31 agosto 2010

La vita vince sempre

No, non sono improvvisamente diventato un pro-life, tranquilli.

Ho letto questi due articoli che apparentemente non hanno nulla a che fare uno con l’altro. Poi, non so come, ci ho pensato un attimo e ho capito che, invece, sono molto correlati.

Il primo è un post della serie “maximum depression”, che parla di nuove tecnologie potenzialmente implementabili per un ipotetico controllo mentale sull’intera popolazione senza che nemmeno se ne accorga.

Il secondo, invece, parla di una nuova tipologia di batteri, ignota fino ad ora, che sta divorando il petrolio fuoriuscito nelle acque del Golfo Del Messico.

Qual è il nesso? Che non importa quanto brutto possa essere un avvenimento: la vita vince sempre.

Buona lettura!

P.S: in fondo ho messo un commento dell’utente “brunotto588” del sito ComeDonChisciotte.org, relativo al post sul controllo mentale, che trovo assolutamente azzeccato.

 

(tratto da ComeDonChisciotte.org)

CONTROLLO DELLA MENTE ?

GLI SCIENZIATI HANNO SCOPERTO COME USARE LE NANOPARTICELLE PER CONTROLLARE A DISTANZA IL NOSTRO COMPORTAMENTO.

Stiamo entrando in un'epoca in cui gli straordinari progressi fatti in campi quali la nanotecnologia, la neurologia, la psicologia, l'informatica, le telecomunicazioni e l'intelligenza artificiale saranno usati dalle autorità governative per controllare la popolazione? Già adesso molti governi nel mondo usano la minaccia del "terrore" come scusa per sorvegliarci, controllare i nostri movimenti e le nostre comunicazioni elettroniche, e costringerci a sopportare "misure di sicurezza" così estreme che persino George Orwell non sarebbe stato in grado di escogitarle. Dunque, cosa accadrà il giorno in cui qualche individuo impazzito farà esplodere realmente un'arma di distruzione di massa in una grande città? La tentazione di usare queste tecnologie emergenti per controllare la gente diventerà pressoché irresistibile. Oggi "controllo della mente" è una brutta parola per molti, ma dopo la prossima serie di "eventi stile 11 settembre" la popolazione chiederà a gran voce che si faccia qualcosa per garantire la sicurezza. Quando la società fronteggerà una vera e propria catastrofe, negli anni successivi i governi di ogni parte del mondo saranno tentati di fare qualsiasi cosa, controllo mentale incluso, per riportare l'ordine. È per questo che alcuni dei più recenti progressi nel campo della nanotecnologia sono così agghiaccianti.
In particolare, ciò che ha scoperto un team di ricercatori dell'Università di Buffalo è veramente allarmante. Ciò che segue è un estratto del loro recente comunicato stampa...

Gruppi di nanoparticelle riscaldate e magnetiche indirizzate sulle membrane cellulari possono controllare a distanza i canali ionici, i neuroni e persino il comportamento animale, secondo una ricerca pubblicata dai fisici dell'Università di Buffalo su Nature Nanotechnology.

Usare le nanoparticelle per controllare a distanza il comportamento animale?
Non serve un dottorato per capire le implicazioni di una tale tecnologia.
Cosa succederebbe se i "nanorobot" che hanno la capacità di controllare le menti umane fossero programmati per individuare e attaccare aree importanti del cervello umano?


Tali "nanorobots" sarebbero così piccoli da non poter essere visti dall'occhio umano e la gente potrebbe venire "infettata" da queste creature senza saperlo.
Orde di questi nanorobot potrebbero essere rilasciate nell'atmosfera o in aree pubbliche e infettare migliaia (o persino milioni) di persone senza che qualcuno se ne accorga.


Se i governi riuscissero a trovare un modo per usare i nanorobot per controllare a distanza le menti della popolazione, potrebbe essere attuato un programma di controllo mentale di massa senza che la gente se ne accorga.
Sì, è proprio così temibile questa tecnologia.


Ma c'é anche di peggio.
Vedete, la nanotecnologia è qualcosa di molto più pericoloso di quanto possiamo immaginare.
Per esempio, se qualcosa va storto e sviluppiamo dei nanorobots auto-assemblanti a crescita velocissima di cui perdiamo il controllo, teoricamente essi potrebbero divorare la vita intera sulla Terra in un battibaleno.
Pensate alla scena finale del recente film di Keanu Reeves intitolato "Ultimatum alla terra" e moltiplicatela per un milione.


Ma anche se non si verificherà uno scenario simile, il potenziale del controllo mentale della nanotecnologia è già abbastanza sgradevole.
Non che altre tecnologie di controllo mentale non siano ugualmente pericolose.
La verità è che si stanno sviluppando tecnologie di controllo mentale di ogni tipo.
I creatori di videogames sono impegnati nello sviluppo di giochi che non siano controllati con joystick o gamepad, bensì con le onde cerebrali. Una tecnologia del genere potrebbe, un giorno, essere usata in senso inverso?
Sicuramente molte persone ormai avranno sentito parlare del MK-ULTRA e di altri programmi di controllo mentale un tempo sviluppati dalla CIA e da altre agenzie governative.


