 estrazioni. In tal caso la probabilità di ottenere 30 volte 0 e 10 volte 1, ovvero il 75% di 0 ed il 25% di 1 è 162 volte minore della probabilità di ottenere 20 volte 0 e 20 volte 1. La probabilità di ottenere quel fatidico 75% tende a diventare sempre più piccola rispetto alla probabilità di un’equa distribuzione dei risultati, fino a quando per una sequenza di 100 estrazioni un tale avvenimento può giudicarsi pressoché impossibile.

Similmente si può verificare (è un po’ più lungo e noioso ma il tipo di calcolo è sempre lo stesso) che su una serie di 100, 200 o 1000 estrazioni è molto difficile ottenere il 52%, il 53%, o il 54% di uno o dell’altro risultato: se il numero di estrazioni è molto elevato è quasi impossibile che la percentuale di 1 e di 0 differisca dal 50% per più di una cifra decimale.

Ed eccoci al dunque: sono stati fatti migliaia di esperimenti in cui si è chiesto a delle persone di influenzare con la propria mente i generatori di numeri casuali in maniera tale che essi dessero più 0 o più 1 del normale. I generatori di numeri erano stati precedentemente testati e si era verificata la loro perfetta funzionalità: in assenza di influenze esterne producono sempre il 50% di 0 ed il 50% di 1, eppure in presenza di persone che con la propria intenzione si sforzano di alterare i risultati ci riescono in maniera tale da ottenere risultati appunto del 52%, il 53%, o il 54% di uno dei due numeri. La probabilità che per caso si ottengano continuamente simili risultati è data dal prodotto delle (già basse) probabilità che in un singolo esperimento ci sia una simile deviazione dal 50%; il risultato dell’analisi cumulativa di tutti gli esperimenti fatti al riguardo mostra che la probabilità di ottenere per caso quei risultati è dell’ordine di 10 elevato a meno 50, ovvero è espressa da un numero con 49 zeri dopo la virgola: 0,00000000000000000000000000000000000000000000000001 per intenderci.

Molti degli esperimenti di questo tipo sono stati condotto nella prestigiosa Università di Princeton all’interno del progetto PEAR (Princeton Engineering Anomalies Research) e alcuni di questi risultati sono stati pubblicati su prestigiose riviste di fisica, vedi ad esempio Radin D.I., Nelson R., Evidence for Consciouness-Related Effects in Random Physical Systems, Foundations of Physics, 1989, 19, 1499-1514.

Una Commissione del Congresso degli Stati Uniti nel 1995 ha richiesto a degli esperti di effettuare uno per verificare l’utilità dei finanziamenti governativi alle ricerche sul paranormale (alcune delle quali effettuate presso il prestigioso Stanford Research Institute). Entrambi gli esperti hanno dichiarati che c’è una fortissima evidenza statistica che dimostra l’esistenza di certi fenomeni, in particolare Jessica Utts sostiene che: usando i criteri di giudizio normalmente utilizzati in ogni altro campo scientifico, è assolutamente provata l’esistenza dei poteri psichici dal momento che i risultati si sono dimostrati riproducibili in esperimenti ben congegnati (il rapporto è visionabile all’indirizzo http://anson.ucdavis.edu/~utts/)

Che dire allora di certe organizzazioni pseudo-scientifiche che dicono di indagare sul paranormale con la finalità più o meno dichiarata di negarne l’esistenza? Possiamo ancora credere che siano in buona fede, dopo avere scoperto che esistono tanti esperimenti scientifici rigorosamente controllati che provano la realtà del cosiddetto paranormale, e che persino le nostre esperienze quotidiane provano l’esistenza di percezioni extra-sensoriali? Basti pensare che esperimenti di questo tipo sono stati convalidati ad esempio dal premio Nobel per la fisica Brian Josephson e che i membri del CICAP e delle organizzazioni consimili (come il CSICOP) non sanno fare altro che dire che Josephson è un “nobel decaduto”. Non potendo contestare la realtà dei fatti provano a screditare coloro i quali dicono le cose come stanno.

[...]

