28 gennaio 2011

E’ ora di smetterla con le idee ottuse

Non riesco ad affiancare un aggettivo adatto accanto all’arcaico ma sempre attuale concetto di razzismo. “Insensato”? Troppo dolce. “Stupido”? Poco cattivo. “Idiota”? No, molto di più. Voi che dite?

 

(tratto da Luogocomune.net)

Il “Soldato d’Inverno” Mike Prysner

La cosiddetta “Winter Soldier Investigation” fu una campagna di protesta condotta nel 1971 da alcuni reduci del Vietnam, che denunciarono pubblicamente i crimini di guerra e le atrocità commesse dai soldati americani in Indocina.

“Winter Soldier Iraq & Afghanistan” è una campagna simile, nata nel 2008 e ispirata a quella originale, nella quale i reduci delle guerre di Afghanistan e Iraq denunciano lo stesso tipo di atrocità e crimini di guerra perpetrati dall’esercito americano nelle recenti guerre in quei territori.

Naturalmente i grandi media ignorarono quasi del tutto la “Winter Soldier” originale, quanto hanno ignorato la sua versione più recente. Sanno bene che basterebbe passare in prima serata una testimonianza come quella che presentiamo di seguito, per vedere cambiare di colpo il volto della nazione – e probabilmente della storia stessa.

E’ evidente che di fronte ad una lucida analisi come quella di Prysner non si possano più fare grandi distinzioni fra presidenti democratici o repubblicani (negli Stati Uniti), o fra governi “di sinistra” oppure “di destra” (in Europa), in quanto risultano tutti dei semplici strumenti al servizio dello stesso padrone.

24 gennaio 2011

New Age e NWO

Ecco un articolo interessante per capire un po’ meglio la mentalità dei vari cocksuckers ai vertici della piramide mondiale, con le loro credenze luciferine e tutto il resto.

Buona lettura!

(tratto da NoAgenda.blogspot.com)

 

NEW AGE, NEW ORDER
L'era dell'Acquario e il Nuovo Ordine Mondiale
Che legame c'è tra il movimento New Age e l'Agenda globalista del New World Order? Spesso affrontando l'argomento si fa menzione a una presunta nuova religione - dai contorni chiaramente luciferini - che sarebbe tra i piani dell'Elite "illuminata" per il mondo nuovo che da secoli programma per noi. Sappiamo quanto la figura di Lucifero sia "stimata" tra questa gente. Ma cosa c'entra questo con la New Age? 

Proviamo a dare una risposta, partendo dall'opera di demolizione delle religioni che, da Weishaupt (fondatore degli Illuminati) in poi viene portato avanti - con pensieri parole opere e omissioni - dalla "cricca" globalista. Weishaupt, il quale asseriva che "...tutte le religioni si fondano sull'impostura e le chimere, che tutte finiscono per rendere l'uomo debole, strisciante e superstizioso", affermava al tempo stesso che "Dio e il mondo non sono che un'unica cosa" e che "ogni uomo è capace di trovare in se stesso la Luce Interiore... diventa eguale a Gesù, ossia Uomo-Re...". Già queste affermazioni, non vi ricordano un pò certe tipiche espressioni newagiane?

Ma andiamo avanti e passiamo a Thomas Huxley (1825-95, http://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Huxley, nella foto a dx), biologo e filosofo inglese Convinto sostenitore dell'evoluzionismo darwiniano, tanto da essere soprannominato il "mastino di Darwin". Assolutamente materialista ed ateo, si batté incessantemente per il superamento del fissismo teologico (tra l'altro, fu lui a coniare il termine "agnostico"). Ebbene, Huxley era membro del X-Club (http://en.wikipedia.org/wiki/X_Club), che emanava direttamente dalla Royal Society, il tempio “scientifico” della massoneria inglese; l’X-Club sposò e promosse le idee "rivoluzionarie" di un giovane studioso, che con le sue sconvolgenti teorie metteva in dubbio la concezione dell’uomo per come si era compresa fino allora: il giovane scienziato era Charles Darwin.

Perché la Massoneria ha avuto interesse a promuovere Darwin? Chiaro: la teoria dell'evoluzionismo metteva per la prima volta in seria discussione l'esistenza di Dio, o di un intervento divino nella creazione dell'umanità, divenendo in breve tempo uno dei punti d’incontro di tanti massoni i quali pensavano che dalla sua diffusione sarebbe scaturita "la definitiva liberazione dai lacci dell’ignoranza e dall’occhiuta clerocrazia cattolica" (Aldo A. Mola, “Storia della massoneria italiana dalle origini ai nostri giorni”, Bompiani, Milano, 1992, p.104).

Indubbiamente l’opera di Darwin ha una importanza fondamentale all’interno del processo di edificazione della Nuova religione da parte dell'Elite. Non solo Darwin diede il pretesto "scientifico" per il distacco da Dio e la possibilità attraverso l’evoluzione per l’uomo di "diventare Dio", ma con la dottrina denominata Darwinismo sociale (http://it.wikipedia.org/wiki/Darwinismo_sociale) fornì ai globalisti la giustificazione morale per il sogno a lungo cullato di una umanità schiava. Se in natura i deboli soccombono e i forti sopravvivono, sarà opportuno incoraggiare la formazione di un selezionato gruppo di "potenti" (il contrario della cristiana "comunità d’amore") e promuovere l'eliminazione delle razze inferiori...

Vi torna? Andiamo avanti allora, perchè ne ho ancora delle belle. Come è noto, uno dei punti in Agenda è la riduzione della popolazione mondiale sotto i 500 milioni di individui, che potranno così vivere "in armonia con la natura e le risorse del pianeta". Ebbene, qualche anno fa Barbara Marx Hubbard (?, http://www.barbaramarxhubbard.com/con/, nella foto a dx), "star" della New Age assai vicina ai Rockefeller affermava candidamente che: "un quarto [dell'umanità] è distruttivo, sono semi difettosi. Nel passato era loro permesso morire di morte naturale […]. Ora, man mano che si avvicina il grande cambiamento da creatura a essere cocreativo – ovvero erede dei poteri di Dio – quel quarto distruttivo va eliminato dalla comunità umana […]. Noi [gli Alti Iniziati] siamo gli incaricati del processo di selezione divina a favore del pianeta Terra" (2002).

Con la Hubbard siamo dunque arrivati alla così detta filosofia New Age.
Ora, la principale convinzione che accomuna un pò tutti i new ager è che il nostro pianeta e l'umanità nel suo insieme si trovino alla soglia di un progresso spirituale che, se raggiunto, consentirà l'accesso a una nuova forma di consapevolezza. Da più parti, per esempio, si fa riferimento all'anno 2012 come termine indicativo di una transizione, un passaggio per l'appunto a una "nuova età", la famosissima "Era dell'Acquario"; non dunque la tanto paventata fine del mondo, bensì l'ingresso in un nuovo ciclo cosmico, entro il quale ogni essere umano (e la società nel suo insieme) proseguirà nell'inarrestabile.... Cammino evolutivo. Chissà cosa ne penserebbe Darwin. Fatto sta che questo "uomo nuovo", elevato spiritualmente, dovrebbe essere in grado di vedere cose ora invisibili, di viaggiare nello spazio istantaneamente, di cogliere significati e correlazioni prima nascosti negli eventi dell'Universo, nonché di agire su tali fenomeni.... Non somiglia all'uomo-re descritto da Weishaupt?