Il governo USA insiste nel sostenere che quei programmi sono stati abbandonati.
Ma dicono la verità?
E cosa stanno sviluppando in segreto altri governi nel mondo?
Ci sono anche altre tecnologie di controllo mentale ugualmente pericolose.
Infatti, molti sostengono che le onde elettromagnetiche, potenzialmente, potrebbero essere usate per controllare i pensieri e influenzare il comportamento. Pensate a cosa potrebbe fare un solo terrorista con una tecnologia del genere.


Ma uno dei progressi più inquietanti è la fusione sempre più crescente di uomo e macchina.
La gente cerca un modo per rimanere più "connessa" a Internet e per molto tempo, e ora qualcuno ha proposto di trovare un modo per connettere direttamente il cervello a Internet. Un recente articolo del sito di Science Channel la mette così...

E se fosse possibile connettere il cervello a Internet, con o senza fili, scaricare informazioni digitali ad alta velocità, e tramutarle automaticamente in formule chimiche che possano essere salvate dalle cellule cerebrali come memoria?

Lo stesso articolo spiega i vantaggi di una tale connessione...

Se potessimo assorbire dati direttamente nella materia grigia a, poniamo, 50 Mb/s - la velocità massima offerta da uno dei principali provider Internet statunitensi - saremmo capaci di leggere un libro di 500 pagine in soli due decimi di secondo.

E i pericoli?
Se Internet finisse per controllarci?
Se un virus veramente aggressivo fosse scaricato nel cervello?
Credete che possa succedere?


Bene, il ricercatore britannico Mark Gasson ha infettato un chip RFID con un virus di computer e ha scoperto che il chip impiantato nella propria mano, una volta infettato dal virus, poteva contaminare i sistemi esterni.
Immaginate se succedesse su larga scala.
E, un giorno, potrebbe.
Soprattutto ora che ci avviciniamo all'epoca che i futurologi chiamano "La Singolarità".


È difficile definire La Singolarità, ma, in poche parole, molti futurologi credono che la fusione di uomo e tecnologia stia avvenendo a una velocità talmente alta che ad un certo punto i nuovi "trans-umani" diventeranno quasi incomprensibili agli esseri umani. L'idea di base è che fondendo uomo e macchina, i trans-umani diventeranno più intelligenti, più forti, più sani e più potenti di quanto avremmo mai potuto sognare.
Dunque, l'uomo e i computer potranno fondersi completamente un giorno?
Speriamo di no.


Ma persino ora, un numero crescente di persone sviluppa dei modi per marchiare gli umani con microchip RFID.
Infatti, una società chiamata Somark ha sviluppato un inchiostro RFID senza chip all'avanguardia. I loro "tatuaggi RFID" sono applicati usando una matrice geometrica di micro-aghi e un applicatore riutilizzabile con una capsula di inchiostro monouso.


Quanto è facile applicare uno di questi tatuaggi RFID?
Servono da 5 a 10 secondi per tatuare un animale o un umano. Una volta che il tatuaggio è stato applicato, un lettore RFID può leggerlo anche da quattro piedi [ndt. poco più di un metro] di distanza.
Ma chi ha bisogno di un tatuaggio? La IBM ha annunciato che hanno sviluppato un "lettore di codici a barre" che può leggere il DNA.
Molto inquietante.


La verità è che la maggior parte delle persone non vuole farsi leggere il DNA né farsi impiantare dei chip RDIF.
Ma i chip RFID vengono impiantati nelle persone come mai prima.
La realtà è che l'inserimento di microchip negli umani è diventato quasi comune negli Stati Uniti. Per esempio, migliaia di anziani statunitensi che soffrono di Alzheimer, dato che potrebbero allontanarsi da casa e perdersi, hanno impianti RFID. Inoltre, i chip RFID vengono impiantati in molte persone con malattie croniche, cosicché i dottori possono accedere alle loro informazioni mediche velocemente, in caso di emergenza.


La verità è che ci sono persone che si farebbero volentieri mettere un chip. Un editorialista di nome Don Tennant ha recentemente pubblicato un articolo intitolato "Mettimi un chip - per favore!" nel quale ha espresso la sua esaltazione riguardo al fatto che la nuova legge sanitaria di Barack Obama potrebbe includere la copertura per gli impianti di chip RFID che contengono informazioni identificative sul paziente e sulla sua salute. Infatti, Tennant fa questa sbalorditiva ammissione nel suo articolo...

Quello che posso dire è che sarei il primo a mettermi in coda per un impianto.

Quindi questo è il nostro futuro?
Ognuno avrà molti microchip e impianti?
Ci sarà un giorno in cui i microchip e gli impianti diventeranno obbligatori?
Dopo tutto, qual è il modo migliore per identificare veramente qualcuno? Le carte d'identità e i documenti possono essere contraffatti o persi. Ma se inserisci un microchip in una persona, come potrà perderlo?
Comunque, sappiamo tutti che il potenziale di abuso di tutte le tecnologie menzionate in questo articolo è veramente molto grande. Se un giorno un regime tirannico venisse in possesso di questo tipo di tecnologie ultra-potenti il risultato potrebbe essere veramente terrificante.