Ma la mole di dati sull’esistenza dei fenomeni paranormali non si limita certo a quelli appena menzionati ed in realtà non potrei citarli tutti senza scrivere un’enciclopedia. Chi volesse approfondire può leggere ad esempio i seguenti tre libri, l’ultimo dei quali cerca di dare anche alcune indicazioni per permetterci di utilizzare al meglio (e con finalità positive) i nostri poteri mentali: La mente estesa di R Sheldrake (ed Urra), Il campo di punto zero di Lynne McTaggart, La scienza dell’intenzione di Lynne McTaggart.

Un tipico esperimento sulle percezioni extrasensoriale è quello effettuato Mikio Yamamoto ed i suoi colleghi dell’Istituto Nazionale di Scienze Radiologiche di Chiba, in Giappone. Essi hanno fatto una ricerca sul sul tao-ate, tecnica marziale per attaccare l’avversario senza contatto fisico. Nell’esperimento l’attaccante, un maestro di qigong cinese, ed il ricevente furono posti a tre piani di distanza in stanze schermate. Il comportamento del ricevente (la persona “attaccata”) era monitorato da riprese video, così come la sua resistenza cutanea ed il suo elettro-encefalogramma (EEG). Obbedendo alle indicazioni degli sperimentatori, che seguivano una procedura randomizzata in doppio cieco, l’attaccante mandava i suoi “attacchi energetici” e molto spesso il ricevente in quell’istante si ritraeva (osservazione visiva comprovata dalle riprese) e mostrava alterazioni dell’EEG e della resistenza della pelle. L’analisi statistica delle correlazioni osservate ha esclusa la possibilità che ciò sia avvenuto per caso e si è arrivati alla conclusione che il tao-ate comporta una forma di trasmissione che non è attualmente spiegabile dalla scienza (ma non di meno è reale). Secondo il maestro “attaccante” ciò che viene trasmesso è l’energia che tradizionalmente gli orientali chiamano qi (o ki o ch’i, a seconda delle trascrizioni). Rif: Yamamoto M. et al (2000) Study on analyzing methods of human body functions using various simultaneous measurements, Journal of international Society of Life Information Science 18, 61-97.
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Che dite, siamo o non siamo qualcosa di più grande di quanto crediamo? Lo siamo, lo siamo...

14 settembre 2009

Che personaggio...

Oh, caro Attivissimo. Non ti smentisci mai. Quando avevo commentato sul suo blog dicendo che aveva rifiutato l'offerta di Mazzucco di fare un documentario ALLA PARI sulla presunta falsità dello sbarco sulla Luna perchè aveva paura di fare una figura di tolla, mi aveva detto che "non era un'offerta, tantomeno alla pari" e amenità del genere. Ok, questa te la abbuono.
Ora ha pubblicato un post con 12 domande rivolte ai cosiddetti "complottisti" sull'11 settembre, che dovrebbero zittirli una volta per tutte. Ovviamente non è così, dato che le risposte alle 12 domande sono belle lunghe e molto ben documentate che vi consiglio di leggere. Quindi, altro sputtanamento per Paolone. Ah, e si attendono ancora con impazienza, invece, le risposte alle 12 domande elaborate dai "complottisti". Dai Paolo, vogliamo lo show!
Stamattina, dopo aver letto queste risposte che avrebbero dovuto creare un imbarazzo globale nel mondo "complottista", ho provato ad andare sul blog di disinformazione per eccellenza sull'11 settembre e mettere un commento per rispondere direttamente ad una di quelle 12 domande e indovinate un po'? I commenti diretti sono stati disabilitati!!! Bisogna mandare una email e sperare che venga pubblicata nella pagina dei commenti. Vedere per credere. La scusa è la solita: la bassa qualità dei commenti, che "hanno ospitato principalmente insulti e deliri complottistici". Che, ovviamente, sono già stati smontati decine, ma che dico! milioni di volte, forse miliardi. Questa è la tipica risposta che Paolone dà quando non sa cosa cazzo dire. "Le ho già smontate tante altre volte", senza mai indicare link o similari. "Vai nelle FAQ". Ci vai e non trovi mai un cazzo.
Ciò non ha fatto altro che confermare la mia affermazione di prima: davanti AI FATTI E AI DIBATTITI DI UN CERTO LIVELLO, Disinformatissimo ha una paura pazzesca di fare figure di merda. Non che non le abbia già fatte, eh... Però evidentemente è un bel bogione.
Volevo anche ricordargli una cosa: alla domanda 3, dice che tutti gli ingegneri del mondo affermano che le teorie complottiste sono farlocche e senza senso. Beh, forse non si ricorda del sito AE911Truth.org, nel quale oltre 800 architetti e ingegneri di tutto il mondo, dei quali è stata verificata l'autorevolezza prima di essere accettati, sostengono che i crolli delle torri, ad esempio, non possono ASSOLUTAMENTE essere stati causati dall'impatto degli aerei, ma da cariche esplosive piazzate precedentemente. Strano che non se lo ricordi, dato che lui stesso si era iscritto con false credenziali e false qualifiche allo stesso medesimo sito, ed era stato ovviamente sgamato e cacciato per via della sua incompetenza (anche il nome con cui si era iscritto era incredibile: Massimo Dell'Affidabilità). Ecco una bella figura di merda. Smemoratissimo?

