26 febbraio 2013

Se il M5S riesce a fare questo, siamo a posto

Il 25% dei voti ad un partito, formalmente inteso, che fino a a poco più di 3 anni fa neanche esisteva è qualcosa di straordinario. Da zero a primo partito in Italia in un amen.

Un qualcosa di straordinario è rappresentato anche da quei 7 milioni circa di italioti che, nonostante tutto, hanno ri-votato per l’ennesima volta il pagliaccetto di Arcore. Eh sì, perchè evidentemente non importa che sia un massone piduista, mafioso, corruttore, puttaniere, pluri-indagato, traghettatore ufficiale di questo Paese per 15 anni negli ultimi 20 con risultati a dir poco scarsi. In Abruzzo ha preso tutti per il culo col terremoto e l’hanno ri-votato; nel Lazio l’hanno ri-votato.

In Lombardia poi… Oddio… Io sono lombardo, abito in provincia di Milano, e vedere che nella mia regione circa il 12-13% ha votato Lega Nord… Con tutto quello che è saltato fuori, poi! Belsito, diamanti, la badante di Bossi, favori, soldi pubblici… Niente, li ri-votano. PDL e PD, con l’intero Consiglio Regionale indagato, da Formigoni in giù, TUTTI i consiglieri regionali, TUTTI… Niente, li ri-votano. Di Bersani non ne parlo neanche perchè non me la prendo con i minorati, senza offesa per i minorati…

E’ evidente che c’è un problema di mentalità, perchè razionalmente non si può pensare di dare di nuovo il proprio consenso alle stesse facce che da 20 anni, quando va bene, stanno mandando a puttane un intero Paese, alternandosi perchè nulla cambi. Non si può, non è razionale.

Fortunatamente il M5S ha preso una paccata di voti impressionante, quelli che per i media sono solo “voti di protesta”, ma che nella realtà sono anche, e forse soprattutto, voti a una mentalità diversa, più diretta e pulita, di fare politica e di vivere nel quotidiano. Perchè è di questo che si parla: di una mentalità, non di un partito e nemmeno di un movimento. Per questo tutte le storie su Casaleggio/JP Morgan/Sassoon eccetera le considero fino a un certo punto: non nego che ci siano contatti più o meno diretti con alte sfere dei mondialisti deviati, ma non è questo il nodo più importante. Sopra il M5S io non vedo i soliti stronzi, ma un’idea di onestà, composta da tante persone desiderose di applicarla nella realtà di tutti i giorni. Come ho già detto, è il momento giusto per il Movimento di staccarsi da eventuali cupole occulte e mantenere questi pensieri di buon senso inalterati, tenendo una certa coerenza sia all’interno che all’esterno, evitando deviazioni nefaste. Facile a dirsi, lo so, ma è così.

Annusando la mal parata, oggi la Borsa sta crollando e il cazzo di spread sta volando. Sono balle, sono solo balle, stronzate, bugie, cazzate. E l’indecisione, e l’instabilità, e Berlusconi, e Grillo: STRONZATE! Dov’era la Borsa nel 2006, quando la situazione era, se possibile, ancora più indecisa di oggi? Dov’era lo spread quando Berlusconi ha rivinto nel 2008? Eh? “I mercati”, come si dice manco fossero un’entità completamente avulsa dall’attività umana, si sono accorti solo un paio d’anni fa che avevamo un presidente del Consiglio improponibile, un comico inadatto perfino per il Bagaglino? Eh? Dove cazzo erano “la fiducia”, “l’immagine del Paese”, “l’incertezza” prima? E poi, chi cazzo sono i mercati per decidere chi mettere al governo di un Paese?

Qui c’è bisogno di ripensare il sistema. C’è bisogno di gente che dica “basta, questo Paese è nostro, non vostro, dei mercati o di chi altro”. Il primo a dire ciò dovrebbe essere il Presidente della Repubblica per dare il buon esempio, ma purtroppo ne abbiamo uno estremamente colluso con l’èlite, così come sarà il prossimo.

Ecco perchè il M5S, alla luce del grandissimo successo ottenuto, deve andare oltre e deve fare due cose, secondo me. Che poi dovremmo contribuire tutti noi se crediamo veramente all’idea di base del Movimento che, ripeto, è un’idea e in quanto tale è impersonale.

1) controllare l’informazione, una sorta di “fascismo al contrario”: non è il potere dall’alto ad imporre una sola voce, una sola visione, un solo vocabolario, ma è un potere dal basso che pretende più voci, più visioni, più vocabolari ed opera affinchè ciò accada. La forza del Movimento sta in Internet: è lì che è nato e si è sviluppato. Ora che i simpatizzanti sono cresciuti parecchio in numero, anche la consultazione di siti vicini al Movimento (in primis il blog di Beppe Grillo) è aumentata e aumenterà. L’impegno deve rivolgersi alla divulgazione di bugie, malefatte e distorsioni dei fatti operate dai media nazionali e, come diretta conseguenza, al bombardamento in massa tramite mail, lettere eccetera nei soggetti interessati (redazioni di giornali, tv, altro) fino al loro sfinimento. L’immagine attuale di fonte suprema della verità deve essere smascherata per quella che è: una balla.