 

(tratto da Ansa.it)

Marea nera: nuovi batteri mangia-greggio ripuliscono acque

'Mangiano' il greggio più velocemente e senza consumare ossigeno

Marea nera: nuovi batteri mangia-greggio ripuliscono acque

ROMA - Nuove specie di batteri mangia-petrolio finora sconosciute stanno ''banchettando'' e consumando 'con voracità'' il 'pennacchio' di petrolio che si e' formato a causa del flusso di greggio fuoriuscito dal pozzo della BP nelle acque del Golfo del Messico.

Hanno degradato petrolio a ritmi piu' sostenuti dei normali batteri mangia-petrolio finora noti e per di piu' senza consumare ossigeno, quindi salvaguardando le altre specie viventi.

Sono i risultati emersi da uno studio che sara' pubblicato questa settimana sulla rivista science e verranno anticipati oggi dagli scienziati che l'anno condotto nel corso del meeting della International Society for Microbial Ecology, i ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory. Diretti da Terry Hazen, hanno lavorato con due navi dal 25 maggio al 2 giugno e raccolto 200 campioni da 17 siti, per poi esaminarli con le piu' moderne strumentazioni per l'analisi del Dna.

E' emerso che la colonna di greggio del Golfo e' stata mangiata a ritmi mai visti da una serie di batteri degradatori di idrocarburi con l'avanguardia di alcune specie finora ignote che hanno fatto la gran parte del lavoro, somiglianti, spiegano gli esperti, a membri della famiglia 'Oceanospirillales'; si tratta cioe' di batteri abituati a vivere in condizioni estreme di temperatura e pressione.

Secondo i biologi questi batteri sono divenuti cosi' efficienti nel mangiare il petrolio adattandosi nel lungo periodo a 'mangiucchiare' idrocarburi naturalmente fuoriusciti attraverso crepe naturali del fondale. Nel loro lavoro di degradatori di greggio, spiegano i ricercatori, i batteri sono probabilmente stati avvantaggiati dagli effetti dello spargimento di una sostanza per ripulire le acque dal greggio che ha ridotto il petrolio in goccioline, facilitando loro il lavoro.

''I risultati mostrano che questi batteri giocano un ruolo significativo nel controllare il destino ultimo della macchia di petrolio dispersa nelle acque'', concludono i ricercatori.

 

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Ed ecco il commento al post sul controllo mentale, scritto dall’utente “brunotto588” su ComeDonChisciotte.org

Ecco .... non ho letto qui, ma avevo già letto qualcosa di simile in altra parte ....... CHE SIA VERO O MENO, FREGATEVENE ......!!!!! .... Riprendendo quanto detto sotto: "QUESTI" articoli hanno comunque lo scopo di farvi sentire impotenti e di farvi percepire LORO come INVINCIBILI ( mentre sappiamo che hanno una fottuta paura di noi !!! ) .... Quindi vi prego: FREGATEVENE ALTAMENTE di articoli come questo .... per un duplice motivo: 1) se è vero non potete farci niente, ma il problema si porrà a suo tempo ..... 2) se è falso ha il solo scopo di indurvi nella paralisi emozionale ..... Andate per la vostra strada, e FREGATEVENE !!!!! E non state a dibatterlo, e a cercare prove e fonti, ecc .... FREGATEVENE !!!!!

21 agosto 2010

Simboli nascosti

Oggi vi propongo una conferenza di Jordan Maxwell, ricercatore, sul simbolismo antico presente nella realtà di tutti i giorni. Dalle statistiche, noto che l’argomento più visto e ricercato del blog è proprio il simbolismo, con buona parte delle visite dirette sui post relativi a Lady Gaga e Beyoncè. Bene, oggi ampliamo un po’ di più il raggio e usciamo dal mero aspetto relativo al lato “musicale” della faccenda, per la felicità di chi è ormai affetto da qualche tacca di “febbre da simbolismo”.

Buona visione!

(link alla playlist completa)

15 agosto 2010

Haarp dietro gli incendi russi?

(tratto da ComeDonChisciotte.org)

 

LA RUSSIA INCENDIATA DAGLI USA ?

International Affairs è un organo del Ministero degli Esteri russo e una fonte assolutamente autorevole per quanto riguarda diplomazia e politica estera. Garanti e lettori della rivista sono i massimi livelli delle politica, della finanza e della ricerca accademica. Bene, vedere che, a questo livello, ciò di cui noi discutevamo inascoltati (armi climatiche, geo-ingegneria, terremoti 'generati', H.A.A.R.P.) è dato come probabile, e con possibili legami con la tragica situazione russa di questi giorni (siccità, incendi..), non ci fa contenti, ma conferma drammaticamente le nostre ipotesi...