Sì, e non molto preparato. Quando avevo scritto un commento sul suo blog (quando ancora si poteva) dicendo che i crolli delle torri assomigliano terribilmente ad una demolizione controllata (velocità di caduta libera, ecc.) e che è stata trovata nanotermite nelle macerie (tipo di esplosivo creato dagli americani stessi, in grado di sciogliere l'acciaio), mi ha puntualmente e prevedibilmente trattato da coglione, rispondendomi "Come no. Infatti tutte le demolizioni controllate iniziano dall'alto, vero?" A parte il fatto che ha prudentemente sorvolato sulla nanotermite (ahi! E non mi ha risposto neanche dopo)... E comunque, sì! Le cariche vengono piazzate a varie altezze dell'edificio, quindi anche in alto (vedi anche i video sotto). E da notare che io non ho detto che "tutte le demolizioni iniziano dall'alto". Ecco un'altra tattica linguo-psicologica (o psico-linguistica, fate voi) usata dal Paolone per far passare per vere le sue affermazioni: rigira le parole o te ne mette in bocca altre che tu non hai mai detto.
Ecco qua due video che spiegano anche, tra le altre cose, queste ultime mie frasi. Purtroppo li ho trovati solo ieri sul sito Luogocomune.net, anche se sono del 2007, e quindi non li ho potuti linkare nel blog dell'"Acchiappabufale-ma-anche-no". Sono 2 video che sputtanano per l'ennesima volta il Disinformatico, nonchè Disinformatore a tratti davvero penoso. Un paio di anni fa, Mazzucco era stato ospite di Matrix su Canale 5 ed ha portato la tesi complottista sull'11 settembre. Poco tempo dopo, è stato il turno del Paolone Smemoratissimo che ha cercato di smontare la tesi. Come vedrete in questi filmati, sono state fatte passare per vere molte vaccate.
Buona visione.


Evidentemente, poi, i lettori di Stranissimo devono avere degli amici piloti, ingegneri, architetti, astronauti, poliziotti, vigili del fuoco, fisici, chimici, artificieri, medici, matematici, ecc. per poter capire di cosa parla, dato che, sempre quando non sa cosa cazzo dire, se la cava (o almeno ci prova) con frasi tipo "E' impossibile che sia andata così. Chiedi a un qualunque pilota di aerei", "Se parli con un ingegnere vero e di un certo livello, ti ride in faccia". Accidenti, che sfiga! Conosco solo qualche impiegato, studenti, camionisti, e disoccupati. Non ho il "giro" di persone fidàte che hai tu e come me credo molti altri. (col tono da lacrime agli occhi) Io venivo da te proprio perchè mi spiegassi queste cose... E invece... Quando si arriva ad argomenti che "scottano", il super-colto Inattaccabilissimo delega la spiegazione a dei veri esperti o presunti tali.

