23 settembre 2010

Aerials

System Of A Down - Aerials


(link al video ufficiale)

Eterei

La vita è una cascata,
Siamo uno nel fiume
e di nuovo uno dopo la caduta.

Nuotando nel vortice
udiamo il Verbo
ci perdiamo
ma ritroviamo proprio tutto…

Perchè noi siamo quelli che vogliono giocare,
che sempre vogliono andare
senza mai voler restare.

E siamo quelli che vogliono poter scegliere,
che vogliono sempre giocare
ma senza saper perdere.

Eterei nel cielo,
Quando abbandoni la chiusura mentale
liberi la tua vita.

La vita è una cascata
beviamo dal fiume
poi ci voltiamo e ci costruiamo dei muri.

Nuotando nel vortice
udiamo il Verbo,
perdiamo noi stessi
ma ritroviamo proprio tutto…

Perchè noi siamo quelli che vogliono giocare
sempre vogliono andare
senza mai voler restare.

E siamo quelli che vogliono poter scegliere
che sempre vogliono giocare
senza saper perdere.

Eterei nel cielo
quando abbandoni la tua chiusura mentale
liberi la tua vita.
Eterei, cosi elevati,
Quando liberi i tuoi occhi
Eterno è il premio.

16 settembre 2010

Dare senza ricevere

Perchè ogni cosa che facciamo la facciamo per ricevere qualcosa in cambio? Perchè abbiamo bisogno di essere ricambiati sempre e comunque? Se a me piace fare qualcosa, perchè non riesco a farla senza aspettarmi una ricompensa? Perchè non posso farla per il solo gusto personale di farla?

Eppure è così: dal lavoro, all’amore, perfino in ambito religioso siamo guidati dal concetto della ricompensa, dell’avere in cambio.

Il problema sorge, come quasi tutti i problemi dell’uomo al giorno d’oggi, dalla mente. O, meglio, dal fatto che noi ci identifichiamo interamente con essa. In particolare il “soggetto” interessato è l’Ego, quel sottoprodotto mentale centro indiscusso del mondo personale, che pretende tutto il resto dell’universo al suo servizio, quasi fosse suo schiavo. Da qui nasce il desiderio dello scambio dare-avere: non si dà nulla se non si ha nulla in cambio. E’ evidentemente una mentalità orientata dallo scambio commerciale, una sorta di baratto interiore tra la voglia di concedersi per il solo gusto di farlo tipica del cuore e la voglia egoistica appunto di sentirsi centro del mondo, in qualche modo superiore agli altri, i quali devono rendere omaggio a questa presunta grandezza tramite una ricompensa.

Ma questa grandezza è soltanto presunta. Eh sì, perchè in questo modo si diventa schiavi dell’aspettativa di ricevere un dono, una prestazione o addirittura la salvezza dell’anima in cambio di una azione. Invece di essere liberi di agire e dare per il semplice fatto di farlo, di trarne una gratitudine personale, ci concediamo soltanto se abbiamo la sicurezza (nemmeno la possibilità; la sicurezza) di avere una congrua remunerazione, in denaro o no. E’ evidente che si diventa schiavi di ciò. Già siamo schiavi dell’Ego e della mente in generale e in più questi diventano schiavi dell’aspettativa di ricevere sempre e comunque. Poi ci si chiede come mai questa società è una merda…

E l’altra sera un mio amico (grazie mille) mi ha fatto riflettere su un aspetto di questo che incredibilmente non ho mai colto: l’aspetto religioso. Dico “incredibilmente” perchè, come i lettori più accaniti sapranno, la religione è storicamente uno dei miei principali bersagli.

Comunque, la frase che ha scatenato la riflessione è stata pressappoco questa: “Se ci pensi anche il Paradiso è egoistico, perchè tutto si basa sulle tue azioni finalizzate ad avere una ricompensa una volta morto: compio buone azioni solo per andare in Paradiso, per averlo come ricompensa”. E io ci ho detto all’amico: “’zzo, non c’avevo mai pensato. Hai raggione, grazie!”.