2) superare i confini politici e dilagare in ogni dove nella società cosiddetta civile. Ripeto, il Movimento è un’idea e dunque non riguarda solo la politica, ma ogni ambito della vita quotidiana, a partire dal non considerare più i furbi, i ladri, i bugiardi come dei grandi, come modelli da imitare. C’è bisogno di persone che si relazionino con gli altri non col disinteresse totale perchè “a me interessa solo lo stipendio a fine mese” (mi vengono in mente molti medici di base, molti impiegati agli sportelli, ad esempio, totalmente disinteressati a tutto tranne che ai soldi); c’è bisogno di persone che non tentino in tutti i modi di fotterti più di quanto tu fotti loro; c’è bisogno di persone che si rendano conto delle responsabilità che hanno (pensate se questo tipo di persone/questa mentalità entrasse nelle redazioni dei giornali). La cosa imbarazzante è che idee del genere sembrino utopiche, impossibili, irrealizzabili, quando dovrebbero invece essere normali. Giusto per dire come il condizionamento, tramite i media, di un sistema politico-finanziario, basato su ideali di corruzione ed egoismo, abbia profondamente influenzato la nostra concezione di noi stessi in primis, degli altri e di come rapportarci reciprocamente nella vita di tutti i giorni.

Se il Movimento… pardon: se tutti noi ci impegniamo con piccoli gesti quotidiani (non serve una rivoluzione totale immediata) a fare questo, siamo a posto.

22 febbraio 2013

I punti che mi piacciono del Movimento 5 Stelle

Sono tanti, ma tre sopra tutti gli altri:

- reddito di cittadinanza
- referendum propositivo senza quorum
- referendum sull’Euro

E ancora di più il secondo rispetto gli altri due, perchè finalmente metterebbe davvero i cittadini in prima fila nell’amministrazione dello Stato. Il cosiddetto “popolo sovrano”…

Ora, lo sapete meglio voi di me: non sono i politici a prendere le decisioni. Mettono solo in pratica ciò che i signori dietro le quinte vogliono. Ma se improvvisamente gli esecutori non volessero più eseguire? E’ vero che il potere vero è in alto nella piramide, ma per reggersi ha un disperato e costante bisogno dei piani inferiori, delle fondamenta. E se i politici dicessero “no”? L’ideale sarebbe che lo facessimo tutti noi, ma evidentemente i tempi non sono ancora maturi.

Credo che in tutti questi anni noi stessi ci siamo auto-convinti che non sia possibile modificare le cose e ci siamo concentrati troppo sui piani alti, scervellandoci alla spasmodica ricerca di un modo, di una via per colpire il potere nel cuore, dimenticandoci che l’assalto potrebbe tranquillamente partire da chi poi le decisioni le mette nero su bianco perchè tutti ne siano soggetti: i politici. Sì, loro: le marionette. La politica non è marionetta del potere: i politici attuali sono marionette del potere. Nelle stanze dei bottoni si può scegliere quello che si vuole, ma se nessuno ascolta…

L’indubbio merito di Grillo e soprattutto del Movimento è quello di ridare una visione più normale della politica, più semplice, pulita, vera e al contempo materializzare come mai prima d’ora la possibilità di riuscita di questa visione. Grillo parla di “un sogno che sta diventando realtà”: non sbaglia di molto. Se poi si dimostrerà in qualche modo nei fatti comunque legato ad interessi anti-democratici non troppo dissimili da quelli degli spala-merda attuali, la cosa giusta da fare è di rendere il Movimento indipendente da lui e Casaleggio. Già ora sta iniziando a “camminucchiare” con le proprie gambe, con le idee delle persone che lo compongono, e Grillo sta facendo soltanto da megafono per una visione già molto diffusa e in costante progresso. Se il Movimento riuscirà a mantenere una linea coerente e a “sopravvivere” lontano dai “padri fondatori” auto-gestendosi, allora sarà davvero una goduria.

P.S.: se volete seguire la diretta streaming da Piazza San Giovanni dalle 18, andate qui. E se non avete sentito l’intervento di Dario Fo a Milano, eccolo. Quel vecchio volpone… Mi ha fatto quasi commuovere, mannaggia a lui…

P.P.S.: non riesco a trovare un, un solo motivo razionale, UNO! per tornare di nuovo a votare sempre… le stesse… identiche sanguisughe. Se volete dare il vostro consenso per farvi inculare di nuovo, piuttosto state a casa e usate un bel dildo. Grazie. Pace.

20 febbraio 2013

Il fermento della controinformazione su Beppe Grillo

Oggi perfino il muro della mia camera mi ha ricordato che domenica e lunedì ci sono le elezioni. Grazie, mu! Come farei senza di te? Ormai sono mesi che queste pile di sterco dall’aspetto umanoide imbrattano di marrone puzzolente ogni orifizio mediatico, senza il minimo pudore, sparando una costante quantità indefinibile di amenità senza fine, tipo il pi greco in matematica. Di questi e della loro totale corruzione fisica e mentale sappiamo tutto (ma a quanto pare non ci basta mai).

E poi c’è lui, il riccioluto brizzolato proveniente da quel boomerang chiamato Liguria: il Beppone nazionale, assurto a ruolo di razionalizzatore del dissenso e della rabbia popolare sin dal 2005. Se nei siti di controinformazione è scontata la netta presa di posizione verso la classe politica degli ultimi 20 anni, molta più incertezza si nota nei confronti del Movimento 5 Stelle, e basta una rapida occhiata a qualcuno di questi siti per rendersene conto. Qualcuno dall’estero lo ha già votato, qualcun altro lo apprezza e lo sostiene, altri ancora sottolineano qualche legame oscuro gesuitico-massonico, tra Casaleggio e Sassoon e Goldman Sachs,  e potrei continuare per parecchio, di esempi ce ne sono a centinaia come minimo e basta una ricerchina per aprire il vaso di Pandora.