Un'altra tecnica che risalta benissimo se avete letto anche solo due righe delle famose FAQ anti-complotto, dato che viene ripetuta fino all'esaurimento, è lo sminuire le accuse presentandole come stupide. Come? Con frasi del tipo "...perché mai gli organizzatori dell'ipotetica messinscena sarebbero stati così stupidi da..." E' incredibile quante volte venga ripetuto questo concetto, questa logica. Allora io ti dico: "Perchè mai i cittadini italiani sarebbero così stupidi da votare Berlusconi?" La risposta mi sfugge, dato che una cosa è il masochismo, ma qua siamo ben oltre, ma va beh... Il fatto è che i cittadini italiani votano Berlusconi. "Perchè mai un ragazzo sarebbe così stupido da spararsi?" Avrà le sue ragioni, no? Non è che perchè TU dici che è stupido e illogico, allora non accadrà o non è mai accaduto. Quindi, la logica del "ma secondo voi sarebbero così stupidi da..." che propaganda Testardissimo non serve a un cazzo, è completamente sbagliata e senza senso. Ora rileggete le FAQ (se ci riuscite), togliete tutte le frasi che hanno a che fare con questa (il)logica e troverete che molti dei dubbi che Sicurissimo&Soci vendono come certezze, vacillano un po' e tornano ad essere dubbi.
Ma secondo voi, una persona sarebbe così stupida da continuare a ciarlare come se nulla fosse dopo aver fatto parecchie figuracce vedendo distrutte, CON LE PROVE, le proprie tesi? Purtroppo, sì. Ma è libera di farlo e se la fa sentire bene, che continui pure. Sono felice anch'io.
(Furbissimo aveva avuto da ridire anche sul film-inchiesta, che non sarà certo perfetto, "911 - Inganno Globale" di Mazzucco, il quale ha puntualmente risposto mostrando che le critiche del Disinformatore sono ancora parecchio meno giuste)

13 settembre 2009

Il governo inglese ammette pericolo sindromi neurologiche da vaccino H1N1

(tratto da ScienzaMarcia.blogspot.com)

Gran Bretagna: ammissioni governative sul rischio di sindromi neurologiche connesse al vaccino contro l'influenza suina



Articolo di Francesco Amato tratto dal suo Franz's blog ... se poi trovo il tempo un giorno o l'altro traduco personalmente l'articolo del Daily Mail.
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Influenza suina: spunta una lettera del governo ai neurologi.
Dopo il vaccino aumento della sindrome di Guillain-Barrè

E’ un articolo del 29 Luglio sul Daily Mail. Lo trovate qui.

I reporter inglesi (che salvo i casi delle testate gossippare sono veramente reporter, non come in Italia) hanno intercettato una lettera riservata dal ministero della salute inglese indirizzata ad oltre 600 neurologi.

Nella comunicazione si invitano tutti i medici a prestare attenzione perchè nella campaga di vaccinazione di massa del 1976 ci sono stati oltre 500 casi di sindrome di Guillain Barrè e la cosa potrebbe ripetersi, sebbene il virus appartenga ad un ceppo leggermente differente.

Avevo già parlato di questo possibile effetto collaterale dei vaccini odierni, ma questa volta è addirittura un governo a mettere in allarme la comunità medica, ovviamente in sordina e cercando di non fare troppo chiasso.

Fortunatamente questa sindrome nella maggior parte dei casi si risolve spontaneamente nel giro di pochi mesi, o un anno circa, lasciando pochi strascichi, ma… Sapete che cosa vuol dire cuccarsi questa sindrome?

Dunque:

si inizia con strane sensazioni agli arti e alle dita, poi con dolori veri e propri. La malattia colpisce tutti i nervi periferici e si può arrivare a tetraplegia completa, nel giro di pochissimo tempo. Immaginatevi di svegliarvi alla mattina con una strana sensazione alle estremità, poi di avvertire verso sera dei dolori acuti e improvvisi in zone assurde del corpo. Sono i vostri nervi che mandano messaggi strampalati al cervello ma a voi questo non dice nulla. L’unica cosa di cui vi accorgete sono i dolori e la progressiva perdita di funzionalità degli arti.

In pochi giorni potreste ritrovarvi su una sedia a rotelle oppure sdraiati su un letto e intubati, perchè la GBS porta ad arresti respiratori e cardiocircolatori improvvisi [con conseguenze a volte mortali ovviamente, come nel caso della campagna di vaccinazione contro l'influenza suina del 1976, quando ci furono circa 30 decessi causati da tale sindrome, dovuta a sua volta al vaccino, N.d.R.]. E voi non capite niente, perchè con la sanità italiana prima che vi pongano la diagnosi corretta è capace che siete crepati dodici volte.