E mi ha dato da pensare, perchè l’Ego è una costruzione mentale umana, non è divina. Divino è, al limite, dare senza aspettarsi nulla in cambio, senza essere schiavi delle “reazioni” altrui. In qualsiasi aspetto della vita, quando entra in gioco l’Ego si ha la certezza che quel punto di vista è tipicamente umano, frutto di modi di vivere sottoposti, dominati dalla superficialissima mente che pretende di essere centro di tutto. Il che andrebbe anche bene se queste concezioni ci venissero vendute come “parole umane” invece che come “parola di Dio”… Non mettiamo in bocca a Dio concetti prettamente formulati dall’uomo, ok? Ok.

Ora qualcuno potrebbe pensare che sia necessario abbattere la mente, sconfiggerla, in una sorta di sanguinosa guerra interiore per la nostra salvezza. E mi è capitato di leggere di persone così, che predicano la pace interiore, tutto buono, tutto bello e poi ti dicono che per arrivarci devi sconfiggere la mente, annientarla. No, non è così. Il problema non è la mente in sè, ma come la usiamo e, soprattutto, il fatto che noi ci identifichiamo totalmente con essa. “Penso dunque sono”. Completamente sbagliato, mio caro Cartesio. L’Essenza vera e propria la si osserva non pensando, ma semplicemente… essendo. La mente è composta da schemi e nozioni apprese, con le quali non nasciamo, e che poi ci bloccano nei loro dogmi, nel loro “bene e male”, “giusto e sbagliato”, “bello e brutto”.

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La mente non è inutile; non è stata messa lì per farci uno scherzone. Il fatto che venga usata, e prima ancora costruita, male non implica che sia un qualcosa di cui dobbiamo liberarci. Se è vero che noi siamo composti di mente, corpo e spirito, non è eliminando uno dei fattori che si migliora la situazione (anche perchè eliminarli non ha senso). Piuttosto bisogna adeguarli verso il nostro scopo. Bisogna eliminare i conflitti, non crearli. Tendenzialmente è lo spirito che sa cosa fare; è la parte più vicina all’Essenza, vicinissima. La mente, per come è stata “scritta” nella nostra vita, è quasi sempre in contrasto con Noi stessi, con la nostra consapevolezza. Il cuore vorrebbe fare qualcosa (e tu sai che ha ragione lui) ma la mente inizia a fare domande e addirittura a convincerti che il cuore ha torto. Parlo da maschietto: a chi non è capitato di vedere una ragazza e sentire che potrebbe esserci qualcosa di grande tra di voi, con il cuore che spinge perchè quantomeno le parliate, mentre la mente vi assilla con frasi del tipo “non farlo, non hai possibilità, magari ha già un ragazzo, e se poi dice no? Nah, stai qui per i fatti tuoi, non rischiare delusioni, stai bene così”? Per poi arrivare magari a casa, o comunque andarsene e fare finta di nulla, e ritrovarsi con la stessa mente che quasi vi insulta dicendo “ecco, visto? Dovevi parlarle! Magari sarebbe sbocciato qualcosa! Pirla! Ah, ma se la vedi ancora, parlale!”. Il giorno dopo, altra occasione: il cuore ti spinge e la mente che fa? “No, non farlo, non hai possibilità” e via così. E più provi a resisterle, più riesce a diventare “convincente”, facendoti provare delle specie di emozioni che ti spingono a darle ragione.

Il mio consiglio è di staccarsi dall’identificazione totale con la mente: fa parte di noi, certo, ma non è assolutamente la nostra totalità. “Fosse facile”, direte voi. E’ vero, non è facile e io non mi illudo assolutamente di esserci riuscito, anzi. Molte volte parlo di queste esperienze per la “rivoluzione” interiore e potreste essere portati a pensare che io sia arrivato al punto finale. Non è così. Anche io come almeno alcuni di voi sono ancora schiavo della mente. Ci sono molti aspetti ancora piuttosto astratti, che non ho provato in prima persona ma che per qualche motivo sento essere giusti. (S)Fortunatamente la questione è molto personale e soggettiva e quindi ciò che può andare bene a/per me ha poche probabilità di andare bene in tutto e per tutto anche per voi.