Il 30 luglio l'argomento è così riportato da RIA Novosti (notissima agenzia russa le cui principali fonti di informazione diretta sono la Presidenza della Federazione Russa, il governo russo, il Consiglio federale, la Duma di Stato). Nell'articolo si legano gli sconvolgenti incendi di questi giorni con il famigerato programma HAARP, eccone una traduzione:


A seguito,"Incendi russi: quali cause umane ?" (Pino Cabras, megachipdue.info);


Dunque, questo è l'articolo, uscito il 27/07/10 su INTERNATIONAL AFFAIRS, un organo del Ministero degli Esteri russo): Climate Weapons: More Than Just a Conspiracy Theory? (qui - http://www.eurasia-rivista.org/5323/le-armi-climatiche-non-solo-una-teoria-del-complotto - una traduzione)


La Russia si secca: c'è l'arma del clima degli Stati Uniti in gioco ?


MOSCA , 30 Luglio ( Areschew Andrej per RIA Novosti ). A causa dell'enorme caldo nelle regioni centrali della Russia, l'economia deve fare i conti con enormi perdite.


Sono state già distrutte circa il 20 per cento delle superfici coltivate che può portare nell'inverno un aumento dei prezzi. Mosca è avvolta dal fumo nero causato dagli incendi infuriati della torba. Le prognosi degli esperti danno poca consolazione: la siccità, uragani e inondazioni saranno sempre più frequenti e più estremi. Il capo del programma "clima ed economia d'energia" della Fondazione WWF, Alexej Kokorin ha constatato che "questa tendenza (siccità) non è una coincidenza e che si ripeterà".
La dichiarazione del rappresentante del WWF indica in quale direzione si svilupperà il clima. Tuttavia non si tratta del "riscaldamento globale" che è già da tempo oggetto di numerose discussioni scientifiche (e pseudo-scientifiche). La teoria del "riscaldamento globale" come processo naturale deve prima essere ancora dimostrato, ma l'attuale insolito caldo (che inoltre è scoppiato solo in Russia e nei parecchi territori nelle vicinanze) non potrebbe avere solo cause naturali e scientifiche.
Il problema della regolazione del tempo (come una forma di ordinamento sociale) lo aveva già lanciato Zbigniew Brzezinski negli anni '70 nel suo libro "Between Two Ages" ("Tra due epoche"). Certamente il classico della geopolitica americana doveva preoccuparsi sulla probabilità del come potranno essere influenzati non solo i sistemi sociali ma anche quelli geopolitici mediante il clima. Anche altri esperti hanno già ripreso questo argomento; anche se le informazioni sullo sviluppo e la sperimentazione delle armi climatiche probabilmente non verranno mai pubblicate.


Il professore di economia dell'Università di Ottawa (Canada), Michel Chossudovsky ha scritto nel 2000 che un parziale cambio del clima potrebbe essere il risultato dell'applicazione di una nuova generazione di "armi non letali". Gli americani cercano da anni possibilità per controllare il clima nelle varie regioni del mondo. Una tale tecnologia è sviluppata nell'ambito del cosiddetto "High-frequency Active Aural Research Program" (HAARP) e può causare fenomeni come la siccità, uragani, terremoti o alluvioni. Dal punto di vista militare l'HAARP è un'arma di distruzione di massa, uno strumento di destabilizzazione dei sistemi agricoli ed ecologici in questa o quella regione. La base tecnica di questo programma è un sistema elettromagnetico composto da 360 trasmettitori radio e 180 antenne, ciascuna alta 22 metri, che è destinato per lo studio dei processi nella ionosfera. La stazione che manda 3.600 chilowatt nel cielo è l'impianto più potente del mondo per avere influenza sulla ionosfera della Terra. Il programma lanciato nel 1990, è finanziato dall'amministrazione per la Ricerca Marina (Office of Naval Research) ed il Laboratorio di Ricerca della U. S. Air Force. Inoltre, numerose importanti università ne fanno parte.


Tutto questo alimenta il terreno per voci e speculazioni. Si potrebbe naturalmente anche deridere il presidente venezuelano Hugo Chavez che appunto ha dato la responsabilità all'Haarp per il terremoto di Haiti a Gennaio , ma simili ipotesi sono state espresse anche dopo il terremoto nella provincia cinese del Sichuan nell'anno 2008. In aggiunta, diversi fattori dimostrano altrettanto che il programma degli Stati Uniti sui cambiamenti climatici è sistematico in diversi paesi e riguarda persino parzialmente lo spazio.
Così ad esempio, il 22 Aprile 2010 è stato lanciato in orbita l'apparecchio spaziale americano senza equipaggio X-37B , che secondo le fonti aveva a bordo le nuove armi laser. Secondo il New York Times queste informazioni sono state smentite con veemenza da parte del Pentagono, i loro esperti tuttavia hanno riconosciuto che questo apparecchio in realtà è dedicato per sostenere le operazioni militari e per la risoluzione di "compiti affiancati". L'X-37B è stato costruito già nel 1999 nell'ambito di un programma della NASA. Dal 2006 l'U.S. Air Force si occupa di questo programma, per cui il suo bilancio e le sue finalità sono strettamente confidenziali.
Tanto negli USA quanto in altri paesi si richiede ripetutamente di pubblicare le informazioni su questo esperimento in Alaska. In Russia invece tali richieste non sono divenute veramente mai note. Tuttavia sembra che il cambiamento climatico come strumento politico non sia un mito. Con questo in un prossimo futuro potranno essere confrontati la Russia e tutto il mondo di principio con una nuova minaccia. Le armi del clima sembrano essere state sviluppate così tanto per innescare siccità, distruggere i raccolti e attivare "fenomeni anomali".