Il tutto perchè un governo ha voluto imporre, con la forza o con la coercizione mediatica, un vaccino pericolosissimo.

Ditemi: non vi arrabbiereste un pochettino?
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Spero che gli utenti che scrivono su Youtube che Icke spara solo cazzate, che i vaccini sono buoni a prescindere e cose simili leggano queste notizie e che ci riflettano sopra almeno un pelino, invece di dire a priori "No, tutte balle". Poi, dopo aver valutato i pro e i contro invece che solo i pro, decidere IN VERA LIBERTA' se fare il vaccino o no.

12 settembre 2009

Numerooo... UNDICI!

Riporto questo interessante articolo dal blog di Maurizio Blondet, a proposito del simbolismo, della quale gli Illuminati sono ossessionati, dietro il numero 11. Coincidenze? Mmm...

(tratto da FalsoBlondet.blogspot.com)

11 settembre: la vera “Genesi”

Oggi si ricordano gli avvenimenti nuovayorchesi dell’11 settembre 2001.
Cosa i media vi raccontano non è il quadro reale del perché fu scelto l’quel preciso giorno e della catena di avvenimenti precedenti e posteriori.
Il numero UNDICI non è casuale ma ha precisi riferimenti esoterici.
Tale numero rimarca per gli Illuminati L’UNDICESIMO CAPITOLO DELLA GENESI che si può rapprenntare simbolicamente con “due torri” (anche per J. R. R. Tolkien).
Le “Twin Towers” si stagliavano come un gigantesco “11” sopra Manhattan.
Esse furono costruite con il preciso intento di poi distruggerle in diretta globale in disprezzo di quel preciso capitolo della Genesi.
Ma cosa recita questo passo biblico?
Chi ha paura della Bibbia?
Copio e incollo:

Genesi - Capitolo 11

[1]Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. [2]Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. [3]Si dissero l'un l'altro: «Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco». Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. [4]Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra». [5]Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. [6]Il Signore disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. [7]Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro». [8]Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. [9]Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. I patriarchi postdiluviani.

Pensateci.
Quale parola moderna rappresenta meglio l’opposizione alla volontà di Dio?
“GLOBALIZZAZIONE”.
Non si tratta dunque di un processo “naturale” bensì di un piano segretamente portato avanti dai discepoli dell’Anticristo.
Tutto ebbe un'accelerazione con il famoso discorso di Bush padre l’11 settembre 1990 (1).

Fateci caso, dopo quel discorso inizia il vero processo di destrutturazione sistemica.
La Cina fu costretta a entrare nel WTO sul commercio mondiale e da paese comunista e chiuso quale era è diventato ciò che ora conosciamo. Fu generato il NAFTA in Nord America coinvolgente tre stati con nulla in comune come USA, Messico e Canada.
In Europa a raffica implementarono il trattato di Maastricht (1992), di seguito il trattato di Schengen sulla libera circolazione senza passaporto, teso a favorire lo spostamento degli immigrati.
Oltre alla trasformazione del virtuale ECU in divisa reale Euro, il tentativo di imporre una costituzione europea sovrannazionale e adesso il trattato di Lisbona che toglie sovranità agli stati.

In italia ci furono in rapida successione Tangentopoli, per togliere di mezzo la vecchia classe politica, il referendum Segni per imporre un sistema elettorale supermaggioritario e iniziò la stagione delle privatizzazioni oltre alla famigerata legge Martelli che spalancava le frontiere indiscriminatamente.
Per non dimenticare le stragi di mafia, questa preoccupata che i nuovi equilibri politici la tagliassero fuori dal potere, ma come sapete la questione fu brillantemente risolta da una notoria “discesa in campo”.

Prestate ancora attenzione.
Prima del 1992 nella penisola di riforma del sistema elettorale, immigrazione, privatizzazioni e tagli allo stato sociale NON si trovava quasi traccia nel dibattito politico.
A distanza di anni di cosa si dibatte ininterrottamente?
Di legge elettorale, extracomunitari e riforma delle pensioni.
Il tutto iniziato con il governo “tecnico” guidato da Giuliano Amato, BRACCIO DESTRO DI BETTINO CRAXI, però per un qualche “diabolico” motivo fu totalmente esente dalla gogna mediatica e dalle “monetine” riservate al resto del PSI.