Il primo passo è riconoscere come la mente “lavora”, quali sono i suoi schemi (vedi l’esempio della ragazza) e poi iniziare con calma ad ascoltare e seguire il cuore, partendo da piccole cose, lentamente. Piano piano si creerà un bilanciamento mente-cuore e imparerete a sentire di più il cuore stesso e le sue sensazioni. Addirittura la mente si convincerà che il cuore proprio così pirla non è e vi sentirete meglio. Cadranno dei muri mentali, dei limiti che sembravano invalicabili e ho notato che nel momento esatto in cui si decide di seguire il cuore, abbattendo un muro mentale, in quel preciso momento quasi non ci si rende conto di cosa stia accadendo; è come se la mente venisse completamente colta di sorpresa. E all’improvviso si zittisce e rimane in silenzio per qualche minuto (almeno, a me è capitato così…) e subito dopo arriva una sensazione stupenda di gioia e pienezza, come se si fosse riusciti a liberarsi da una catena.

La mente è una sorta di antenna che indirizza l’azione “generale” del cuore. Questo è il suo compito; non mettersi contro il cuore ma lavorare in sinergia con esso. L’Ego diventerà automaticamente man mano più piccolino, sovrastato dal “disinteresse alla ricompensa” portato dall’azione sempre più potente di quell’organo rosso e pulsante che abbiamo nel petto. C’è chi dice che l’Ego debba sparire del tutto ma secondo me non è la soluzione: arrivati ad un certo punto, si potrà scegliere consapevolmente in ogni momento se seguirlo oppure no. E’ una mia supposizione “derivata” dal fatto che la censura, storicamente, non ha mai portato a grandi risultati, creando più problemi di prima e affermando sempre questa distinzione relativa del “giusto-sbagliato” che è, appunto, relativa a vari concetti e non assoluta. E’ più utile, sempre secondo me, poter avere il quadro completo da cui attingere e scegliere consapevolmente la strada che si ritiene migliore.

(Ho un po’ deviato dall’argomento del “dare senza ricevere”, neh? Mi sono fatto un po’ prendere la mano ma è un argomento che mi intriga. Quindi ve lo beccate anche voi ;-)
Ciao!)

11 settembre 2010

La coscienza globale durante l’11 settembre (e non solo)

Potrei scrivere delle incongruenze nella versione ufficiale dell’11 settembre o riportare qualche documentario per smontare tale versione. E invece no.

Ecco qui, invece, informazioni su un progetto molto interessante e affascinante; il Global Consciousness Project, teso a studiare l’esistenza e i cambiamenti della cosiddetta coscienza globale, una sorta di rete invisibile che unisce l’umanità intera e reagisce agli eventi importanti che accadono nel mondo. Non solo reagisce: prevede.

Buona lettura!

(tratto da AltroGiornale.org)

 

Possiamo prevedere il futuro? Ulteriori informazioni sull’esperimento di Princeton

Nei sotterranei d'una polverosa libreria di Edinburgo, giace una scatoletta nera non più grande di due pacchetti di sigarette affiancati, che sforna continuamente numeri a caso.


A prima vista sembra uno strumento molto banale, una scatola metallica che contiene un microchip di quelli che si trovano nei calcolatori tascabili, ma secondo gli scienziati, avrebbe straordinari poteri: sarebbe "l'occhio" d'una macchina in grado di sbirciare nel futuro!
Pare infatti che l'apparecchio abbia percepito i fatti dell' 11 Settembre 2001 ben 4 ore prima che avvenissero.


Il fatto si é ripetuto altre volte, compreso lo scorso 26 Dicembre, quando l'apparecchio ha segnalato lo tsunami nell'Oceano Indiano, stavolta con un anticipo di 24 ore.


A questo punto anche gli scettici devono ammettere che c'é qualcosa di strano in questo dispositivo che, lo ricordiamo ai lettori, non fa altro che "lanciare una monetina", milioni di volte al minuto, fornendo il risultato, testa o croce, rappresentato da zero e da uno su un grafico.


Teoricamente per ogni cento "lanci" non dovremmo discostarci da 50 "testa" e 50 "croce", ma prima del verificarsi dei suaccennati eventi catastrofici, i dati erano totalmente diversi da quanto ci si potesse attendere.


"E' un fatto sconvolgente," ha dichiarato il Dr. Roger Nelson, ricercatore emerito dell'Università di Princeton e capo del Global Consciousness Project (GCP), " per ora brancoliamo nel buio."


Lo scopo della ricerca é scoprire se esista o meno un collegamento inconscio dell'umanità ad una "mente collettiva", quella che gli Spiritualisti chiamano "Akashic Records".