Io stesso su questo blog ho trattato ogni tanto l’argomento, anche se mi sono accorto che è da parecchio che non ci torno sopra: iniziai parlandone con entusiasmo, nell’ormai lontano 2007 (‘ca troia, 6 anni fa!!) per poi passare piano piano a un più tiepido pragmatismo, leggendo di qua e di là di collegamenti non proprio solari tra Grillo-Casaleggio e oscuri figuri, non trovandomi d’accordo su qualche sua uscita o pensiero, non condividendo qualche sua decisione. Ma ho sempre provato una sana simpatia per l’idea generale del movimento: un gruppo sempre più numeroso di cittadini, anzi, di persone comuni che si riscoprono persone e finalmente mettono giù un piano organizzato per riconquistare un Paese che ci è stato lentamente levato dalle mani, portando una mentalità diversa, una visione nuova in campo produttivo, ambientale, urbanistico, sociale ed economico (e qui ci sarà da vedere…).

Se poi ci sarà effettivamente un cambiamento in positivo piuttosto profondo, non lo so. Di sicuro Grillo è un’entità nuova che la controinformazione non riesce ad identificare nettamente e questo è un risultato certamente difficile da raggiungere, dato che è molto facile inciampare nelle infinite maglie dei “cagnacci” internettiani, senza remore quando si tratta di analizzare le personalità della geo-politica italiana e internazionale, e finire poi etichettato nel gruppo dei “cattivi”. Con Grillo ciò non succede mai del tutto e il motivo principale, secondo me, è che Grillo è fortemente osteggiato dai media principali e dai politici tutti, e questo richiama lo schema mentale del “se lo criticano così alacremente è perchè ne hanno paura: ergo è uno dei ‘giusti’ o comunque è molto più ‘giusto’ di loro”. Inoltre, il fenomeno Grillo e M5S ha ormai raggiunto proporzioni enormi, forse impensabili fino a pochissimi anni fa. Unendo codesti fattori, otteniamo come risultato un certo imbarazzo nel controinformatore diviso tra la diffidenza, generata da alcune evidenze obiettive indicanti sinistre connessioni del M5S con “l’alto”, e la visione della possibilità di un cambiamento rispetto al sistema attuale che, anche se non sarà radicale, di sicuro porterà una necessaria ventata di novità in positivo.

O no? Forse è solo un modo nuovo per il Potere di riportare il dissenso sotto il suo controllo, ingabbiando i dissidenti in una sua nuova struttura apparentemente distruttiva per lo status quo, ma in realtà innocua verso le questioni principali. Però è un gran bel cambiamento: di sicuro peggio di così non può andare, diamogli una possibilità. Poi, col tempo, potremo sfruttare quest’occasione per affrontare sempre più e meglio le tematiche più scottanti, allargando ancora la visuale e spostando l’orizzonte più e più avanti. Ma potrebbe essere un triplogiochismo del Potere: porre Grillo come antisistema, fargli prendere un fottio di voti e poi manovrargli contro per destabilizzare il Paese. C’è da dire che gli danno tutti contro, l’intero sistema gli è avverso. Ma dai! Ma se continuano a parlarne, a fargli pubblicità, a dargli visibilità! Prima non lo cagava nessuno, poi di colpo, un anno e qualcosa fa hanno iniziato a metterlo nei tg e sui giornali e da lì è diventato una presenza costante. E’ ovvio che poi lo votano in tanti! Vero, ma è così perchè il Movimento era ormai diventato troppo grande per continuare ad ignorarlo.

Capite? E’ un bel rebus intellettuale, e io ci sono bello che dentro. In passato ho più volte sottolineato l’inutilità delle elezioni, quando la vittoria di uno o dell’altro candidato non fa alcuna differenza, visto che le mani nei loro culi sono della stessa persona. Ma ora? Grillo… scusate, non Grillo: il Movimento 5 Stelle è davvero un’alternativa? Potrebbe, se poi in futuro riuscisse a staccarsi da Casaleggio e soci e diventasse pienamente un movimento “anarchico”, senza un leader o un gruppo dirigente, il quale inevitabilmente finirebbe per invischiarsi nel pantano. Ancora non so se mi recherò al seggio, anche se le probabilità aumentano di giorno in giorno, ma in caso affermativo non avrò dubbi: voterò Berlusconi*.


*ahahahahahaha! Ovviamente scherzo: non tradirei mai Bersani**.

**Mmm, forse con Monti.

P.S.: l’ho già messo in un tweet sul mio Twitter (non proprio mio mio, quello del blog) ma lo aggiungo anche qui. E’ il video dell’intervista di Grillo alla tv pubblica svedese. Buona visione e viva Giannino!

08 febbraio 2013

Altro che elezioni… Questi non cambiano mai, sadici bastardi

Ecco alla vostra cortese attenzione, signore e signori della giuria, un bell’articolo concreto sull’èlite mondiale e mondialista. In fondo, una mia piccola riflessione.

Buona lettura!