La Genesi ci riferisce che sulla terra vi era un unico popolo che Dio volle dividere confondendone la favella in una miriade di lingue differenti.
Ovvio che l’immigrazione selvaggia è studiata per rigenerare un solo popolo di schiavi (come erano gli ebrei del Vecchio Testamento) che parli una sola lingua, l’inglese.
Il “villaggio globale” è già materializzato da intenet.
Adesso tramite Skype potete tranquillamente chattare e parlare con qualcuno in Cina, cosa impensabile solo 10 anni fa.

Il governo Berlusconi sancisce che nella scuola bisogna tornare alle “tre i”.
Inglese, informatica e innovazione.
Cioè il pieno programma scolastico di Babilonia.
L’”innovazione” sottende la sostituzione dei “principi” con i “valori”, ossia con un qualcosa che può, per definizione, VARIARE.
Cosa interessa alle elite che debba modificare?
Ovviamente l’etica e la morale, ora sostanzialmente cristiane e divine, con un’altro corpo di leggi.
Quello luciferino che contempla, oltre ad aborto ed eutanasia senza limiti. anche la pedofilia, l’incesto, l’omicidio “per giusta causa” e tutte le degenerazioni che adesso sono vietate “per principio”. Abdicazione dei 10 Comandamenti.

La libertà di religione da noi è ben garantita dalla costituzione.
Allora perché di tanto in tanto si sente dire del bisogno di una legge sulla “libertà di religione”?
Mentre ai robot comunisti, ieri atei oggi tifosi sfegatati di Allah, si fa credere che la libertà serva a costruire moschee in funzione antileghista, la finalità è diversa.
Una “legge sulla libertà di religione” ha l’obiettivo di stabilire corso legale anche per culti contro natura come scientology, sette ufologiche e “filosofie” americaneggianti legate a costui sessuali aberranti come la dendrofilia (2).
Superfluo aggiungere che il destino FATALE di una legge sulla “libertà” di culto sarebbe solo ed esclusivamente a “sdoganare” la Chiesa di Satana.
Così accanto a chiese, moschee e sinagoghe troveremo “templi di luce e saggezza”. “Luce” di CHI? “Saggezza” di CHI?

Le radici del progetto mefistofelico sono bel più lontane del 1990.
La prima pietra del Pentagono, rappresentante l’interno di un pentacolo, fu posta l’11 settembre 1941 esattamente 60 anni prima di essere colpito da un qualcosa che sembra fu tutt’altro che un aereo di linea. Questo particolare cronologico era riportato fino a non molto tempo fa su Wikipedia ma ora la data di inizio lavori non è più leggibile

In rete, tuttavia, si trovano numerosissime notizie che citano riferimenti all’11 settembre 2001 come data epocale prestabilita prima di tale giorno. Segni lasciati nei media da gente che conosceva ma non poteva parlare pubblicamente pena la morte.
Un esempio banale: “11 settembre 01” è la scadenza del passaporto di Neo, il protagonista del film The Matrix uscito nel 1999 (3, 4). Significativo il fatto che solo analizzando i fotogrammi “da fermo” si nota questa scritta e che il personaggio, interpretato dall’attore Keanu Reeves, lotta contro una “matrice” di menzogna globale, in vero esatta metafora della cospirazione del NWO.

Da quel triste giorno, con il pretesto della lotta al “terrorismo globale” (una pura invenzione tautologica) gli USA, Israele e la NATO hanno iniziato e approfondito una serie di guerre il cui scopo è la destabilizzazione dei paesi non ancora asserviti, per diverse ragioni, al Nuovo Ordine Mondiale. Quindi contro i paesi islamici tradizionalisti, e Russia, Cina e Giappone. Ciò gli stati che non sono proni di fronte alla globalizzazione sposando in toto l’ingresso delle multinazionali statunitensi.
Anche il Giappone, pure essendo uno stato totalmente americanizzato, poichè ha ancora ferree leggi che limitano l’immigrazione. Così i paesi musulmani.
Obama è stato messo lì solo per finalizzare il programma. Infatti, nelle menti catodo-guidate degli occidentali, se è un negro a diffondere guerra e distruzione deve essere per giusta causa.