Dr. Andrej Areschew è un esperto vicepresidente della Fondazione per la Cultura Strategica


Anche il timido (e sempre più appiattito sulla propaganda imperiale americana) TG3 delle ore 19.00 di ieri, parlando della tragica situazione russa conclude con le seguenti parole: "c'è chi, tra i nostalgici del passato ... adombra lo spettro di sofisticate armi climatiche dei 'soliti' americani" (potete riguardare il servizio QUI)


Infine....sappiamo anche benissimo che tra chi è convinto della effettiva esistenza e pericolosità di questi dispositivi si sospetta un 'gioco delle parti' tra Russi e Americani probabilmente entrambi in possesso di tali tecnologie. Noi non ci addentriamo in questi territori 'scoscesi', a noi basta sapere che non siamo un manipolo di psicopatici, ma che di questi argomenti se ne discute ai massimi livelli di ufficialità.
E non è cosa da nulla.....

05 agosto 2010

Bill Hicks: funghi allucinogeni

Come avevo promesso ieri, ecco qua il nuovo video sul Sommo Bill Hicks sottotitolato dal sottoscritto e sottoposto a Youtube.

In questo breve spezzone, vediamo un Bill già cosciente del cancro al pancreas che poco tempo dopo lo avrebbe stroncato, per nostra immensa tristezza, ma nondimeno scatenato. E' il video di un brano dell'album postumo "Rant In E-Minor", nel quale Hicks parla della sua illuminante esperienza con i funghi allucinogeni, senza risparmiare battute sulla droga in generale e un paio di frecciatine ai classici e odiati pro-life.
Avevo detto che era da un po’ di tempo che questo video era sul mio computer, lì fermo, parcheggiato. Ho deciso finalmente di tradurlo per via di un breve scambio di pareri che ho avuto con i miei, in famiglia, proprio sulla droga, traendo spunto dall’ennesima brutta notizia al tg; a fine discorso, mi è venuto in mente questo video assieme alla voglia di metterci scritto la traduzione italiana dei suoni anglofoni lanciati con tanto amore dalla bocca del Sommo. Ed eccoci qua.

Come sempre, rinnovo il mio invito a guardare, se non lo avete già fatto, gli spettacoli di questo meraviglioso essere umano che a me personalmente ha dato un aiuto mostruoso, facendomi riflettere su aspetti della vita come mai nessuno era riuscito prima. Lui e George Carlin. Se andate sul sito ComedySubs.org trovate i loro spettacoli sottotitolati, insieme a quelli di tanti altri comici.
Buona visione!

AGGIORNAMENTO : dopo 5 anni quei simpaticoni di Youtube hanno deciso di rimuovere il video per motivi di copyright. 'zzi loro, tanto mica c'è solo Youtube... Ho creato un canale su Vimeo e ci ho messo i video che mi hanno levato.

03 agosto 2010

Influenze energetiche sull’acqua - II

Rieccomi qua! Giusto il tempo di tornare dalla vacanza, smaltire un po’ di inevitabile saudade (o saudagi, detto all’italiana) e sono di nuovo qui a mostrarvi perle di informazione che non troverete mai su TeleRegime1, TeleRegime2, TeleRegime3 eccetera.

Spero vi siano piaciuti i post di Osho e spero vi abbiano dato una minima possibilità di vedere con occhi diversi e più consapevoli alcune nostre azioni ed emozioni quotidiane.


Il post odierno capita a fagiolo col periodo vacanziero di agosto, mese in cui l’Italia si paralizza totalmente fino al “fatidico” giorno dell’”importantissimo”, almeno quanto inutile, Ferragosto, per poi iniziare una lenta… lenta… lenta… lenta ripresa. Capita a fagiolo perchè tratta un elemento a noi molto familiare e reso ancora più importante dalla calura e dal periodo: l’acqua.

Avevo già parlato del dott. Masaru Emoto e delle sue ricerche sull’influenza energetica che le vibrazioni trasmesse da noi, da una musica o da un’immagine hanno sull’elemento che compone circa il 70-80% del nostro corpo. Oggi vi presento un’intervista ad Emoto in persona, tratta dal sito Altrogiornale.org.
Buona lettura e buone vacanze a chi ancora deve godere della dolce gioia del fancazzismo spensierato!

 

(tratto da AltroGiornale.org)

Masaru Emoto: la Coscienza dell'Acqua

La seguente intervista a Masaru Emoto è apparsa su Scienza e Conoscenza n. 17.