(tratto da ILupiDiEinstein)

Chi governa il mondo? La prova consistente che un gruppo ristretto di ricchi elitari tira le fila

di Michael Snyder
The Economic Collapse

novus-ordo

Esiste un gruppo oscuro di elitisti oscenamente ricchi che controllano il mondo? Uomini e donne con enormi somme di denaro governano davvero il mondo da dietro le quinte? La risposta potrebbe sorprendervi. La maggior parte di noi tende a pensare al denaro come ad un modo conveniente per effettuare transazioni, ma la verità è che esso rappresenta anche il potere e il controllo. E oggi viviamo in un sistema neo-feudale in cui i super ricchi tirano tutte le corde.

Quando parlo degli ultra-ricchi, non parlo di persone che hanno qualche milione di dollari. Come si vedrà più avanti in questo articolo, gli ultra-ricchi hanno abbastanza soldi, depositati in banche offshore, da acquistare tutti i beni e i servizi prodotti negli Stati Uniti nel corso di un intero anno ed essere ancora in grado di pagare tutto il debito nazionale degli Stati Uniti. E' una somma di denaro così grande da essere quasi inconcepibile.

In base a tale sistema neo-feudale, tutto il resto di noi siamo schiavi del debito, compresi i nostri governi. Basta guardarsi intorno - tutti stanno annegando nel debito, e tutto quel debito sta rendendo gli ultra-ricchi ancora più ricchi. Ma gli ultra-ricchi non stanno semplicemente seduti su tutta quella ricchezza. Ne usano una parte per dominare gli affari delle nazioni. Gli ultra-ricchi possiedono praticamente ogni grande banca e ogni grande società del pianeta. Usano una vasta rete di società segrete, think tank e organizzazioni di beneficenza per promuovere le loro agende e per mantenere in riga i loro membri.

Controllano il modo in cui vediamo il mondo attraverso i loro diritti di proprietà sui media e il loro dominio sul nostro sistema di istruzione. Finanziano le campagne della maggior parte dei nostri politici ed esercitano un'enorme influenza su organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite, il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e il WTO. Se fate un passo indietro e date un'occhiata al quadro generale, non c'è dubbio su chi gestisce il mondo. E' solo che la maggior parte delle persone non vuole ammettere la verità.

Gli ultra-ricchi non vanno a depositare i loro soldi in una banca locale come voi e me. Al contrario, tendono a riporre le loro attività in luoghi in cui non saranno tassati, come le Isole Cayman. Secondo un rapporto che è stato rilasciato la scorsa estate, l'élite globale ha più di 32 trilioni di dollari nascosti in banche offshore in tutto il mondo.

Il PIL degli Stati Uniti nel 2011 era di circa 15.000 miliardi di dollari, e il debito nazionale degli Stati Uniti è arrivato a circa 16.000 miliardi di dollari, così che se anche li sommaste, insieme non raggiungerebbero 32.000 miliardi di dollari.

E, naturalmente, non stiamo considerando neanche i soldi  nascosti in altri luoghi che lo studio non ha calcolato, e neanche tutta la ricchezza che l'élite globale ha in beni solidi come quelli immobiliari, metalli preziosi, opere d'arte, yacht, etc

L'élite globale ha davvero accumulato una quantità incredibile di ricchezza in questi tempi difficili. Si legge in un articolo dell'Huffington Post ...

Alcuni individui ricchi e le loro famiglie hanno più di 32.000 miliardi di dollari di risorse finanziarie nascoste in paradisi fiscali off-shore, che rappresentano più di 280 miliardi di di dollari di perdita nelle entrate fiscali, secondo la ricerca pubblicata Domenica.

Lo studio stima l'entità della ricchezza finanziaria privata globale detenuta in conti off-shore - escluse le attività non finanziarie, come quella immobiliare, oro, yacht e cavalli da corsa – e ritiene che sia compresa tra i 21 e i 32 miliardi di dollari.

La ricerca è stata condotta in seguito alla pressione del gruppo Tax Justice Network, che si batte contro i paradisi fiscali, da James Henry, ex economista capo del gruppo di consulenti McKinsey & Co.

Ha usato i dati della Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, Nazioni Unite e  banche centrali.

Ma, come ho detto in precedenza, l'élite globale non ha semplicemente un sacco di soldi. Ha anche acquistato praticamente quasi ogni grande banca e ogni grande società in tutto il pianeta.

Secondo un’eccezionale articolo del NewScientist, uno studio condotto dal Politecnico Federale di Zurigo su oltre 40.000 imprese transnazionali ha scoperto che un nucleo molto ristretto di grandi banche e gigantesche società saccheggiatrici dominano l'intero sistema economico mondiale ...

Un'analisi delle relazioni tra 43.000 imprese transnazionali ha identificato un gruppo relativamente piccolo di aziende, soprattutto banche, con un potere sproporzionato sull'economia globale.

I ricercatori hanno scoperto che questo nucleo centrale è costituito da sole 147 aziende connesse molto strettamente ...

Quando la squadra ha esaminato ulteriormente la rete di proprietà, ha trovato che in gran parte risalivano ad una "super-entità" di 147 società ancora più strettamente legate - tutta la loro proprietà è detenuta da altri membri della super-entità - che controllano il 40 per cento della ricchezza totale della rete. "In effetti, meno dell'1 per cento delle imprese sono in grado di controllare il 40 per cento di tutta la rete", dice Glattfelder. Per la maggior parte si tratta di istituzioni finanziarie. Tra le 20 principali ci sono la Barclays Bank, JPMorgan Chase & Co, e il Gruppo Goldman Sachs.