Le orde luciferine impiegano le loro immense ricchezze, nascoste nei fondi neri degli stati e affondate nei caveau delle banche, per portare avanti il bruciante desiderio di deificazione, usurpando il ruolo di Dio.
Bernard Madoff era un ebreo che si permise di fregare decine di miliardi di dollari agli Illuminati.
Fu arrestato l’11 dicembre 2008 e condannato l’11 marzo 2009 per 11 capi di imputazione.
E’ stato un piano predefinito anche la sua cattura. L’11 febbraio un tizio di nome Harry Markopolos, in un’audizione, ha dichiarato che lui sapeva tutto della truffa e che aveva denunciato Madoff più volte ma senza risultato.
Vuol dire che sapevano dello “schema Ponzi” di Madoff alla SEC, ma che sino a che funzionò tutti tacquero.
Facile riconoscervi il marchio della Bestia.
Finché l’imbroglione Bernie, con i sui trucchi da circo finanziario faceva guadagnare l’8-12% annuo, vi fu la congiura del silenzio. Dope che il castello di bugie che aveva messo in piedi era crollato sotto il peso della crisi, il faccendiere noachico è stato platealmente punito, come previsto, facendogli venire un tumore al pancreas che prima di lasciare questa terra gli farà patire le pene dell’INFERNO.

Questa è la VERA “genesi”, letteralmente, degli avvenimenti dell’11 settembre 2001.
E il dramma è che questa trama non è ancora stata interamente svolta, di cui conosceremo il finale tragico nel 2012, a 11 anni dai tragici eventi che oggi ricorrono.
La tragedia è ancora in pieno svolgimento, noi da attori inconsapevoli non ce ne accorgiamo.

F. Maurizio Blondet

1 ) http://www.youtube.com/watch?v=_CWBTL33MpA
2 ) http://it.wikipedia.org/wiki/Dendrofilia
3 ) http://www.illuminati-news.com/graphics/ArticlesNew/MatrixBig911081908.jpg
http://www.youtube.com/watch?v=2HKb1HS3vjw
4 ) http://www.illuminati-news.com/articles2/00264.html

10 settembre 2009

Questione di apertura

Questo commento di un certo listo888 sul mio canale di Youtube è fantastico. Merita di essere riportato qui.
listo888
David IckE non è un dottore ma uno scrittore di libri secondo cui gli alieni sarebbero i veri padroni del mondo in cui viviano.
E tu, che neppure sei un dottore, ti prendi una grave responsabilita' diffondendo notizie del genere e consigliando esplicitamente di non vaccinarsi! Tu consigli esplicitamente un comportamento contrario a quanto consigliano i medici
Ti prendi gravissime responsabilita'.
Analisi:
"David IckE non è un dottore ma uno scrittore di libri secondo cui gli alieni sarebbero i veri padroni del mondo in cui viviano."
Siamo sempre qui: "quello dei rettiliani", come se parlasse solo di questo nelle ore e ore di conferenze che fa.
"E tu, che neppure sei un dottore, ti prendi una grave responsabilita' diffondendo notizie del genere e consigliando esplicitamente di non vaccinarsi!"
Vero, non sono un dottore, ma adesso dovete spiegarmi perchè io avrei una grave responsabilità per aver tradotto un filmato in inglese. Allora quando vengono tradotti i filmati di Bin Laden, i traduttori hanno gravi responsabilità perchè consentono a chi non conosce l'arabo di capire quello che dice? E il bello è che IO "diffondo notizie del genere", non Icke. Infatti, quello che l'ha intervistato a casa sua ero io, ma siccome sono timido, mi sono fatto chiamare B3TA nel filmato, l'ho diffuso prima senza sottotitoli e successivamente ho messo quelli in italiano per fare un piacere ai miei conterranei.
E poi adoro il "consigliando esplicitamente di non vaccinarsi". Credo che il buon listo888 si sia fermato al titolo del filmato, che è "David Icke - Vaccino contro l'influenza suina: non fatelo", e abbia capito che sono io a dire di non farlo, mentre è Icke a dirlo. Ho solo riportato il consiglio di Icke nel titolo. Come se non bastasse, nel sottotitolo ho infatti scritto "David Icke ci parla del vaccino contro l'influenza suina, sottolineandone la pericolosità e dandoci un consiglio: non fare il vaccino". Mi sembra piuttosto chiaro, no? "Dandoci" un consiglio. LUI dà a NOI un consiglio, e non IO consiglio ESPLICITAMENTE di non vaccinarsi.
"Tu consigli esplicitamente un comportamento contrario a quanto consigliano i medici"
E aridaje con 'sto TU. A parte il fatto che sull'affidabilità di certi medici ci sarebbe da dubitare, ma va beh. Primo. Secondo, non mi sembra che tutto quello che dicono i medici sia la verità assoluta solo perchè hanno qualche pezzo di carta incorniciato e appeso nei loro studi. C'è una superficialità mostruosa in questa frase, perchè indica implicitamente (dato che l'esplicitamente è una caratteristica che ho solo io, a quanto pare) che il signor listo888 si fida ciecamente dei medici e, più in generale, azzerderei dire delle istituzioni, come se fossero i custodi di "tutto quello che è".
"Ti prendi gravissime responsabilita'."
Già, come i traduttori di Bin Laden di prima. Ehi listo, l'uomo che si vede nel filmato NON SONO IO, ok? Non le ho dette io queste parole, non l'ho dato io questo consiglio e anche se fosse, sarebbe un MIO consiglio, non un TUO obbligo. Ok?