Prima di continuare nel mostro assunto, è doveroso chiarire che molti adepti di discipline tradizionali di paesi quali ad esempio l'India e la Cina, nonchè un vasto numero di scuole ortodosse di Yoga, Tantra, Qigong, medicina cinese, Ayurveda e arti marziali con una storia antica di secoli continuano ad affermare che il movimento New Age (di matrice occidentale) è una comprensione parziale o nulla, o addirittura una deliberata distorsione delle loro proprie discipline.

Per questo la New Age, lungi dall’essere un insieme di dottrine anelanti ad una "nuova spiritualità" ed alla "fratellanza universale", è semplicemente l’ultima trasformazione dello gnosticismo illuminato e del culto di Lucifero. Il movimento, professando "pace e amore", è riuscito ad accecare molti dei suoi aderenti circa le sue vere aspirazioni.

La new-ager Marilyn Ferguson (1938–2008), autrice del libro "The Aquarian Conspiracy" (1980), fu molto vicina alla Casa Bianca; sosteneva che Lucifero è la “luce” della Nuova Era. Benjamin Creme (1922, http://en.wikipedia.org/wiki/Benjamin_Creme) aggiunge: "È questione di accettare o morire". E' un'affermazione che si ritrova negli scritti di numerosi occultisti.


Helena Blavatsky (1831-91, http://en.wikipedia.org/wiki/H.P._Blavatsky, nella foto a sx) scriveva: "Satana e il suo esercito ribelle proveranno di essere diventati i diretti salvatori e creatori dell’uomo divino. Così Satana, una volta che non sarà più visto nello spirito superstizioso della chiesa, crescerà in questa grandiosa immagine. Satana è il Dio del nostro pianeta e il solo Dio".


Più recentemente nelle opere di Alice Bailey (1880-1949, http://www.bailey.it/, http://en.wikipedia.org/wiki/Alice_Bailey), dove si auspica spesso dell'instaurazione di una nuova religione mondiale, si parla dello sterminio di tutti coloro che rifiuteranno di abbandonare il monoteismo e la teologia biblica, i quali "saranno mandati in un altro piano di esistenza", perdendo "la possibilità di controllare o influenzare gli sviluppi sulla terra". Giova ricordare che la Bailey dichiarava di aver scritto molti dei suoi libri "posseduta" dall’entità incorporea del maestro tibetano Diwhal Khul.... Cosa che evidentemente non infastidisce le Nazioni Unite, dove è stata ascoltata in molte conferenze ufficiali (cit. la cerimonia di apertura del Summit di Rio del 1992). La società da lei fondata, la Lucis Trust (ex Lucifer Trust, http://en.wikipedia.org/wiki/Lucis_Trust), è tuttora tra le più rispettate organizzazioni non governative dell’ONU.

Ecco dunque come, al fianco della mondializzazione dell’economia e della democratizzazione imposta, l’Oligarchia plutocratica che dirige il Sistema ha introdotto nella società moderna forme di sacro assolutamente funzionali alle loro dinamiche finanziarie e politiche. La New Age non è in fondo una sorta di "Globalizzazione delle Anime"? Si verrebbe così a collegare alle altre forme di omologazione planetaria imposte dalle forze che lavorano al Nuovo Ordine Mondiale. Che in realtà adorano Lucifero, l'angelo "caduto" che non avrebbe condannato, bensì salvato l'umanità, offrendole la "luce" della conoscenza.

Ciò che conta per loro, al momento, è allontanare quanta più gente possibile dalle forme di culto monoteista per avvicinarla alla Nuova Religione che stanno preparando, anche attraverso la diffusione di falsi guru e dottrine, e di un concetto di sincretismo cosmico. Al movimento neospiritualista della New Age sono collegati infatti tutta una serie di sotto-movimenti influenzati da dottrine neo-gnostiche e sincretistiche (v. Ufo e venuta degli alieni). Tutti in attesa della famosa Era dell'Acquario.

Non sarà certo un caso se la prima rivista d’ispirazione massonica apparsa in Italia, nel 1901, era intitolata “La Nuova Era”, seguita nel 1930 negli USA dalla rivista ufficiale della Massoneria di Rito Scozzese che si intitolerà “New Age”. E’ del 1937 la pubblicazione da parte di Paul Le Coeur del volume “L’Età dell’Acquario”; mentre nel 1963 viene costituita a Findhorn in Scozia la prima comunità New Age grazie all’opera di reclutamento di Eileen Caddy (http://en.wikipedia.org/wiki/Eileen_Caddy).

Vale a dire, il movimento ha radici ben più profonde di quelle che siamo soliti credere, anche se è solo con l’avvento della cosiddetta "rivoluzione dei fiori" e l’ondata sessantottina che le comunità New Age sorgeranno come funghi in ogni angolo del pianeta, diffondendo il culto dell’amore libero e della vita in comunità e promuovendo l’organizzazione di viaggi "esotici" in India e nell’estremo Oriente, mete preferite della spiritualità fai-da-te di stampo Newagiano.

Gli anni '80 sanciscono la definitiva affermazione del Movimento che da lì in poi comincia ad espandersi a macchia d’olio: riviste specializzate, raduni di massa, nuove comunità, decine di nuovi guru, milioni di nuovi adepti.

La penetrazione delle idee New Age è coerente con il disegno di omologazione planetaria mondialista. Non fidatevi!

19 gennaio 2011

Tanto neanche la volevo, la mela…

A volte leggo e sento di quelle cose… Mi scuso in anticipo con i lettori e chiedo molto umilmente la vostra clemenza e il vostro sommo perdono, perchè voglio fare riferimento alla sceneggiatura nominata a 500 premi oscar che sta andando in scena in ogniddòve in questi giorni: Silvio e le troie.

Non voglio parlare direttamente della vicenda (almeno questo…). E’ che oggi ho letto un commento su ComeDonChisciotte.org che mi ha fatto cadere braccia, gambe e coglioni nello stesso istante.

Eccolo, di tale RicardoDenner:

Ma Berlusconi non ha diritto di spendere i soldi come vuole..? L'unica sua colpa è non aver fatto una legge che depenalizzi la prostituzione..ma comunque a casa sua dovrebbe avere il diritto di fare ciò che vuole tra persone consenzienti.. Ogni volta che si parla di Berlusconi..anche la gente più sensibile e scaltrita diventa bigotta e moralista.. Per questo nessuno oggi merita attenzione seria...se non sono padelle sono braci..

La mia speranza è che fosse in tono sarcastico. Ammettiamo che non sia così, ok?

Il sito non è proprio uno dei diffusori di vaccate mainstream in bella vista e ultra-sponsorizzato: ergo, le persone che lo leggono sono già fuggite dalla prigione giornalistico-televisiva dell’informazione e quattro cosucce in più dovrebbero saperle. Ed evidentemente hanno fame di informazione “alternativa” (che brutto termine).