I dati fin'ora raccolti dimostrerebbero non solo questo fatto, già di per sè sconvolgente, ma addirittura che l'apparecchio potrebbe predire il futuro!
Da ciò ne é conseguito che ben 75 Scienziati di diverse discipline e provenienti da tutto il mondo (41 Nazioni), si sono recati a Princeton per prendere parte allo studio, che é al momento il più lungo mai condotto sul paranormale.


Studi di questo tipo normalmente si "sgonfiano" col passare del tempo, ma cio' non é avvenuto col GCP (che é iniziato nel '74), il problema é semmai interpretarne i risultati.


Il primo ad indagare sui fenomeni paranormali con rigore scientifico, é stato il Professor Robert Jahn ed é sua l'idea del generatore di numeri casuali.
Nei primi tempi della ricerca, egli si recava in mezzo alla strada, chiedendo ai passanti di concentrarsi sul suo "BlackBox". In seguito si rivolse a gruppi di meditazione, ottenendo sempre gli stessi sconvolgenti risultati: l'apparecchio alterava la corretta sequenza di generazione dei numeri casuali e la linea del grafico che ne risultava, si discostava notevolmente da quella totalmente piatta che ci si aspettava di vedere, come se vi fosse stata una qualche misteriosa interferenza esterna a falsare il ritmo dei "lanci"!


Nei decenni successivi, grazie allo sviluppo di Internet, piu' Istituti di ricerca si sono collegati fra loro, fino ad avere in funzione più di 40 generatori sparsi per tutto il pianeta.


A tutt'oggi, gli "Eggs" (uova, il soprannome dato alle scatole nere) sono arrivati a ben 65 unità, sparsi in ben 41 nazioni e collegati giorno e notte via Internet. Oltre agli eventi succitati, sono stati rilevati il bombardamento della NATO sulla Jugoslavia e l'affondamento del sottomarino Russo Kursk.
Naturalmente la tragedia delle Twin Towers é il "pezzo forte" di questa strana ricerca ai confini della Scienza, dato che il rilevamento é avvenuto 4 ore prima degli eventi e non durante l'attacco, lasciando gli Scienziati ancora più sconcertati.


Essi, per quattro ore, intuirono che qualcosa di terribile stava per accadere, ma non sapevano né dove, né quando.
La stessa situazione si é ripetuta il 26 Dicembre scorso, questa volta con un "preavviso" salito ad addirittura 24 ore! Gli scettici si difendono debolmente, affermando che c'é sempre qualche grosso evento drammatico nel mondo e che le rilevazioni potrebbero essere puramente casuali, ma - purtroppo per loro - questa possibilità é pari ad una contro un milione..... !


Gli Scienziati che partecipano a questa interessante ricerca non si sbilanciano troppo, per paura del ridicolo, ove si trovasse una spiegazione più "terrena", e si limitano a dire che il fenomeno é interessante e merita ulteriori approfondimenti.


"Ci é stato insegnato che siamo individui e che dobbiamo esistere come tali in una società, ma questo non é vero" ha detto il Dr. Nelson, che continua: "Forse siamo tutti connessi l'un l'altro e molto più intimamente di quanto sappiamo."


Lasciamo ai nostri lettori il giudizio finale e personale su queste conclusioni che non ci sentiamo di criticare, perché in linea col nostro modo di pensare da "scettici aperti ad ogni possibile spiegazione".

 

INDICATORE DI COERENZA DELLA COSCIENZA GLOBALE

Blù Anti-coerenza, le coscienze sono molto separate
Azzurro Poca Anti-coerenza
Verde Distribuzione normale del pensiero
Giallo Debole coerenza
Arancio Forte coerenza
Rosso Fortissima coerenza, in un tempo relativamente ravvicinato possono verificarsi forti eventi nel mondo


Possono, inoltre, apparire colori sfumati tra uno e l'altro a seconda dei dati raccolti dal server.

 

Correlazioni Globali in Dati Casuali

(NDT. Guida alla lettura dell'indicatore colorato per la coerenza fra i dati dei REG)


Il Progetto della Coscienza Globale, chiamato anche EGG Project, è una collaborazione internazionale e multidisciplinare di scienziati, ingegneri, artisti e altri. Questo sito (ndt. sito del progetto) introduce ai metodi, tecnologie e risultati empirici sotto il menu del "Lavoro Scientifico" qua presentato e fornisce il background e l'interpretazione sotto la "Visione Estetica".


