11 gennaio 2013

Francesca ne ha per tutti! Viva la sovranità monetaria!

Ascoltate questa signora di Vittorio Veneto. Finito il suo stupendo intervento, Santoro glissa facendo partire un filmato. Al rientro in studio, Berlusconi, con un gesto cavalleresco (ihihi), insiste per rispondere alla signora Francesca, la quale a sua volta metterà altri puntini sulle i. Uno sputtanamento generale degno di nota. Brava Francesca, sei grande!


03 gennaio 2013

Ma dei vecchi che crepano niente, neh?

Vi metto qui un post satirico che penso possa essere utile per trarre degli spunti di riflessione (non sul fatto in sè descritto nell’articolo, ovviamente). E’ preso da UmoreMaligno.it che, per chi non lo conoscesse, è una versione più cinica e “bastarda dentro” dell’ormai famosissimo Spinoza.it.

(tratto da UmoreMaligno.it)

Basta!

 
“Boia chi molla!”

In Italia ogni giorno muoiono 1500 persone e il 79,1% di queste sono anziani.
Sono 4512, dall’inizio di questo 2013, le persone morte perché sono vecchie.
In particolare, dopo gli 80 anni a morire è soltanto il 23,4% di uomini mentre il restante 76,6% è composto da donne.
I numeri si fanno giorno dopo giorno più preoccupanti, si tratta di una vera e propria emergenza sociale.

L’ultima vittima si chiama Rita, 103 anni, venuta a mancare nel suo letto.
“Era in corso un’epidemia di tifo, i malati morivano a decine. Facevo di tutto: il medico, l’infermiera, il venditore porta a porta. Giorno e notte. È stato molto duro e ho avuto fortuna a non ammalarmi”, sin quando la morte non è tornata indietro servendole un piatto più freddo di una zuppa inglese preparata da vostra suocera, ma meno vendicativo.

Come Rita molte altre hanno percorso questa strada: i nomi, l’età, le città cambiano, le storie invece si ripetono.
La cronaca le riduce a trafiletti marginali e il linguaggio le uccide due volte cancellando, con le parole, questa assurdità.
Perché? Perché non dare un nome al movente che accomuna tutte queste morti di anziane donne?

Basta con la morte delle vecchie!

Basta con questo sterminio di donne al di sopra degli 80 anni!

Basta!

Eddai, basta!

Dobbiamo avere il coraggio di chiamare le cose con il loro nome: queste morti non sono semplici morti, sono FEMMINOGERONTOCIDI. È tempo che i media cambino il segno dei racconti e restituiscano tutti interi i volti, le parole e le storie di queste vecchie.
Dite che manipoliamo le statistiche dato che la speranza di vita degli uomini è proprio di 80 anni? Le vostre sono parole, noi abbiamo i numeri.
Credete che sia per colpa di quelle anziane se non vedrete mai la vostra pensione? Forse è così ma, nel frattempo, cominciate a restituire anni e anni di mancette natalizie e sughi del lunedì.
Cosa cambierà dopo che i giornalisti inizieranno ad utilizzare la parola FEMMINOGERONTOCIDIO? Non lo sappiamo di preciso, ma per quando qualcuno solleverà il problema avremo già venduto un sacco di libri diventando eroi della popolazione civile.
Oggi la piazza, domani la poltrona.