Ok, ora: quando si tira in ballo quell’ometto lì, tutti o, meglio, coloro i cui occhi non sono ostruiti da fette di salame pancettato, iniziano con i soliti mantra del “si fa le leggi per lui, è un mafioso, non rispetta la legge ma non viene mai punito” etcetera etcetera, giusto? Giusto e a ben ragione, direi. Teniamo fuori i discorsi “spirituali” sulla legge e sulla punizione: rimaniamo terra-terra.

Ora che sembrerebbero esserci le prove che lo incriminano per favoreggiamento della prostituzione addirittura minorile, cosa sento? “Ma non ha diritto di spendere i soldi come vuole?” … “avrebbe diritto di fare ciò che vuole tra persone consenzienti…”

La domanda sorge ovvia come il sole al mattino: MA SEI SCEMO O MANGI SASSI?! Non voglio fare il moralista, che possa essere fulminato se così fosse! Qui non è di morale che si parla, ma di andare contro la legge. Abbiamo questo strumento tanto decantato e che vogliamo tanto venisse rispettato e quando qualcuno è provato che non lo fa diciamo “ma sono cazzi suoi”?! Quando questo qualcuno è Silvio Berlusconi, poi…

Che io sappia, la prostituzione è un reato (il che può piacere o no, è un altro discorso) e quella minorile ancora di più. La situazione viene presentata in maniera molto confusionaria, come al solito, ma le prove ci sono e, se non ci sono, sicuramente ci saranno (ammicco ammicco). Possibile che nonostante le catene montuose di merda che sono state fatte da questo ometto o chi per esso, quando c’è proprio l’occasione di punirlo (!) ci sia gente un po’ più “sgamata” della norma, tanto da andare a leggere un sito di informazione alternativa, che se ne esce con una stronzata del genere?! Non tiro in ballo il “può spendere i soldi come vuole” perchè sicuramente non ha usato i suoi soldi: il problema è che non ha usato nemmeno i nostri, in quanto gli Euro non sono nostri, come tutti ben sapete. Quindi…

Se si vuole tirare in ballo il fatto che l’ometto sia diventato un po’ scomodo per qualcuno e debba essere “fatto fuori”, perfetto: non mi illudo che il dopo-Berlusconi sarà meglio di ora, ma restando al presente cazzo…

Chiedo di nuovo la vostra misericordia per essermi abbassato a parlare di questo letamaio, ma l’ho fatto solo per mettere in luce una mentalità assurda, allucinante ma affascinante allo stesso tempo.

15 gennaio 2011

Referendum e flessibilità

(tratto da ComeDonChisciotte.org)


OPERAI, SIETE DEI POLLI
di Paolo Barnard

Guardatevi, operai della Fiat di oggi. Ma guardatevi in questo modo: mettetevi su un balcone più in alto e state affacciati a osservare Mirafiori e Pomigliano. Cosa si vede da lì su? Si vede un pollaio dove in 4 metri quadri di terriccio puzzolente i polli si agitano per difendere i loro 4 metri quadri di terriccio puzzolente. E che starnazzare! Il Pollo Landini poi è il più agitato. Ma il padrone dice no: “Quattro metri quadri oggi sono troppi, stringiamo la rete. Al massimo vi do 3 metri”. E allora i polli si azzuffano, fra quelli che dicono “Bè dai! Tre metri mica fanno schifo!”, e quelli che gridano “No! Erano 4 metri e quelli vogliamo! Sono il nostro diritto, qui si giocano i nostri diritti!”. E giù a sbeccarsi l’un l’altro, e giù a starnazzare, e c’è un gran caos, e ancora più puzza perché il terriccio si rimescola, e i polli sono sempre più malconci, spelacchiati, depressi, e via così.

Ora, come nei film, la telecamera si alza, zooma indietro e il pollaio diventa sempre più piccolo, gli starnazzamenti sempre  più lontani, mentre il panorama attorno entra nella visuale gradualmente. E allora si vedono i campi attorno al pollaio, poi la collina, poi la vallata, poi la pianura e l’orizzonte con le montagne e i fiumi e i mari e il cielo all’infinito. E voi perché siete lì nella puzza a sbeccarvi per 3 o 4 metri quadri di una prigione? “32 euro sto mese? Evvvaii!!...” Ehh? Ma come Cristo vi hanno ridotti ad accettare conflitti sociali dove i vostri rappresentanti alzano la V di vittoria, e voi vi sentite vincenti, se portano a casa un sesto di diritto piuttosto che il settimo proposto dal manager? Ma come vi siete conciati in quel modo? Lo sapete che nessuno vi ha mai raccontato chi veramente vi ha fottuti?

Ora, se voi polli volete recuperare la ragione – ma soprattutto la vostra vita, date un calcio al referendum, alla FIOM, ai giornali, alle riunioni in fabbrica, ai sindacati (e chi ha bisogno di Marchionne con sindacati così?), e rendetevi conto di ciò che segue.

La ragione per cui siete in queste condizioni è precisamente perché
- vi hanno rinchiusi in un pollaio, vi hanno convinti che lì dentro stanno i giochi e lì dovete concentrarvi. Tutto vogliono meno che voi scopriate che le fonti dei vostri mali stanno TUTTE fuori dal recinto Italia, perché se le scoprite allora gli inceppate il gioco e li potete fottere.
- vi hanno convinti che la libertà e la dignità oggi per voi significhi contrattare su un altro metro quadro di recinto infestato di cacca. Sperano che a nessuno di voi salti in mente di accorgersi che fuori dalla rete del pollaio ci sono spazi di salvezza illimitati in termini economici, che vi hanno sempre tenuti nascosti.


Ora bando alle ciance ed ecco le cose da sapere.

