08 gennaio 2015

Attacco a Charlie Hebdo – Retorico contro-articolo di retorica retoricissima

Ne ho la nausea, mi fa schifo. Da quando 2 o 3 stronzi han fatto un casino alla sede di Charlie Hebdo a Parigi sento solo un oceano di retorica grande quanto Giove, lune incluse. “E’ un attacco alla libertà di informazione e di pensiero”, “E’ un attacco ai valori dell’Occidente”, “E’ un attacco alla vita e alla libertà”, e la libera informazione e la vita e il vivere civile e la satira. Sono dei barbari, delle bestie violente, dei boia, estremisti, fanatici, terroristi, uomini neri, retrogradi, mostri. Sempre. Le solite. Parole. Sempre.

Partono manifestazioni d’affetto e di “ribellione alla violenza” sui social network, con le solite puttanate della serie “siamo tutti [inserire nome]”; gente a frotte che si raduna in piazza per dimostrare che i cattivoni non ci fanno paura, che noi siamo migliori e gli stronzi sono solo ed esclusivamente loro.

Io ne ho la nausea. Quando il cosiddetto “Occidente” si macchia del sangue di migliaia e migliaia di innocenti, mettiamoci pure i bambini (“I bambini non si toccano! Qualcuno pensi ai bambini!”), giusto un paio di servizi al tiggì delle 20, qualche articolo di pacato sdegno sul Corriere della Repubblica in Stampa a firma del direttore (o di Gramellini, che di moralismo spiccio se ne intende) e finita lì. Questa è la “libertà di informazione”, signore e signori: persone di serie A e persone di serie D.

Poi guardi il TG2. E’ un’estasi di retorica, infarcito a nastro di mille frasi simili a quelle di cui sopra: libertà di qua, libertà di là, i valori di ‘stocazzo contro la violenza dei miei coglioni. Servizio sui nuovi “eroi della libertà di informazione e della satira”. Charlie Hebdo era già stato più volte accusato dai musulmani blablablabla. Ma, al minuto 4.20 circa, cito testualmente:

“C’è la satira che graffia e quella che lacera. Al settimanale Charlie Hebdo si praticava la seconda specie, quella più urticante e spregiudicata, a 360 gradi e quanto alle tematiche religiose, certo l’Islam non era l’unico bersaglio. Qui ecco papa Ratzinger al tempo di VatiLeaks. Vi risparmiamo vignette anti-cattoliche effettivamente oscene.”

Ma come?! E la libertà di informazione, la libertà di satira, la libertà di pensiero, la satira che lacera, il progresso, i valori Occidentali? Ma questa è becera censura! Ma oh! Ma come?! Tette e culi in piena fascia pomeridiana vanno bene. Donne scosciate e provocanti ci piacciono e anzi: le incoraggiamo! Bambine, siate troie! Bambini, siate puttanieri! Una donna col chador? (Neanche il burqa: il chador, una specie di abito da suora ma più elegante) Retrogradi! Siete ancora nel medioevo. Non avete rispetto delle donne e dei valori Occidentali di libertà d’espressione della propria “puttanaggine”, di umiliazione e mortificazione della bellezza femminile, di massificazione ed estrema banalizzazione del sesso.

Eh no, oh, bastardi di merda: il cattolicesimo non si tocca. E’ LA religione, mica come quella vaccata da esaltati del cazzo di Islam. Massacrate loro! Sono loro i cattivi. Noi possiamo ammazzarne a migliaia, tanto sono solo numeri: facciamo finta di indignarci e dopo due giorni non se lo ricorda nessuno. Ma loro ne hanno fatti fuori 12, 12! nostri. E non 12 qualunque, ma alcuni tra i migliori divulgatori della libertà di pensiero, di informazione, della satira più urticante e spregiudicata. Sono eroi, persone straordinarie, da ammirare come Gandhi, ma che dico: più di Gandhi! Devono diventare divinità, non c’è il minimo dubbio. Gli dei dell’informazione (libera).