Masaru Emoto, il rinomato ricercatore giapponese torna in Italia dopo una lunga turneè mondiale, rendendosi disponibile per degli incontri aperti al pubblico nelle città di Vicenza - dove l'ho incontrato per S&C - e Venezia, città sull’acqua (non a caso). Ho passato assieme lui e gli altri partecipanti una giornata molto interessante in cui ho potuto conoscere Emoto come persona e non solo come uomo di scienza.


Sempai Emoto mi è apparso essere un'anima semplice ed aperta, anche se nascosta da un'apparente impassibilità Zen, tutta giapponese. Ho avuto la fortuna di sedergli accanto per pranzo (dove ho scoperto che oltre ad essere esperto di acqua è anche un grande estimatore del vino!) e di parlare con lui della sua vita e delle sue esperienze. E’ apparso molto soddisfatto dell’accoglienza da parte del mondo del messaggio che porta col suo lavoro e per questo si sente fiducioso per il futuro. Uno dei progetti che ha più a cuore infatti è quello di stampare diversi milioni di copie di libri per bambini sul tema dell'acqua (e della pace) da distribuire gratuitamente in tutto il mondo. Così che le nuove generazioni possano avere la possibilità di un approccio differente all'acqua e alla vita e siano in grado di dar corpo e vita a quei cambiamenti sperati che le generazioni passate non sono state in grado di realizzare.
Il nostro incontro è terminato con una benedizione alle acque di una fonte delle montagne venete e con l'intervista che segue.

 


S&C: Dott. Emoto la ringrazio per questa intervista e le do il "bentornato" in Italia. Vorrei iniziare chiedendole che cosa l'ha spinta ad iniziare il suo studio sulle acque.
M.E.: Inizialmente ho cominciato ad occuparmi di acqua per lavoro, avevo una piccola compagnia commerciale che trattava acqua.
Ma dopo poco sono rimasto “stregato” dall'acqua, dal suo fascino e dalle sue caratteristiche; così ho cambiato la mia impostazione ed anziché proseguire con l'attività commerciale ho deciso che l'acqua sarebbe stato il tema dei miei studi e della mia vita.


Si è mai interessato agli studi di altri ricercatori a riguardo? Qualcuno è stato fonte d'ispirazione per lei?
No, non ho avuto nessun riferimento specifico nel campo scientifico, in quanto io non vengo da questo settore. Ho iniziato da solo.


Una cosa che si apprende dai suoi studi e che mi ha affascinato molto è come l'acqua abbia una forte "ricettività". E' corretto secondo lei dire che l'acqua ha una natura magnetica?
Sì, penso sia una giusta definizione. L'acqua è molto sensibile, impressionabile da ogni cosa e da tutti.


Ma l'acqua, a livello vibrazionale, ha una propria "impronta" o è semplicemente un veicolo che si carica di vibrazioni da altre fonti?
Io penso, noi pensiamo, che l'acqua sia il mezzo per eccellenza per trasmettere quella che noi chiamiamo Hado, ovvero la vibrazione.


Dai suoi studi si vede come l'acqua si cristallizzi in modo differente a seconda della fonte a cui viene esposta, ad esempio un brano musicale. Lei pensa che un brano musicale possa avere una sua natura oggettiva, ovvero che produca la stessa risposta vibratoria in chiunque l'ascolti, o che dipenda dallo stato di coscienza dell'ascoltatore o di chi fa, come in questo caso, l'esperimento di cristallizzazione?
E' una buona osservazione. Infatti abbiamo notato che la condizione dell'operatore che esegue la cristallizzazione influisce sul risultato dell'esperimento. Ad esempio la sinfonia numero 40 di Beethoven a me piace tantissimo mentre ad altri operatori può piacere meno. Quindi i cristalli non saranno mai identici, cambiano a seconda della risposta al brano da parte di chi fa l'esperimento.


Nel suo libro parla anche del potere delle parole. Ad esempio riferisce di come alcuni idiomi nascano da suoni onomatopeici, come accade con il giapponese. Shakespeare scrisse che la Rosa avrebbe avuto lo stesso colore e lo stesso profumo anche se noi le avessimo dato un nome differente. Le parole quindi hanno un valore oggettivo o dipende dall'intenzione con cui le pronunciamo? Grazie, per esempio, lo si può dire per convenienza, anche sentendo l'opposto nel cuore, non crede?
Si, credo infatti che l'acqua sia intelligente e capisca l'intenzione con cui si dicono le parole come "grazie" o "amore". E' per questo che noi scriviamo su dei fogli queste parole, per poter comunicare esattamente il messaggio che trasporta una parola all'acqua


Un'altra cosa che mi ha colpito dei suoi esperimenti è come l'acqua si cristallizzi in modo differente anche se esposta a fotografie. Non si potrebbe allora pensare che anche la pellicola fotografica, la carta su cui si stampano le foto, tutte queste cose possano caricarsi vibrazionalmente come l'acqua? Che differenza c'è allora tra l'acqua e queste cose? Qual'è la particolarità dell'acqua?
E' chiaro che esponendo l'acqua ad una fonte come una fotografia che, a differenza di una parola scritta, è più elaborata, questa riceva una gamma più vasta di informazione e di emozione. Per questo il cristallo che ne risulterà sarà più particolare e sicuramente più complesso.