La domanda è: da dove vengono i vostri mali di operai cronicamente perdenti, sempre dalla parte delle badilate in faccia, sempre a risicare lavoro, persino a supplicarlo? Risposta: non vengono dal governo, non dalle leggi italiane, non dai partiti della Casta, non dalla mafia, non da Tremonti, non da Craxi Forlani Andreotti, non dal debito pubblico. No. Che i salari di chi lavora e il lavoro stesso dovessero passare dall’essere un diritto umano a una carità elemosinata a masse di perdenti, fu sancito in luoghi e tempi che voi non conoscete, da gente che non immaginate, con le seguenti idee: primo, pensarono che se i lavoratori aumentano i loro redditi essi spenderanno di più, e se spenderanno di più circolerà più denaro, e se circolerà molto denaro ci sarà inflazione, e l’inflazione colpisce il valore della moneta, e se la moneta perde di valore i ricchi perdono privilegi. Secondo, pensarono che i lavoratori ben pagati sono forti, acquisiscono pretese. I malpagati e i precarizzati sono invece deboli, spaccano i sindacati, e le grandi industrie fanno più profitti, ed esportano di più. Se poi esse licenziano, i Mercati le premiano apprezzando le loro azioni e i manager di quelle industrie incasseranno premi milionari. Ma se licenziano, gli Stati s’indebitano con la Cassa Integrazione e altri ammortizzatori, e se si indebitano devono poi privatizzare i beni pubblici per pagare i debiti, e se privatizzano lo faranno a prezzi stracciati perché sono indebitati, e se i prezzi sono stracciati gli investitori compreranno a due soldi aziende e infrastrutture, poi licenzieranno e la ruota torna a giare su se stessa, con alla fine sempre tu, operaio a pagare il prezzo di tutto. In due parole: ideologia Neoliberista. Nasce a Chicago negli anni ’60, il padre si chiama Milton Friedman, conquista la politica di tutto il mondo ricco in soli 20 anni, attraverso i finanziamenti immani della Commissione Trilaterale, del Gruppo Bilderberg, e della maggiori fondazioni di destra americane. In Italia i portavoce di questa idra mostruosa sono gli Alesina, Stagnaro, Mingardi, Draghi, Ciampi, Padoa Schioppa, Prodi, Visco, D’Alema, e altri; in Europa i Brittan, Thatcher, Mitterrand, Kohl, Issing, Waigel, Attali, Von Rompuy, Merkel, Sarkozy, Juncker, Lagarde, solo per citarne alcuni. La pianificazione di questa idea criminale, prima di uscire potente da Chicago, era partita in realtà in Francia prima della seconda guerra mondiale, con lo scopo dichiarato di forgiare nazioni che “in futuro otterranno la supremazia dei super profitti e dell’accumulo di ricchezza imponendo la povertà nel lavoro” (Perroux 1933).

E’ quello che vi sta capitando, cioè un attacco ai salari senza precedenti in tutto il mondo occidentale pianificato da 30 o addirittura 70 anni, e questi sono coloro che l’hanno voluto e portato fino a oggi. QUESTO E’ IL TUO NEMICO operaio!, e non si riunisce nel Pdl o in Confindustria (più facile che sfiorino il Pd). I manovratori stanno nella Federal Reserve in USA, nella Commissione Europea, nella Banca Centrale Europea, nelle Banche Centrali dei Paesi dell’euro, nei ministeri del Tesoro di Francia e Germania e Stati Uniti, ma soprattutto SONO GLI INVESTITORI nella City di Londra, negli Hedge Funds, nei Fondi Pensione europei, a Wall Street, a Pechino. E dettano legge sulle teste di ogni governo, senza eccezione. Marchionne a loro risponde, sempre. Marchionne è un loro pupazzo. Da qui capite che sbraitare in Italia su diritti, salari e occupazione è inutile, è esattamente come sbraitare col cassiere della vostra banca alla Fantuzza di Medicina perché i mutui costano troppo. Il disegno è molto più antico e ampio, potente e al sicuro. Va scovato e combattuto. La linea corretta non è Mirafiori-Sacconi, ma Mirafiori-Neoliberismo. Altrimenti non ne uscite.

La domanda è: come è permesso oggi a un’azienda come la Fiat, che ha succhiato il sangue dei contribuenti e dei meridionali italiani per 40 anni, ricattare arrogante il nostro Paese? Risposta: accade perché a partire dai primi anni ’80 l’Italia, e ogni altra nazione, ha ceduto la propria sovranità economica al Mercato. Cioè? Presto detto: uno Stato con moneta sovrana (noi avevamo la lira, oggi l’Italia non ha moneta sovrana, l’euro ce lo prestano i privati) avrebbe sempre potuto comprare tutto ciò che voleva, e senza limiti di spesa, a patto che tutto ciò che comprava fosse prezzato nella sua moneta. In Italia, lo Stato poteva comprare tutto il lavoro degli italiani, TUTTO, fino all’ultimo lavoratore residente. Cioè creare la piena occupazione impiegando il 100% dei disoccupati = 0% di disoccupati. Poteva comprare tutti gli ospedali, tutte le scuole, tutte le strade, tutti gli asili nido, tutte le case di riposo, tutti gli operatori sociali, pagare tutte le pensioni che voleva. Cioè creare il pieno Stato sociale. Poteva investire in tutti i settori privati che voleva, creando produttività italiana anche nel privato. Non l’ha mai fatto, perché se no il Mercato avrebbe perso. Il Mercato (leggi la prima domanda) si è comprato l’economia, la politica, i sindacati, e ha deciso che per non perdere profitti doveva far soffrire milioni di lavoratori e per decenni. Avendo bloccato, proprio soffocato a morte, la capacità dello Stato a moneta sovrana di spendere per i cittadini, è rimasto lui, il Mercato, l’unico attore in grado di spendere per noi. “Investimento sì… investimento no… Lo volete?", "Sììì… per carità”, gridiamo tutti. E allora fate quello che vogliamo noi, quello che voglio io dice Marchionne. “Pollo della Fiat, vuoi lavorare?” “Devo, per carità!”, allora vota sì e stai nel pollaio (e lì crepa), se no niente investimento.

Ma ecco come quello stesso colloquio avverrebbe con uno Stato a moneta sovrana che spende per la piena occupazione, il pieno Stato sociale e la produttività:

Pollo della Fiat, vuoi lavorare?” “Sì, ma a condizioni di dignità, e tu signor Marchionne a lavorare da pollo ti ci metti tuo cugino. Io m’iscrivo al programma di Piena Occupazione del mio governo, percepisco un pieno stipendio e ho anche il pieno welfare. Distinti saluti”. Fantasie? Affatto. Lo Stato argentino, seppur ridotto a brandelli dal Mercato, capì la lezione di cui sopra e nel 2001 offrì lavoro pagato dal governo a ogni capofamiglia esistente nel Paese. Due milioni di disoccupati tornarono al lavoro, che in proporzione al numero degli abitanti è una massa immensa, e nel giro di due anni l’Argentina ebbe la più alta crescita economica del mondo. Lo hanno fatto loro in condizioni drammatiche, immaginate la ricca Italia.

Ora, prima di continuare, una precisazione:
- OGNI SINGOLO CONCETTO SOPRA ESPRESSO E’ SCIENZA ECONOMICA DIMOSTRATA DA ALMENO 40 ANNI DA ALCUNE DELLE PIU’ PRESTIGIOSE SCUOLE DI ECONOMIA DEL MONDO. IL PIANO DEI MERCATI INTERNAZIONALI PERCHE’ QUELL’ECONOMIA NON FOSSE MAI APPLICATA E’ RACCONTATO NEI DETTAGLI QUI http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=192

Perderemmo la Fiat? Meglio. Primo, come ho già scritto, Marchionne non solo sta seviziando dei poveri polli, Marchionne li inganna pure, mentre li torchia. Infatti è noto ai manager di tutte la grandi aziende del settore automobilistico che fra pochi anni la presenza umana in catena di montaggio sarà eliminata. In Korea i nuovi stabilimenti auto non hanno illuminazione, perché non esistono umani là dentro. Questa evoluzione è infermabile, come lo fu nel traffico marittimo, dove i 70-80 marinai delle petroliere si sono ridotti a 8-10 per nave, il resto sono computers. Inutile versare sofferenze per anni con la sola certezza che sarà per nulla. Lasciate a un gonzo ignorante come Antonio D’Anolfo dell’Ugl la fesseria che “Noi salviamo la filiera dell’auto in Italia”, o a Bonanni di ragliare “Noi pensiamo a come far uscire i lavoratori dalla precarietà”. Cretinate, è precisamente il contrario, voi perderete ogni singolo posto di lavoro, è già deciso ma non ve lo dicono. Avete visto a Detroit l’altro giorno? Cosa dicono a voi le sigle QNX, Nvidia, Entune, Prius V hybrid, Microsoft Bing app, BlueLink in-car, Moustick, In-dash navigation? Vi dicono che fra una manciata di anni le Fiat saranno 80% Information Computer Technology e 20% metalmeccanica da far sbrigare a qualche robot. Riga. Voi, quelli con la tuta e due braccia e due gambe? Un ricordo della preistoria.