Abbiamo già collezionato dati da una rete globale di generatori di eventi casuali fin dall'Agosto 1998. La rete è cresciuta fino a 65 siti nel mondo, funzionando tramite un software apposito che legge il risultato dei generatori di numeri casuali e registra 200-bit di somme ogni secondo (200-bit trial sum), continuamente in mesi e anni. I dati vengono trasmessi su internet in un server a Princeton, NJ, USA, dove vengono archiviati per l'analisi.


I risultati statistici sono corredati da visualizzazioni. I dati individuali creano un arazzo. Il colore del punto mostra la loro coerenza globale. Le immagini del Cervello Globale descrivono la loro complessità.

Il nostro proposito è esaminare le sottili correlazioni che riflettono la presenza e l'attività delle coscienze nel mondo. Abbiamo imparato che quando milioni di noi condividono intenzioni ed emozioni, la rete di GCP/EGG mostra correlazioni. Possiamo interpretare questa come evidenza di una coscienza globale in crescita. Questo suggerisce che siamo capaci di evolvere nella coscienza. Noi facciamo il mondo in cui viviamo e se lavoriamo per non ferire, possiamo creare il sorriso planetario.

Indice GC di Brad Anderson

Questa applicazione è ancora in sviluppo, quindi abbiate pazienza.
Richiede una tecnologia broswer recente e.g. XMLHTTPRequest and CSS.
Funziona sui broswer Mac, Firefox e Netscape 7.2. Tentativi di funzionamento in Windows Explorer sono falliti. Raccomandiamo Firefox per gli utenti Windows.

Brad Anderson ha scritto una applicazione java che funziona su questo server ed estrae i dati GCP/EGG quasi in tempo reale, per mostrare una statistica riassuntiva in un indice di colore (vedi sotto). L'applicazione è in funzione sul server di Brad ed è linkata grazie al punto ombreggiato nella homepage del GCP.


Ecco alcuni estratti dalla sua email di descrizione del processo.


Il server calcola la probabilità di Chisquare (the squared Stouffer Z, o Z^2) in tempo quasi reale seguendo le istruzioni di analisi del GCP. Quindi un Mac Widget (mini applicazione) estrae le analisi statistiche dal server e le presenta all'utente con un bottone colorato per la probabilità.
Volevo fare questo da 6 mesi. Sarete felici di sapere che ogni richiesta individuale non estrae dati dai vostri server. Il processo avrebbe rischiesto troppo tempo e mi sono preoccupato del fatto che se fosse divenuto popolare, allora avrebbe potuto sovraccaricare i vostri server.

Il programma calcola le statistiche minuto per minuto continuamente. Quindi crea un file della probabilità secondo per secondo in una directory web. Ogni client scarica questo file di probabilità per mostrare il risultato. In questo modo, la mia macchina ha il lavoro per l'analisi statistica, mentre i server GCP sono isolati dal potenziale alto volume di traffico che questo può generare e quindi i client non devono fare alcuno sforzo di processo.


Il server funziona 10 minuti in background. Raccoglie il minuto di statistica precedente, mentre estrae il minuto corrente. I client vengono precaricati con un altro minuto per permettere lo scaricamento dei dati in modo asincrono, mentre il client mostra i vecchi dati. In questo modo non c'è pausa o blocco quando i dati vengono catturati. Ognuno ha il suo minuto di precaricamento, mettendo i 12 minuti dei client dietro la generazione dei dati.


Il programma crea un Chisquare dell'ora più recente (la somma di 3600 sec. dei valori Z^2). La probabilità del Chisquare viene quindi calcolata. Questo valore, rappresentante la deviazione media di un'ora di dati dai valori attesi, viene ricalcolato ogni secondo in una finestra, aggiungendo un nuovo secondo e lasciando il secondo in coda. Ovvero, la visualizzazione cambia molto lentamente e fornisce l'impressione dello stato della rete in un sostanziale periodo.


Il colore codificante rappresenta il livello di coerenza o correlazione fra gli ovetti (eggs/REG) che è riflesso nella probabilità del Chisquare. Il livello atteso è di circa il 50% e grandi spostamenti in ogni direzione sono rilevabili. Il test formale del GCP, cerca l'accrescimento della correlazione fra gli ovetti, che è rappresentato qua dai colori caldi, arancione e rosso.