Le seguenti sono le principali 25 banche e società nel cuore di questa "super-entità". Molti dei nomi sulla lista sono conosciuti...

1. Barclays plc
2. Capital Group Companies Inc
3. FMR Corporation
4. AXA
5. State Street Corporation
6. JP Morgan Chase & Co
7. Legal & General Group plc
8. Vanguard Group Inc
9. UBS AG
10. Merrill Lynch & Co Inc
11. Wellington Management Co LLP
12. Deutsche Bank AG
13. Franklin Resources Inc
14. Credit Suisse Group
15. Walton Enterprises LLC
16. Bank of New York Mellon Corp
17. Natixis
18. Goldman Sachs Group Inc
19. T Rowe Price Group Inc
20. Legg Mason Inc
21. Morgan Stanley
22. Mitsubishi UFJ Financial Group Inc
23. Northern Trust Corporation
24. Société Générale
25. Bank of America Corporation

L'élite ultra-ricca spesso si nasconde dietro strati e strati di proprietà, ma la verità è che grazie ad un incastro di relazioni aziendali, l'élite controlla praticamente quasi tutte le società Fortune 500.

La quantità di potere e di controllo che questo conferisce loro è difficile da descrivere.

Purtroppo, questo stesso gruppo di persone gestisce le cose da moltissimo tempo. Ad esempio, il sindaco di New York John F. Hylan ha dichiarato quanto segue durante un discorso tenuto nel lontano 1922 ...

La vera minaccia alla nostra Repubblica è il governo invisibile, che come una piovra gigante allunga i suoi viscidi tentacoli sulle nostre città, stati e nazioni. Senza fare semplici generalizzazioni, lasciatemi dire che a capo di questa piovra ci sono la Rockefeller-Standard Oil e un piccolo gruppo di potenti istituzioni bancarie generalmente indicate come banchieri internazionali. La piccola cricca di potenti banchieri internazionali  praticamente dirige il governo degli Stati Uniti per i suoi scopi egoistici.

Praticamente controllano entrambe le parti, scrivono le piattaforme politiche, usano come burattini i leader di partito, utilizzano i dirigenti delle organizzazioni private, e ricorrono ad ogni strumento per mettere in nomination per le alte cariche pubbliche solo quei candidati che si assoggetteranno ai dettami delle grandi imprese corrotte.

Questi banchieri internazionali e la Rockefeller-Standard Oil possiedono la maggioranza dei giornali e riviste in questo paese. Usano le colonne di queste riviste per sottomettere o scacciare i funzionari di cariche pubbliche che si rifiutano di eseguire gli ordini delle potenti cricche corrotte che compongono il governo invisibile. Operano sotto la copertura di uno schermo creato da loro stessi [e] sequestrano i nostri dirigenti, gli organi legislativi, le scuole, i tribunali, i giornali e ogni agenzia creata per la sicurezza pubblica.

Questi banchieri internazionali hanno creato le banche centrali di tutto il mondo (tra cui la Federal Reserve ), e usano le banche centrali per intrappolare i governi del mondo in cicli di debito senza fine da cui non c'è scampo. Il debito pubblico è un modo per prendere i soldi da tutti noi "legittimamente", trasferirli al governo, e quindi trasferirli nelle tasche degli ultra-ricchi.

Oggi, Barack Obama, e quasi tutti i membri del Congresso rifiutano assolutamente di criticare la Fed, ma in passato ci sono stati alcuni membri coraggiosi del Congresso che sono stati capaci di prendere una posizione. Ad esempio, la seguente citazione proviene da un discorso che il deputato Louis T. McFadden tenne alla Camera dei Rappresentanti il 10 giugno, 1932 ...

Signor Presidente, in questo paese abbiamo una delle istituzioni più corrotte che il mondo abbia mai conosciuto. Mi riferisco al Consiglio della Federal Reserve e alle banche della Federal Reserve. Il Consiglio della Federal Reserve, una commissione governativa, ha truffato il Governo degli Stati Uniti e il popolo degli Stati Uniti di una quantità tale di soldi che basterebbe a pagare il debito nazionale. I saccheggi e le iniquità del Consiglio della Federal Reserve sono costati a questo paese abbastanza soldi da pagare il debito nazionale più volte. Questa istituzione malvagia ha impoverito e rovinato il popolo degli Stati Uniti, si è ridotta in bancarotta, e ha mandato praticamente in bancarotta il nostro Governo. Lo ha fatto attraverso i difetti della legge sotto cui opera, attraverso la cattiva amministrazione di tale legge da parte del Consiglio della Federal Reserve, e attraverso le pratiche corrotte dei danarosi avvoltoi che la controllano.

Purtroppo, la maggior parte degli americani crede ancora che la Federal Reserve sia un'"agenzia federale", ma assolutamente non è così. La seguente citazione  proviene dal sito factcheck.org ...

Gli azionisti delle 12 banche regionali della Federal Reserve sono banche private che rientrano nel Sistema della Federal Reserve. Queste includono tutte le banche nazionali (protette dal governo federale) e quelle banche statali che desiderano aderire e rispondono a determinati requisiti. Circa il 38 per cento delle oltre  8.000 banche nazionali sono membri del sistema, e quindi possiedono le banche FED.