In secondo luogo, Cina e India entreranno presto nel mercato dell’auto, e quando questo accadrà non solo salterà la Fiat, ma l’intero sistema produttivo mondiale. Già oggi uno sternuto della Cina mette a rischio il vostro lavoro in Fiat, come accaduto il 27 dicembre scorso quando Pechino ha annunciato che il numero delle licenze automobilistiche verrà drasticamente ridotto nel 2011 (a 1/3) nella capitale, ma anche a Shangai: i titoli auto in borsa sono crollati. In conclusione, dovete guardare avanti, cioè proprio alzarvi da sto pollaio e vedere ben oltre, e iniziare a correre ai ripari oggi:

Capire chi veramente decide del vostro salario; capire perché fu decisa la distruzione del lavoro, quando e da chi. E prenderli di mira. 

Capire che se state con la testa laggiù a starnazzare dentro 4 metri quadri di pollaio non ne verrete mai fuori, anzi, è proprio quello che il Vero Potere vuole per fottervi tutti. E’ quello che  avete fatto il 14 gennaio, vi hanno fregati un’altra volta.


Fiat e metalmeccanica a farsi benedire, Marchionne a gracchiare “investimento sì… no” contro un muro.


L’Europa fuori dall’euro e di nuovo con monete sovrane e quindi…


... Piani di Piena Occupazione per tutti voi, pagati dal governo in Italia in settori lavorativi ad alta densità di presenza umana insostituibile.
(gli studi sono pubblicati dal Center for Full Employment and Price Stability Univ. of Missouri Kansas City; Levy Economics Institute Bard College, New York, e molti altri)

Infine dire alla FIOM di aggiornarsi.


E a te pollo Landini ho da dire cose dure. Gli operai sono giustificati, perché non hanno il tempo materiale per capire, sapere, orientarsi. Ma voi siete i sindacalisti e il vostro compito era precisamente quello di accorgervi di cosa stava succedendo e di chi erano i colpevoli. Invece sono decenni che ignorate del tutto il disegno del Vero Potere per arrivare al più feroce attacco ai salari della Storia moderna; ignorate cosa sia stato il Neomercantilismo franco-tedesco in Europa, e cosa sia il rigurgito delle teorie economiche Neoclassiche e Neoagrarie che succhia il sangue ai chi lavora e paralizza gli Stati; ignorate cosa sia stato Maastricht e Lisbona per i lavoratori, con l’abolizione di fatto dell’articolo 40 della Costituzione italiana sul diritto di sciopero e che il Patto di Stabilità fu disegnato proprio per uccidere il lavoro; ignorate cosa decise la Commissione Trilaterale nel 1975 per distruggervi, e ci sono riusciti, perché oggi credete di essere uno zoccolo duro dei diritti quando invece siete lo zoccolo duro del pollaio puzzolente dove contrattate solo sul grado di abolizione dei diritti; ignorate cosa sia la Nicaraguizzazione dei lavoratori e vi fate fottere ogni volta da questa pornografica strategia del Potere, cioè: si torturano a sufficienza gli esseri umani, così che alla fine i torturati pur di smettere di subire la tortura voteranno per coloro che li torturano perché sono quelli che controllano gli strumenti di tortura. Ti dice niente Landini? Niente su Pomigliano e Mirafiori?

Cosa ci fate ancora in quel pollaio, ciechi volatili ridotti all’indecorosità della lotta per conservare un metro di schiavitù? Avete capito chi è il nemico? Avete capito cosa può fare uno Stato a moneta sovrana per voi? Cosa aspettate a volare sopra la rete e a diventare persone che conquistano diritti? Oggi siete dei polli, operai.
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Aggiungo io una precisazione di un concetto del mondo del lavoro di cui si sente molto parlare: la flessibilità. Questo termine che esprime un’idea così dinamica, adattabile, propria del nuovo millennio, altro non è che uno scherzo linguistico inventato da qualche manager del cazzo per nascondere elegantemente la reale idea, che viene riassunta piuttosto esaustivamente da questa immagine:

pecorina

con i lavoratori nella parte della donna. D’altronde, bisogna essere flessibili…

11 gennaio 2011

Citare la fonte, please

Mi è arrivato un commento da un utente di nome Kira nel post su Beyonce e il simbolismo attorno alla sua persona.
Questo è il commento:
a parte che questo post è stato copiato da un altro blog e sai benissimo che google penalizza i post copiati ...poi come hanno detto gli utenti qui sopra io non credo che beyonce se fosse realmente satanista lo dimostrerebbe cosi apertamente facendone un video ...il video lo hanno ideato i registi e il fidanzato ...comunque non si copiano i post
http://loradelte.com/beyonce-la-setta-dietro-la-musica-iii/
Sono andato nel sito indicato ed effettivamente viene riportato pari pari il post su Beyonce... Il problema è che non sono io ad averlo copiato dal sito loradelte.com ma il contrario.

Ecco la prova, per chi non ci credesse:


Liberi di controllare voi stessi: il mio, quello di L'ora del tè.

Tra l'altro, il mio articolo altro non è che la traduzione fatta da me di un articolo apparso sul sito TheVigilantCitizen.com a questo indirizzo, anche questo mancante nel post su loradelte.com.

Qualche tempo fa, il sito MSN Live Sidus mi aveva addirittura chiesto via email il permesso per ripubblicare su quel sito il post che avevo messo (sempre tradotto da VigilantCitizen) sul simbolismo attorno a Lady GaGa citando la fonte dell'articolo (il mio blog) e ci siamo reciprocamente aggiunti come "siti amici" (vedi la colonna a sinistra di questa pagina e la colonna di destra del sito Live Sidus).

Ora, chiedermi addirittura il permesso è un gesto fin troppo "professional" anche se l'ho apprezzato tantissimo e del quale ringrazio i gestori di MSN Live Sidus. Non si è obbligati a mandarmi una email per chiedermi se sia possibile ripubblicare, citando la fonte, un contenuto del mio blog: se volete comunque farlo, no problema. Ma se anche non lo fate, mica divento la signorina Rottermaier. L'unica cosa è: citate la fonte. Non per me, perchè non è che me ne freghi poi molto: è solo un gesto di onestà intellettuale. Se scrivi un qualcosa che non è tuo, e lo sai che non lo è, e lo spacci per tuo... Non si fa.