Però c’è da dire una cosa. I due o tre o quanti cazzo erano… Ragazzi: son tosti, eh. Addestrati, cattivi nel midollo, organizzati, sapevano perfettamente cosa fare. Degli autentici professionisti del terrore. Roba forte, di alto livello, mica il cretino che si sveglia la mattina e va in centro a creare il panico con un coltello di gomma. Qua c’è tutta una preparazione di mesi, una convinzione radicata e una forte precisione tattica. Ah. Come scusa? Sanno chi sono? Addirittura? Come hanno fatto a saperlo? Ah. Hanno lasciato le loro carte d’identità in macchina.

[…] i due fratelli, Said e Chérif Kouachi, sarebbero stati riconosciuti grazie alla carta d’identità ritrovata dalla polizia nella Citroen C3 abbandonata durante la fuga vicino alla porte di Pantin, a Parigi.”

Ah. Non è che si chiamano Said e Chérif Clouseau? Beh, però la macchina era francese. E’ un chiaro segno di scherno verso i valori di libertà e democrazia tipicamente Occidentali che la Francia rappresenta sin dai tempi della Rivoluzione. Poi lo sanno tutti, dai su. Te lo dicono alla prima lezione della “Scuola di attentatori islamici”: portate sempre con voi la carta d’identità. Metti che ti fermano alla frontiera con la Svizzera: cosa fai? Dove vai? Quella è gente che non scherza, eh. Son capacissimi di tenerti lì qualche ora per tutte le verifiche legali del caso.

Ultima cosa. Me la canto un attimo e me la suono pure. Almeno non faccio come quella marea di idioti pseudo-buonisti e intellettualoidi del cazzo che fino a ieri manco sapevano dell’esistenza di Charlie Hebdo e oggi saturano le bacheche Facebook di mezzo mondo con “je suis Charlie”. Riporto qui il pezzo di un mio commento in risposta a una domanda fattami da un utente anonimo, che ringrazio, al post sul matrimonio gay e la Chiesa. Mi chiedeva come vedessi la situazione nel prossimo futuro. Era l’8 novembre scorso.

Non sono un veggente e non ho poteri paranormali ma, siccome me l'hai chiesto, ti do volentieri la mia opinione. A mio avviso, con la storia dell'ISIS e col fatto che "molti Occidentali si arruolano nelle loro fila", hanno già lanciato pubblicamente la nuova strategia "del terrore": non più un solo grande attentato stile 9/11 ma tanti piccoli in giro per l'Europa e gli Usa. Praticamente te l'hanno già anticipato su tutti i media... Chi ci sia poi dietro l'ISIS e i cosiddetti "terroristi" lo sappiamo un po' tutti...

“Vedi che sei il solito complottista di merda?!” Mah, sarà. Intanto entrambi i fronti, sia il liberissimo Occidente che il medievale Medio-Oriente, hanno soffiato (e continuano a soffiare) sul fuoco dell’ISIS e sono tutti pronti ad approfittarsene nel caso in cui saltino fuori degli imbecilli rincoglioniti e scollegati da logiche di potere “più alte” che compiono dei gesti inconsulti. Che gli eventi di Parigi e seguenti rientrino o meno in quest’ultima fattispecie, non lo so. Ma non è nemmeno importante. Oh, lo volete capire sì o no? Noi siamo i buoni, loro sono i cattivi. Il nostro modello è figo, il loro è out. La vedete tutti, la loro strategia della tensione e del terrore. Noi? Nah. Noi giochiamo coi numeri, muoviamo soldi, li togliamo e li mettiamo, portiamo persone sul lastrico, riduciamo i diritti. Poi se hai forti preoccupazioni per il tuo futuro o ti ammazzi sono cazzacci tuoi.

Abbiate paura quando andate a dormire: l’uomo nero vi sta cercando. Per togliervi la vostra libertà di espressione, di pensiero, di informazione, di vita…

Je suis moi.

P.S.: condoglianze alle famiglie dei deceduti.

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