Secondo i ricercatori che hanno esaminato la proprietà delle grandi banche di Wall Street che dominano la Fed, gli stessi nomi appaiono più e più volte: i Rockefeller, i Rothschild, i Warburg, i Lazard, gli Schiff e le famiglie reali d'Europa .

Ma i banchieri internazionali ultra-ricchi non hanno fatto questo genere di cose solo negli Stati Uniti. Il loro obiettivo era quello di creare un sistema finanziario globale dominato e controllato da loro. Basta leggere quello che il professore di storia  della Georgetown University Carroll Quigley ha scritto una volta ...

l poteri del capitalismo finanziario avevano un altro obiettivo di vasta portata, niente meno che di creare un sistema mondiale di controllo finanziario in mani private in grado di dominare il sistema politico di ogni paese e l'economia del mondo nel suo complesso. Questo sistema doveva essere controllato in un regime feudale dalle banche centrali del mondo che agiscono di concerto, tramite accordi segreti concordati in frequenti incontri e conferenze private. Il vertice del sistema doveva essere la Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea, in Svizzera, una banca privata posseduta e controllata dalle banche centrali mondiali, esse stesse corporazioni private.

Purtroppo, la maggior parte degli americani non ha mai nemmeno sentito parlare della Banca dei Regolamenti Internazionali, che è al centro del sistema finanziario globale. Di seguito una citazione da Wikipedia ...

Come organizzazione di banche centrali, la BRI si propone di rendere la politica monetaria più prevedibile e trasparente tra le sue 58 banche centrali membri. Quando la politica monetaria è determinata da ciascuna nazione sovrana, non è soggetta al controllo di banche centrali e private e potenzialmente alla speculazione che colpisce i tassi di cambio e soprattutto il destino delle economie di esportazione. La mancanza del mantenimento della politica monetaria in linea con la realtà e delle riforme monetarie nel tempo, prefissata come politica simultanea di tutte le 58 banche associate, con la partecipazione del Fondo monetario internazionale, storicamente, ha portato a perdite dell'ordine di miliardi poichè le banche cercano di mantenere una politica usando metodi di mercato aperto che hanno dimostrato di essere basati su ipotesi irrealistiche.

Gli ultra-ricchi hanno anche svolto un ruolo importante nella creazione di altre principali istituzioni internazionali come le Nazioni Unite, il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e il WTO. Infatti, il terreno per la sede delle Nazioni Unite a New York City è stato acquistato e donato da John D. Rockefeller.

I banchieri internazionali sono "internazionalisti" e sono molto orgogliosi di esserlo.

L'élite domina anche il sistema di istruzione negli Stati Uniti. Nel corso degli anni, la Fondazione Rockefeller e altre organizzazioni elitarie hanno riversato enormi quantità di denaro nelle scuole della Ivy League. Oggi, le scuole Ivy League sono considerate lo standard rispetto al quale si misurano tutte le altre università in America, e gli ultimi quattro presidenti degli Stati Uniti sono stati educati in scuole della Ivy League.

L'élite esercita un'enorme influenza anche attraverso varie società segrete (Skull and Bones, massoneria, ecc),  alcuni think tank molto potenti e centri sociali (il Council on Foreign Relations, la Commissione Trilaterale, il Gruppo Bilderberg, il Bohemian Grove, Chatham House, ecc), e attraverso una vasta rete di associazioni di beneficenza e organizzazioni non governative (la fondazione Rockefeller, la Fondazione Ford, il World Wildlife Fund, ecc.)

Ma per un attimo, voglio concentrarmi sul potere che l'élite ha sui media. In un precedente articolo, ho descritto il modo in cui solo sei giganti monolitici aziendali controllano la maggior parte di quello che guardiamo, sentiamo e leggiamo ogni giorno. Queste società gigantesche possiedono reti televisive, canali via cavo, studi cinematografici, giornali, riviste, case editrici, etichette musicali e anche molti dei nostri siti web preferiti.

Considerando il fatto che l'Americano medio guarda 153 ore di televisione al mese, l'influenza di queste sei società per azioni giganti non deve essere sottovalutata. Quelle che seguono sono solo alcune delle società mediatiche possedute da queste gigantesche multinazionali ...

Time Warner

Home Box Office (HBO)
Time Inc.
Turner Broadcasting System, Inc.
Warner Bros. Entertainment Inc.
CW Network (partial ownership)
TMZ
New Line Cinema
Time Warner Cable
Cinemax
Cartoon Network
TBS
TNT
America Online
MapQuest
Moviefone
Castle Rock
Sports Illustrated
Fortune
Marie Claire
People Magazine

Walt Disney

ABC Television Network
Disney Publishing
ESPN Inc.
Disney Channel
SOAPnet
A&E
Lifetime
Buena Vista Home Entertainment
Buena Vista Theatrical Productions
Buena Vista Records
Disney Records
Hollywood Records
Miramax Films
Touchstone Pictures
Walt Disney Pictures
Pixar Animation Studios
Buena Vista Games
Hyperion Books

Viacom

Paramount Pictures
Paramount Home Entertainment
Black Entertainment Television (BET)
Comedy Central
Country Music Television (CMT)
Logo
MTV
MTV Canada
MTV2
Nick Magazine
Nick at Nite
Nick Jr.
Nickelodeon
Noggin
Spike TV
The Movie Channel
TV Land
VH1