Se io scrivo un saggio nel quale cito diversi autori, alla fine devo mettere la bibliografia con l'elenco delle varie citazioni, è ovvio. Che gusto c'è nel prendere per il culo la gente? (perchè è di questo che si sta parlando: fare il figo con il lavoro degli altri) Sfido chiunque a spulciare il mio blog alla ricerca di un post preso da un altro sito che non ho corredato del relativo riferimento al sito "sorgente".

Ovviamente questo è un piccolo e (quasi) insignificante caso di plagio e, ripeto, non sono arrabbiato dato che qui il "disonesto" non sono io: per quanto mi riguarda, io sono a posto con me stesso. Mi infastidisce il fatto che, anche nel piccolo, si cerchi di fregare il prossimo per avere alcuni "istanti di gloria". Voglio pensare, comunque, che il tutto sia stato fatto in buona fede e spero che il/i gestore/i del sito L'ora del tè, se leggerà  questo post, correggerà la magagna.

01 gennaio 2011

Auguri di buon anno!

Sicuramente arrivo tardi nella carovana luccicante degli auguri di fine anno, ma il mio è il più bello, tiè!

Continuo con il “filone” dell’anno scorso e vi porto alla scoperta dell’infinito tramite questo illuminante racconto.

Buona lettura e buon anno!
(il titolo dell’articolo può trarre in inganno…)

(tratto da AltroGiornale.org)

L’esperienza pre-morte
di Alessandro De Angelis

Questa è la descrizione dell’esperienza di una persona comune che a distanza di trenta anni da ciò che accadde ha ancora dentro la mente un sola domanda che lo tormenta: perché?! Perché ho potuto o mi è stato permesso di vedere e vivere quest’episodio che ha sconvolto la mia vita, nonostante i continui processi mediativi che ho con essa, cercando molte volte di poterla rimuovere o sotterrare per non cadere in conflittualità con una vita normale, e soprattutto è giusto portarmela nella tomba solo per me senza trasmetterla ad altri?

In realtà quello che mi ha frenato è il pensiero per la spiacevolezza di essere preso per visionario, bugiardo, megalomane, pazzo o quant’altro di degradante ci possa essere, ma al di là del personale, che si risolve con l’anonimato, mi ha frenato anche la non credibilità al fatto che io abbia vissuto questa esperienza senza poter portare nessuna prova empirica e concreta di ciò che vi narrerò. Ma alla fine ho superato questa barriera convincendomi del fatto che crederci o no sia marginale, rispetto alle nuove aperture e riflessioni mentali che essa vi susciterà, a patto che leggiate senza preclusioni, preconcetti o paure di sorta che inevitabilmente vi attanaglieranno per gli argomenti trattati.


Vorrei partire subito con il racconto di quel che mi successe all’età di diciassette anni, quando ancora ero un “ragazzo normale”, di ceto medio, studente alle scuole superiori, intellettualmente ed emotivamente nella norma come tanti di voi. A quell’età al di là dei giochi e delle amicizie normali con i miei coetanei non è che avessi molti hobby a parte una “fissa” che mi era venuta e cioè l’apnea. L’apnea consiste nel trattenere il respiro il più a lungo possibile dopo aver adeguatamente ventilato i polmoni, al fine di immagazzinare negli alveoli la maggior quantità di aria e quindi di ossigeno per poi vedere quanti secondi riuscivo a trattenere il fiato e successivamente, volta dopo volta, cercare di resistere sempre di più per vedere il mio limite e cercare di abbatterlo continuamente.


Questo avvenne quando da bambino andavo ogni anno al mare con i miei genitori i quali prendevano una casa in affitto per un intero mese e la mia passione era quella di nuotare; e, una volta che mi comprarono una maschera senza boccaglio, cominciai ad andare sott’acqua cercando di rimanere in immersione il più a lungo possibile. Finito il mese di villeggiatura ricordo che per continuare quest’apnea mi mettevo disteso sul letto, di tanto in tanto, con un orologio al polso dotato di lancetta conta secondi e con lo sguardo posato su di essa cominciavo a trattenere il respiro per vedere quanto tempo potevo resistere. Ricordo che le prime volte superavo a stento il minuto, poi con il passare del tempo ed il continuo di questa pratica, aumentai sempre di più il mio limite fino a portarlo all’estremo di due minuti. Una volta arrivai a due minuti e dieci secondi, a parte quel giorno. Era un pomeriggio come un altro, pioveva ed io non avevo voglia di continuare a studiare, o perlomeno volevo prendermi una pausa, mi distesi sul letto e partii con una determinazione enorme per poter valicare il mio record personale.


Così dopo aver effettuato l’iperventilazione cominciai una nuova apnea, immersi la maggior quantità di aria possibile nei polmoni fino a che li sentii espandersi fino a provocarmi dolore, e via con lo sguardo fisso sull’orologio che effettuò il primo giro di un minuto. Un minuto e trenta secondi: e qui iniziò la prima crisi dove ti viene voglia di lasciar perdere, espellere l’aria e riprendere a respirare normalmente. Ma dovevo battere il mio record e, arrivato a due minuti, sentii il cuore che batteva sempre più velocemente aumentando l’intensità di contrazione fin quasi a sentirlo in gola. Ormai ero allo spasimo, ma decisi di metterci tutto me stesso e di andare avanti per battere il mio record di almeno dieci secondi, portandolo così a due minuti e venti.


Il Giornale Online

Bene, in quegli attimi il tempo sembrava dilatarsi sempre più ed i secondi trasformarsi in un’eternità.
Stavo ormai per espellere l’aria quando improvvisamente sentii sparire quello stimolo e fui preso da un senso di euforia constatando che potevo andare avanti senza problemi, e così feci. Ma a due minuti e cinquanta secondi avvertii distintamente il cessare del mio battito cardiaco, e senza alcuno spavento pensai: “hey, mi si è fermato il cuore”; un attimo e mi ritrovai al di sotto del soffitto della camera, e dell’alto potei vedere distintamente tutti i suoi mobili, il letto ed il mio corpo su di esso disteso, con gli occhi aperti e lo sguardo verso l’orologio, e pensai: “che bello!”. Mi sentii per la prima volta libero e senza paure, libero con la consapevolezza che quel corpo altri non era che una gabbia che aveva imprigionato il vero me stesso; e la nuova realtà di non averlo più era così sublime che tutte le sensazioni migliori che potremmo conoscere in vita, sommate insieme in intensità, non avrebbero potuto rappresentare altro che un granello di sabbia nel deserto a paragone dello stato di benessere che stavo vivendo. Improvvisamente sopra di me vidi comparire od aprirsi un tunnel da cui venni risucchiato, quasi senza rendermene conto.


E via su, dentro di esso, sempre più velocemente e vorticosamente mentre sentivo intorno a me altre presenze. Ricordo che esso era di un colore simile alle crema del gelato e vidi che alla sua fine, in lontananza, c’era una luce che diventava sempre più forte ed intensa. Più mi avvicinavo ad essa e maggiore era la sensazione di gioia e benessere che provavo, così come la voglia di raggiungerla il prima possibile. Improvvisamente si ruppe o si aprì un varco nel tunnel e sentii una o più forze che mi spinsero lì, ed io non avevo la forza o la capacità di oppormi.