- Il blu inizia ad attenuarsi al 90 % e oltre
- Il verde rappresenta circa il 50%
- Il giallo inizia ad attenuarsi dal verde al 40%
- L'arancione si attenua al 15%
- Il rosso indica il 5% ed è ritenuto "significativo"
- Il rosso luminoso indica 1% o la probabilità di 1 su 100


Vi prego di notare che questa indicazione non è intesa per essere interpretata come analisi formale con una grande mole di dati. In particolare, non è un indicatore preliminare di quello che può accadere con la "coscienza globale" e sicuramente non si può usare come un sistema di allarme per possibili eventi.
Si tratta solo di un sistema di visualizzazione di una statistica che riflette la correlazione relativa fra gli ovetti e non si può interpretare in modo rilevante. La ragione è che i migliori dati che abbiamo, basati su analisi sofisticate, mostra che un segnale di disturbo radio è troppo debole perchè ogni singolo evento o breve dato si possa ritenere significativo. Quello che vediamo nell'analisi di pochi minuti è in parte segnale e in gran parte disturbo e il disturbo non può essere distinto da un possibile segnale, finchè non sommiamo 30 o 40 eventi o l'equivalente di molte ore e giorni di dati.


Il punto colorato è una visualizzazione interessante dello stato corrente ed è prodotto di una analisi in tempo reale, ma non è progettato per fornire interpretazioni conclusive.

09 settembre 2010

Wake up!



Rage Against The Machine - Wake Up

Avanti!
Uggh!
Avanti, anche se cercate di screditare
Ancora non correggete mai
L'ago, l'infilerò
Radicalmente poetico
Con addosso la furia che avevano nel '66
E sono matto come Doppia E
Ancora immersi fino alle ginocchia nella merda del
sistema
Hoover, era un rimuovi-corpi
Ti darò una dose
Ma non s'avvicinerà mai
Alla rabbia edificata dentro me
Pugno in aria, nella terra dell'ipocrisia

I movimenti vanno e vengono
I leader parlano, i movimenti cessano
Quando le teste sono volate
Perché tutti questi stronzi
Gli hanno messo le pallottole, in testa
Dipartimenti di polizia, giudici, federali
Sistemi al lavoro, per tenere calma la gente
Sai che sono andati a cercare King
Quando ha parlato in pubblico sul Vietnam
Ha portato il potere ai non abbienti
E poi è arrivato lo sparo

Sì!

Sì, si diceva…
Con la poesia, fletto la mente
Scuoto come Wilson, i testi non mancano mai di quella
finesse
Che devo fare, che devo fare per svegliarvi
Per scuotervi, per divellere le strutture
Perché il sangue ancora scorre nella grondaia
È come se facessi foto
Ragazzi pazzi coi calci aprono l'otturatore
Fissa la danza
Poi un gancio e mi muovo come fossi Cassius
Ripeto il passo balbettante
Poi bomba lasciata sui fascisti
Sì, i vari uomini federali
Che hanno steso schemi sopra il sogno
E gli hanno messo fine

Meglio che stiate attenti
Alla retribuzione con la guerra mentale
20/20 visioni e murales con metafore

Sistemi al lavoro, per mantener calma la gente
Sai che hanno assassinato X
Ed hanno cercato di dar la colpa all'Islam
Ha dato potere ai non abbienti
E poi è arrivato lo sparo

Uggh!
Qual è la taglia sulla sua testa?
Qual è la taglia sulla sua testa!

Mi pare d'aver sentito un colpo (5 volte)
Mi pare d'aver sentito, mi pare d'aver sentito un
colpo

Sottofondo: 'Nazionalismo nero'
'Potrebbe essere un reale concorrente per questa
posizione, se
abbandonasse la sua supposta ubbidienza alla dottrina
liberale bianca
della nonviolenza… ed abbracciasse il nazionalismo
nero'
'Con la contro-intelligence dovrebbe essere
possibile
indicare con precisione i potenziali agitatori…'
'E neutralizzarli'


Sveglia! Sveglia! Sveglia! Sveglia!
Sveglia! Sveglia! Sveglia! Sveglia!

'Per quanto tempo? Non tanto, perché
quel che semini raccogli'.