Purtroppo, quello che si denota piuttosto evidentemente in questo commento è una certa ottusità, una fiducia alquanto incondizionata verso le istituzioni e un rifiuto a prescindere di tutto quello che le contraddice o che, come minimo, le mette in dubbio. Non siete obbligati a non vaccinarvi e difatti io non ho mai detto questo. Girate il blog e ditemi se trovate una mia frase che dice che siete OBBLIGATI a fare il vaccino. Tutto quello che riporto sono informazioni che non trovate in tv o sui giornali, in modo da fare vedere l'altra faccia della medaglia e consentire alle persone di farsi una propria opinione, dando uno spunto per approfondire tramite una ricerca personale. Sembra che io mi sia basato solo su questo filmato del signor "quello dei rettiliani", ma, come potete leggere qui, qui, qui e qui, sono andato a cercare altre informazioni per i fatti miei, cosa che dovrebbe fare chiunque su qualsiasi argomento.

Personalmente, anche da prima di questa storia della suina, sono per il non fare i vaccini annuali, a meno che non ci siano condizioni fisiche particolari, come sono per il non prendere farmaci per ogni minimo acciacco. E' una mia linea personale e basta, poi ognuno può fare quello che vuole. Con questo vaccino contro l'H1N1, ho semplicemente trovato informazioni (che non vengono da "quello dei rettiliani") che sono come minimo da prendere in considerazione, invece di rispondere ottusamente che "i medici dicono un'altra cosa e io mi fido di loro e stop".
Se poi qualcuno vuole seguire quest'ultima linea di pensiero, benissimo! E' libero di farlo, è un suo diritto che io non posso permettermi di negare. L'unica cosa che chiedo è di non sparare boiate del tipo "tu ti prendi una grave responsabilità", quando l'unica cosa che mi sono permesso di fare è aggiungere dei sottotitoli ad un filmato in inglese di qualcun altro.
Grazie. Peace and love ;)

09 settembre 2009

L'Inno del Mondo

Oggi sono usciti i vari dischi dei Beatles rimasterizzati e mi sembra il momento giusto per rendere omaggio al più grande dei Fab 4, nonchè il primo a lasciarci quasi 30 anni fa: John Lennon.
Questa canzone è quella che io chiamo (e mi piacerebbe che diventasse) "L'Inno del Mondo", perchè supera tutte quelle barriere apparenti e inesistenti che l'uomo ha creato nella sua testa, come gli Stati, e ogni apparente e inesistente divergenza, come le religioni, arrivando all'essenza unica dell'esistenza.
La cosa più importante è che questo è un mondo possibile. Dobbiamo solo volerlo.
Imagine.

Grazie a 206Ralf che ha messo i sottotitoli.