Mi trovai così fuori dal tunnel, avvolto in un nero così intenso e profondo da avermi dato la sensazione che mi sarei potuto disperdere in esso con la conseguente morte di me come energia vitale. In quel buio senza confini di spazio, in quanto privo di materia, fui assalito da un senso di paura ed angoscia indescrivibili. Ricordo che lanciai un grosso urlo di disperazione dentro me stesso, quando mi sentii subito afferrato dalle entità che mi avevano spinto lì fuori come se avessero formato una lunga catena tra loro.

Mi tranquillizzai e fui invitato a vedere. Ed io vidi. Cosa? Tutto. Vidi distintamente quella fonte di energia (la stessa che da dentro il tunnel vedevo alla sua fine) in tutta la sua interezza. Era viva, pulsante e vibrante, collegata in una diversa dimensione da quella della materia agli universi che interagivano con essa. Percepii tutto l’attraversamento di questa energia, fu come se potessi passargli dentro assaporandone tutte le sensazioni intrinseche fino a viverle e comprenderle, mi sentii come aprire una memoria che si era persa dal momento della mia nascita e dall’entrata della mia energia vitale dentro il mio corpo.


Continuai questo “viaggio” fin dentro gli universi, dal macrocosmo fino al microcosmo nei meandri infinitesimali della materia. Io ho parlato di viaggio, in realtà non saprei se sia stato un flash, un millisecondo, un riappropriarsi della memoria perduta od altro, ma la concezione del tempo non era certamente uguale a quella che percepiamo noi qui con la materia. Pensate ad un malato in coma che improvvisamente si sveglia dopo anni da un incidente e ricorda tutta la vita precedente ad esso. Bene, per me fu così. Capì o ricordai la realtà, il perché della nascita in un corpo, da dove provenivo e dove sarei andato dopo la mia morte corporea. Nulla aveva più segreti, ma sapeste quant’è difficile spiegare in termini di dimensioni tridimensionali e di materia (mondo in cui tutti viviamo) che ci porta a pensare ed a vedere in questi termini solamente altre dimensioni completamente diverse dalla nostra, se non adimensionali in quanto prive di materia.


Volendo provare a fare questo sforzo, è quindi obbligatorio fare esempi che portino a pensare alle tre dimensioni (più il tempo) che noi viviamo e percepiamo. Quella fonte di energia che chiamiamo Dio era costituita da luce e vibrazione, luce bianca di un’intensità e qualità non riscontrabile nel nostro mondo. Nella sua parte più esterna vibrava in maniera quasi impercettibile, ma era palpabilissimo il senso di quiete, benessere e felicità che l’essere in esso estrinsecava. Ora questo sopra descritto, non essendo composto di materia, diciamo, per nostra comodità, per meglio poter capire a livello tridimensionale, che è come un globo collegato alla dimensione della materia con gli universi esistenti tramite questi tunnel che interagiscono tra le due diverse dimensioni, prendendo energia che dai corpi di tutte le più disparate specie viventi viene espulsa alla loro morte per rispedirle nel globo energetico. Quest’ultima una volta raggiunto il “globo energetico” viene a trovarsi nella sua parte di esterna dove si ha un senso di quiete e benessere dovuto ad una vibrazione a bassa intensità che lo caratterizza, per andare progressivamente sempre più al suo interno grazie alla continua quantità di energia che arriva incessantemente nella parte esterna da altre energie di corpi-materia che hanno concluso il loro ciclo spingendo all’interno quella che vi era prima giunta.


Il Giornale Online

Con l’avanzamento all’interno del globo, si va incontro ad un progressivo e costante aumento della frequenza di vibrazione che provoca in maniera direttamente proporzionale l’aumento della percezione del piacere, fino a che si raggiunge il nucleo centrale della struttura energetica, dove le vibrazioni arrivano alla massima frequenza facendo fondere per poi riamalgamare una quantità “X” delle singole unità energetiche (come tante piccole palline di mercurio che si trovano improvvisamente a contatto tra loro diventando un tutt’uno con le altre) che implodono per poi esplodere violentemente (ed è qui che si prova il massimo dell’orgasmo del piacere), attraversando il globo in tutte le sue direzioni per poi riuscire da esso in singole unità energetiche che entrano nei feti delle varie specie viventi di tutti gli “universi circostanti”. Nel contempo l’altra energia che costituisce il globo, prova e trae anch’essa piacere nell’essere e nel sentirsi attraversata dalle violente esplosioni che avvengono nel nucleo. Per farvi meglio capire si può trovare una similitudine con le stelle che, attraverso le esplosioni che avvengono nel loro nucleo, espellono tramite lunghe lingue di fuoco parte della loro materia distribuendola poi nello spazio circostante.


Per quanto riguarda gli universi, con il trascorrere del tempo la quantità di materia che li formano, risucchiata dai buchi neri, diminuisce ogni qualvolta si scontrano tra loro galassie che ospitano al loro centro degli enormi buchi neri massivi, quieti ed inermi fino all’impatto delle galassie. Difatti quando queste entrano in collisione i buchi neri che sono al loro interno si fondono in uno unico più grande che si riattiva assorbendo moltissima materia delle due galassie per poi ridiventare inerme sino alla prossima collisone. Questa continua diminuzione di materia porta inevitabilmente alla diminuzione dei pianeti che ospitano la vita e contestualmente alla diminuzione di energia che dal globo energetico va in quell’universo. Oltre alla progressiva diminuzione della materia, che porta ad una diminuzione della forza di gravità, dopo qualche miliardo di anni dall’esplosione del Big Bang si assiste ad un’enorme accelerazione espansionale dell’universo che aumenta col tempo costantemente in maniera esponenziale, grazie all’ energia oscura che prende il sopravvento sulla forza di gravità esercitata dalla materia ordinaria ed oscura.


Alla fine l’universo (piatto con varie increspature nei suoi bordi esterni) sarà così dilatato che l’ energia oscura subirà un indebolimento e la forza gravitazionale degli ammassi galattici sarà ininfluente verso gli altri per l’enorme distanza. A quel punto la forza di gravità supererà quella dell’ energia oscura e le galassie si scontreranno tra loro formando buchi neri sempre più grandi e risucchieranno la materia e loro stessi fino alla fine dell’universo che si spegnerà gradatamente, affievolendosi fino a spegnere del tutto la sua luce come un fuoco d’artificio. Esaurita la materia, si assisterà alla contrazione di tutta l’ energia oscura dell’universo in un unico punto (come quando si spegne un vecchio televisore) per poi migrare in un altro spazio innescando un nuovo Big Bang e dando vita alla nascita di un nuovo universo. Ma, tornando alla singola unità energetica, se noi pensiamo alla mitosi cellulare dal suo inizio, e cioè quando ovulo e spermatozoo si incontrano per formare una cellula che poi inizia a moltiplicarsi per mitosi (attraverso la sua divisione) e poi differenziarsi fino al formarsi dell’embrione, questa resterebbe sempre materia inerte se ad un certo punto non entrasse in essa l’energia che la fa animare. Tutto il vissuto di questa mia esperienza è stato come l’assistere alla pellicola di un film di due ore in un secondo, riuscendo però a percepire il film per intero.