News Corporation

Dow Jones & Company, Inc.
Fox Television Stations
The New York Post
Fox Searchlight Pictures
Beliefnet
Fox Business Network
Fox Kids Europe
Fox News Channel
Fox Sports Net
Fox Television Network
FX
My Network TV
MySpace
News Limited News
Phoenix InfoNews Channel
Phoenix Movies Channel
Sky PerfecTV
Speed Channel
STAR TV India
STAR TV Taiwan
STAR World
Times Higher Education Supplement Magazine
Times Literary Supplement Magazine
Times of London
20th Century Fox Home Entertainment
20th Century Fox International
20th Century Fox Studios
20th Century Fox Television
BSkyB
DIRECTV
The Wall Street Journal
Fox Broadcasting Company
Fox Interactive Media
FOXTEL
HarperCollins Publishers
The National Geographic Channel
National Rugby League
News Interactive
News Outdoor
Radio Veronica
ReganBooks
Sky Italia
Sky Radio Denmark
Sky Radio Germany
Sky Radio Netherlands
STAR
Zondervan

CBS Corporation

CBS News
CBS Sports
CBS Television Network
CNET
Showtime
TV.com
CBS Radio Inc. (130 stations)
CBS Consumer Products
CBS Outdoor
CW Network (50% ownership)
Infinity Broadcasting
Simon & Schuster (Pocket Books, Scribner)
Westwood One Radio Network

NBC Universal

Bravo
CNBC
NBC News
MSNBC
NBC Sports
NBC Television Network
Oxygen
SciFi Magazine
Syfy (Sci Fi Channel)
Telemundo
USA Network
Weather Channel
Focus Features
NBC Universal Television Distribution
NBC Universal Television Studio
Paxson Communications (partial ownership)
Trio
Universal Parks & Resorts
Universal Pictures
Universal Studio Home Video

E, naturalmente, l'élite possiede anche la maggior parte dei nostri politici. Quella che segue è una citazione del giornalista Lewis Lapham ...

"La formazione della volontà del Congresso e la scelta del presidente americano sono diventate un privilegio riservato alle classi equestri del paese, alias il 20% della popolazione che detiene il 93% della ricchezza, i pochi felici che gestiscono le imprese e la banche, possiedono e gestiscono le notizie e i mezzi di intrattenimento, scrivono le leggi e governano le università, controllano le fondazioni filantropiche, gli istituti di politica, i casinò e le arene sportive."

Vi siete mai chiesti perché le cose sembrano non cambiare mai a Washington DC, non importa chi votiamo?

Beh, è ​​perché entrambe le parti sono di proprietà dell'establishment.

Sarebbe bello pensare che gli americani hanno il controllo su chi gestisce le cose negli Stati Uniti, ma non è così che funziona nel mondo reale.

Nel mondo reale, il politico che raccoglie più soldi più di 80 volte su cento vince nelle competizioni a livello nazionale.

I nostri politici non sono stupidi - saranno molto buoni con le persone che possono dare loro le enormi quantità di denaro di cui hanno bisogno per le loro campagne. E le persone che possono farlo sono gli ultra-ricchi e le società per azioni giganti che gli ultra-ricchi controllano.

Iniziate a farvi un quadro generale?

C'è un motivo per cui gli ultra-ricchi  vengono chiamati "l'establishment". Essi hanno creato un sistema che li avvantaggia molto e che permette loro di tirare le fila.

Allora, chi gestisce il mondo?

Lo fanno loro.  A dire il vero lo ammettono anche.

David Rockefeller ha scritto quanto segue nel suo libro del 2003 dal titolo "Memorie" ...

"Per più di un secolo, gli estremisti ideologici ai due estremi dello spettro politico hanno sfruttato eventi ben pubblicizzati come il mio incontro con Castro per attaccare la famiglia Rockefeller per l'influenza eccessiva che secondo loro  esercitiamo sulle istituzioni politiche ed economiche americane. Alcuni ritenendo che facciamo parte di una cabala segreta che manovra contro gli interessi degli Stati Uniti, definiscono me e la mia famiglia  come 'internazionalisti' e ci accusano di cospirare con altri nel mondo per costruire una struttura globale politica ed economica più integrata - un solo mondo, se si vuole. Se questa è l'accusa, mi dichiaro colpevole, e sono fiero di esserlo."

C'è molto altro che si potrebbe dire su tutto questo. In realtà, un'intera biblioteca di libri potrebbe essere scritta sul potere e sull'influenza dei banchieri internazionali ultra-ricchi che governano il mondo.
Ma speriamo che questo sia sufficiente almeno per iniziare una discussione.

Allora, cosa ne pensate di tutto questo? Non esitate a lasciare un commento qui sotto con  le vostre opinioni ...

Fonte: The Economic Collapse 29 Gennaio 2013
Traduzione: Anna Moffa per ilupidieinstein.blogspot.com

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Sicuramente quello che avete appena letto non vi risulterà nuovo (forse solo la Banca dei Regolamenti Internazionali… Ammetto di non averla mai sentita prima di pochi minuti fa) ma avere una fonte certa in più non può che far piacere, soprattutto vedendo masse intere di carne umana azzuffarsi per quattro cagate da periodo elettorale vecchie come il mondo. Tra parentesi, spero in un buon successo del Movimento 5 Stelle: non che siano tanti piccoli Gesù, ma solo per vedere altre facce e sentire esprimere, con un pizzico di fortuna, un po’ di buon senso in mezzo a un mare di merda. Il resto è la solita stridente solfa trita, ritrita e stra-trita.