Personalmente ragionando su questa cosa ho pensato che tutto sia in realtà un'unica "cosa", un unico "spirito", che assume stati e forme differenti. Lei nel suo libro mette in relazione i 108 elementi chimici conosciuti con le 108 emozioni che prova l'uomo, secondo la dottrina buddista. Si può supporre che l'acqua sia l'elemento principe che mette tutti gli elementi in relazione gli uni con gli altri?
Io penso che l'acqua "rappresenti" tutti questi 108 elementi, di questo sono sicuro. E quindi penso anche che senza acqua non possa esserci niente, nessuna vita. Sì, l'acqua ha a che fare con tutti gli elementi esistenti, e li può "contenere" tutti.
Infatti credo, ad esempio, che anche un diamante “contenga” l'acqua.


Mi ha anticipato, infatti volevo proprio parlarle di questo. Conosciamo oggi il potere vibrazionale, o meglio radioattivo di alcuni elementi, come i minerali. Tradizionalmente si è sempre conosciuto il potere dei vari elementi, ad esempio delle pietre che possono portare un messaggio proprio, ma possono anche caricarsi di vibrazioni, come fa l'acqua. Lei cosa ne pensa? Possono esistere altri elementi che hanno caratteristiche simili a quelle dell'acqua?
Sì, credo proprio che le pietre, in special modo quelle che chiamiamo preziose, possano essere un ottimo elemento di trasmissione della Hado (vibrazione) ed anche dei sentimenti. Infatti l'acqua è molto influenzata dall'ambiente, dalle rocce in cui scorre. Penso che la differenza stia nel fatto che l'acqua, essendo un liquido possa essere molto più influenzabile, mentre le pietre come solidi siano più portatrici di un messaggio proprio, una propria Hado.


Una cosa interessante che lei cita nel suo libro è uno studio della Nasa riguardante l'origine dell'acqua sulla terra. Dott. Emoto, da dove proviene l'acqua secondo lei e questo che cosa ci dovrebbe far comprendere?
Si tratta, se ben ricordo, degli studi risalenti al 1998, del professor Franck dell'università dell'Iowa ed i suoi collaboratori. Una notte osservarono un gran numero di meteoriti neri che si dirigevano verso il pianeta. Il fatto li mise in allarme, poi si accorsero come questi si distruggevano a contatto con l'atmosfera. Scoprirono infatti che si trattava di grandi masse di ghiaccio. All'incirca 10 milioni di meteoriti, alcuni dei quali di oltre 100 tonnellate. Questo diede il via all’ipotesi che l'acqua provenga, in realtà, dallo spazio, vista la frequenza con cui questo fenomeno accade e calcolandolo su i quattro miliardi e mezzo di anni della terra. Questa stessa scoperta ed affermazioni sono state fatte anche dall'università delle Hawaii, ma ancora oggi l'ambiente scientifico stenta ad accettarlo. Per me è una scoperta grandiosa. Io concordo sul fatto che all'inizio, sul pianeta Terra non c'era acqua e che è arrivata dallo spazio. E' chiaro che non si vuole accettare questo nell'ambiente scientifico, se così fosse si dovrebbero ripensare il 95% delle scoperte e delle teorie precedenti, diventeremmo come gli odierni Galileo o Copernico!


Coi suoi studi ha mostrato quanto l'acqua sia sensibile a stimoli di natura sottile, come la consapevolezza umana. Infatti lei invita le persone a pregare e ringraziare l'acqua. Dott. Emoto, se la sente di darci una sua definizione di quell'”arcano” che è la consapevolezza umana?
E' molto semplice: non dobbiamo fare all'acqua quello che non vorremmo fosse fatto a noi. Tutto qui, è molto semplice.
Dobbiamo considerare l'acqua come parte di noi. Anche quando le facciamo fare compiti meno nobili, come quando andiamo al bagno. Dovremmo pensare "Mi dispiace farti fare questo ma è necessario". Dovremmo rispettare profondamente l'acqua.
(Emoto qui sembra voler evitare la domanda...)


In alcune tradizioni e nella floriterapia odierna, secondo le indicazioni di Edward Bach, si espongono i fiori di diverse piante immersi in acqua alla luce del sole o della luna per preparazioni curative. Secondo lei che differenza c'è tra il messaggio vibratorio che può trasmettere una pianta, il sole o la terra stessa e quello di un essere umano? Secondo lei anche il sole potrebbe avere una forma di coscienza che comunica all'acqua e da questa a noi?
Sono convinto che ogni cosa nel creato abbia una propria Hado e sicuramente una propria forma di emozione o sentimento. Certo, anche una pianta o una pietra. Pensiamo alle piante in particolare. Il polline delle piante ad esempio trasporta una certa Hado che può essere in risonanza con l’ansia tipica di alcune persone. Per questo quando entra in contatto con certi individui questa vibrazione innesca una reazione allergica.