Un flash che ha riaperto la mia memoria (o almeno una parte di essa) così che la descrizione di eventi che durano miliardi di anni, si è contratta in un singolo evento temporale.


Se voi vi trovaste in un punto distante dagli universi esistenti e contraeste il tempo da miliardi di anni in pochi secondi, assistereste ad uno spettacolo pirotecnico come quello dei fuochi d’artificio, un’esplosione nello spazio che genera luce per poi diminuire d’intensità disperdendosi nello spazio fino a scomparire, seguita da altre esplosione per la nascita di altri universi. La materia dell’universo viene risucchiata, come abbiamo precedentemente detto, dai buchi neri. Essi si formano già nei primi istanti del Big Bang, ma di grandezza infinitesimale. Con il passare del tempo abbiamo detto che aumentano in numero e grandezza, ma che fine fa la materia che essi risucchiano? Dal mio “osservatorio fuori dal tunnel” ho visto che essi, nella loro parte finale erano bianchi ed espellevano la materia risucchiata trasformandola in energia (un’energia ovviamente diversa da quella che anima i corpi-materia).


Quest’energia, da vari buchi neri di vari universi, viene concentrata in un punto X di un nuovo spazio fino a che essa arriva ad un punto critico di quantità e densità che la fa vibrare sempre più velocemente fino a che implode per poi in seguito esplodere per formare un nuovo Biga Bang e quindi un nuovo universo. Come vedete c’è una similitudine tra l’esplosione del globo energetico nel suo nucleo e la formazione di universi, lo scorrere accelerato del tempo di farebbe assistere continuamente al formarsi e morire di universi. Il mio ricordo dentro il microcosmo è invece confuso, comunque non riuscirei mai a descrivere, scrivendole, le diverse dimensioni che si formano nell’infinitesimamente piccolo. È come essere dentro una busta di carta accartocciata e/o arrotolata in più punti, dove la parte più piccola della materia, o stringhe si può descrivere come un coriandolo di carnevale, che si chiama stella filante, arrotolata su se stessa e che srotolandosi si allunga a dismisura aumentando la sua vibrazione in maniera proporzionale al suo allungamento.


Dopo aver riaperto la mia memoria, mi sono sentito tirare violentemente dentro il tunnel e ricordo che volevo andare verso la luce, ma sentii una voce che mi disse: “sei troppo giovane per morire adesso”, e come per darmi conforto vidi l’immagine del dolore di mio padre e mia madre nel trovarmi morto nel letto. Mi sentii tirare giù nel tunnel ed in un attimo mi ritrovai dentro il corpo, gettai l’aria fuori dai polmoni, feci un nuovo respiro e sentii il mio cuore che riprese a battere. Ero sconcertato, non sapevo se essere felice per ciò che avevo visto, provato e vissuto, o infelice per essere rientrato nel corpo senza aver raggiunto la luce. Eppure avevo avuto una risposta a tutti i quesiti che da sempre assillano l’uomo: chi sono; da dove vengo; dove andrò dopo la morte; se mi sto illudendo che sopravvivrò ad essa o se con la morte del corpo cessa tutto definitivamente. No, non mi bastava aver dato una risposta a tutto questo per sentirmi compiaciuto di quest’esperienza. Ora la sensazione predominante era quella di sentirmi ingabbiato nel mio corpo, nello spazio e nel tempo, sia pure per un periodo transitorio che visto da lassù era mera illusione, un attimo insignificante, ma che vissuto in questa realtà, o dimensione, viene percepito in maniera profondamente diversa.


Pensare che a quell’età mi sentivo giovane e indistruttibile, e quando vedevo le persone anziane non riuscivo a concepire che anche per me il tempo sarebbe trascorso e che quel destino, la morte era inevitabile ed inesorabile. Ma ora, ora non aspettavo altro che il suo trascorrere per poter portare a termine il ciclo dentro il mio corpo che mi avrebbe restituito alla vita vera. Le cose per me si erano invertite, come se nella vita corporea ci fosse la morte o la limitazione al benessere dell’energia che mi ci fa vivere dentro e solo nella morte corporea essa comincia a vivere veramente ed a beneficiare del vero piacere. Tutto questo mi stava inevitabilmente portando ad un’evoluzione o, meglio ancora, diversificazione del modo di vivere e pensare degli altri. Ricordo che dopo pochi anni che avevo vissuto quell’esperienza morirono a distanza di poco tempo, l’uno dall’altro, due miei cugini, e quando mi diedero la notizia della loro morte rimasi impassibile, anzi, ero invidioso che loro avessero compiuto questo ciclo prima di me e li reputavo fortunati perché io non sapevo ed ancora non so quanto tempo ancora dovrò stare dentro questa gabbia corporale.


Eppure ci devo convivere, fare buon viso a cattiva sorte, mediare la mia esistenza in terra con gli altri e con il loro diverso approccio alla vita; dispiacermi verso i miei parenti per la morte dei loro cari, andare ad un funerale ed entrare in chiesa a pregare sapendo che tutto ciò è un’emerita idiozia. Questo processo mediatico andò avanti nel tempo, così mi sposai, ma ricordo che non volevo figli perché non concepivo di ingabbiare altra energia dentro dei corpi. Col tempo cedetti alla mediazione con mia moglie, riflettendo soprattutto sul fatto che la costruzione e progettazione di tutto ciò che esiste così era perché così da noi voluta. Non mi passò mai per la testa di raccontare ad altri questa esperienza per la paura di non essere creduto o di essere preso per pazzo. D’altronde trent’anni or sono ancora non si parlava di Big Bang, figuratevi poi di altri universi!

Come potevo esprimere e concettualizzare ciò che avevo visto dal momento che non si sapeva neanche se l’universo fosse finito o infinito? Però ricordo che iniziai subito a parlare della religione: lì i miei concetti si elaborarono molto più velocemente. Oggi forse con le scoperte dei buchi neri e delle ipotesi dell’esistenza del multiverso è maturato il tempo affinché chi si accinge a leggere questo racconto esperienziale possa avere una maggiore elasticità ed apertura mentale. L’altro motivo per cui mi sono deciso a raccontare la mia esperienza è che avevo aggirato l’ostacolo principale: non era più importante credere o no in ciò che avevo vissuto, ma ciò che contava erano le nuove concezioni, elaborazioni ed aperture mentali, che si apriranno coinvolgendovi in forti conflittualità con voi stessi e con gli altri e che inevitabilmente scaturiranno in seguito alla lettura delle argomentazione scientifiche della meccanica quantistica a supporto e conferma di quest’esperienza. Passiamo infatti a parlare della nostra realtà illusoria: l’universo o multiverso olografico e la natura della “materia”, o meglio l’ondaparticella generata dalla rotazione delle stringhe.