Comunque sia, tornando all’argomento “èlite mondiale”, questo è un sistema palesemente e sadicamente irrazionale. Pensateci un attimo. Codesti signori sono presenti nell’intera “catena sociale”, dall’emissione primaria di moneta al suo stoccaggio nei loro conti: gli stessi che letteralmente creano il denaro poi fanno di tutto per accaparrarsene il più possibile, lasciando un numeroso branco di cani affamati a scannarsi per quattro briciole. Ma perchè non aggiungono soltanto degli zeri ai loro conti tramite computer? Dato che parliamo di questo, quando diciamo “denaro”: numeri su un computer, del quale peraltro hanno totale accesso (dopotutto, è loro). Potrebbero avere e fare quello che cazzo vogliono tranquillamente, senza l’obbligo di ridurre in schiavitù intere popolazioni, le quali tra l’altro non si interesserebbero nemmeno troppo dei loschi giri di questi signori. Anzi, potrebbe addirittura essere una convivenza pacifica tra una piccola cerchia di iper-ricchi e una grande massa che si accontenta ben volentieri di vivere una vita modesta, dignitosa e tranquilla usando tra l’altro le strutture, in senso lato, appartenenti agli iper-ricchi stessi.

Eppure no. E allora di cosa stiamo parlando? Tutta questa necessità di controllo, di miseria e di dolore in varie forme… perchè? Non è logico. Mi sembra più dettato da un sano sentimento di sadismo, da emozioni distorte di alcune personalità che, ad un certo punto nella storia, sono riuscite in qualche modo a porsi al di sopra degli altri e hanno poi dato costantemente in eredità questa mentalità malata ai loro successori. Ormai è una cerchia auto-referenziale, dato che è presente virtualmente in ogni punto della “catena sociale” e quindi ogni cosa che fa, la fa tra sè e sè (vedi il denaro). Perchè forzare la sottomissione degli altri? Perchè imporre la precarietà, la scarsità, la morte?

Si è capito cosa intendo? E perchè continuo a parlare tramite domande? La chiudo qui? Sì? Ok.

04 febbraio 2013

Quante stronzate fiduciosamente credibili

Allora, forse è salutare metterlo nero su bianco in maniera definitiva e semplice, diretta, dato che oggi la borsa è crollata e il cazzo di spread è risalito per via, ascoltate le motivazioni, di un fantomatica instabilità e insicurezza dovuta al presunto riavvicinamento del piccolo Silvio nazionale alle vette elettorali e del fattaccio MPS.

Quello stramaledetto nanetto con la testa dipinta di marrone sterco non è da oggi che espelle minchiate su minchiate come una macchina sparapalle a getto continuo 24/7, eppure non mi risulta che negli ultimi 15 anni (e anche di più) si sia mai parlato di “insicurezza” o di “fiducia” o di “credibilità” come criteri fondamentali di giudizio per il mondo banco-finanziario nei confronti di un Paese. O sbaglio? Di gaffe ne ha fatte a centinaia come minimo, di stronzate non ne parliamo nemmeno, eppure lo spread non è mai aumentato, nè si sentiva parlare di “insicurezza degli investitori nel sistema-paese” o altre amenità propagandistico-psicologiche di questo tipo.

Poi di colpo, così, dal nulla qualcuno inizia a non avere più fiducia nell’Italia. Improvvisamente non siamo più “credibili” e la merdina piena di botulino, massimo esponente di un malgoverno palese da eoni, non va più bene. Tollerata dal cosiddetto “mondo della finanza” per 20 anni, nonostante la molto più che evidente incapacità totale nello svolgere il suo lavoro, la merdina se ne deve andare da un giorno all’altro. “Fuori dal cazzo, nano dimmerda, è il momento di uno più fedele di te, uno nuovo e autorevole agli occhi dell’opinione pubblica”. Lo spread scende, la “credibilità”, la “fiducia” e la “sicurezza” salgono. Viva Monti!

Ma porca di quella puttana, ma non vi accorgete che non esiste nessuna “credibilità”, nessuna “fiducia”, niente?! Che sono cazzate psicologiche usate a fini di propagandare la distruzione di un Paese facendola passare per “salvezza”?! Dove cazzo era il “mondo della finanza internazionale” con la sua “fiducia” nell’Italia negli ultimi 20 anni, eh?! Dove cazzo era la “credibilità”? E la “sicurezza degli investitori”? Possibile che solo e soltanto un paio di anni fa si siano accorti che l’Italia era governata da un pagliaccio truccato male e che non fa neanche ridere?

Adesso ci sono le elezioni. State sicuri che appena appena ci sarà il benchè minimo sentore, anche ingiustificato, di un calo di consensi (consensi… obbligati, ma consensi) per Monti, lo spread inizierà a salire e la Borsa a scendere. Già è successo oggi, figuratevi… Se poi, per puro caso, dopo le elezioni quell’ameba blaterante di Bersani dovesse non allearsi col cyborg occhialuto (cosa estremamente improbabile), sarà il disastro. Benvenuti in democrazia.