Secondo lei è giusto allora rivalutare la concezione contemporanea di vita? Non è la vita una cosa molto più vasta di quello che noi oggi pensiamo?
Sicuramente, la vita è ovunque, nel mondo organico e non. Noi in Giappone abbiamo una Dea che si chiama Cannon, questa parola in ideogrammi significa "Vedere il Suono". Sta a significare il sentire la vibrazione ovunque, anche in un sasso che troviamo per strada. E voglio ora aggiungere una cosa: pensate alla macchina fotografica Canon, viene da Can-non, ovvero la divinità che "Vede" il suono - o Hado della vita - ovunque.


Cito il suo libro "I cristalli che l'acqua ci mostra sono le porte d'accesso per altre dimensioni". Come intende lei il concetto di dimensioni sottili, oggi contemplato dagli studi d’avanguardia, e che le più svariate tradizioni spirituali hanno sempre affermato?
Scrivendo così intendevo che esistono più dimensioni, ad esempio si può pensare che dopo la morte si acceda alla quarta dimensione, o alla quinta, non so con precisione. Questa è una cosa che non posso spiegare, ma che sento istintivamente.
Ad esempio, sono convinto che quando osserviamo un cristallo esagonale questo ci parli della terza dimensione, mentre uno ottagonale sia tra la terza e la quarta o forse già la quarta, spero mi possiate comprendere. Io penso che la forma cristallina perfetta sia un cerchio (non per niente il cerchio in molte tradizioni è simbolo del "Cielo-Spirito"), chissà, sarà dopo la trentesima dimensione!


E in che caso ha visto un cristallo che si avvicinava a questa forma?
Ho avuto modo di osservarlo nell'Acqua Santa.


Benissimo, volevo giusto parlarle di questo. Secondo alcuni studi, come quelli di Samuel Goldsmith o George Ullembek che nel diciannovesimo secolo si occuparono di acque Mariane, ovvero dove avvennero apparizioni della Madonna, la particolarità di queste acque sta nel fatto che gli elettroni in esse presenti stranamente presentano uno spin che consente di ricevere un messaggio particolare. Al di là di questo, lei cosa pensa? Da dove ricevono la loro singolare Hado le acque che in tutto il mondo sono considerate sacre? E perché queste hanno capacità curative così grandi, miracolose in alcuni casi?
Credo che queste acque, ad esempio quelle Mariane, siano così potenti perché hanno una continua benedizione, anche da tutti i pellegrini che le vanno a visitare e quindi portano tutti i loro ringraziamenti. Ma ci si dovrebbe anche chiedere come mai una persona si ammala. Le persone sviluppano una predisposizione alla malattia dovuta ai pensieri o sentimenti che hanno, alle proprie intenzioni. Molte persone così diventano più "sporche" o “cattive”. Per questo poi si ammalano. Quindi bevendo queste acque che durante i secoli si sono caricate, questi possono guarire prima di tutto il proprio spirito e quindi di conseguenza il corpo.


Dott. Emoto crede che possa esistere un aspetto della realtà che è divino? Una sorta di consapevolezza che abbraccia tutte le altre? Oggi in conferenza stampa le ho sentito dire che prima di iniziare questo lavoro era ateo. Poi, successivamente, grazie ai cristalli, si è avvicinato al concetto di Dio o Divino. Come dovremmo porci rispetto a questo e che cosa ci insegna l'acqua a riguardo?
Dio esiste in ogni cosa. Forse la parola ateo non era corretta. Credevo in Dio, ma non mi sentivo molto vicino al divino.
Dopo questi studi però l'ho sentito molto vicino, parte di me e di tutto. Questo tipo di coscienza dovremmo essere capaci di vederla in tutte le cose, organiche e non. Questa è una cosa fondamentale.


Che cosa si aspetta per il futuro? Si augura che le persone prendano il suo messaggio più con il cuore o con la mente? Quali sono i cambiamenti che spera di vedere nel mondo e come crede verrà visto il suo lavoro dal mondo scientifico?
Non vorrei essere presuntuoso, ma desidererei diventare una guida per le future generazioni affinché queste possano più di noi godere della vita e saper scambiare energia positiva col mondo e con l'acqua. Infatti voglio portare avanti il mio lavoro e studio con la stampa di un libro per bambini, di cui oggi ho parlato in conferenza. Così le future generazioni potranno capire meglio e godere in tutto e per tutto della loro vita. Noi usiamo solo il tre percento del nostro DNA, questo significa che il novantasette percento di noi stessi è ancora da scoprire, o meglio, da ricordare. Forse un giorno potremmo viaggiare nel tempo grazie all'acqua, viaggiare in altre dimensioni o scoprire cosa c'è dopo la morte. Lo so che tutto questo, oggi, ci appare come utopia, ma io desidero gettare un ponte per le generazioni future.