12 febbraio 2015

Reincarnazione reiterata II

Ho scritto questo articolo un mesetto e mezzo fa ma per vari motivi non l’ho pubblicato. Poi sono arrivati i fratelli Clouseau a Parigi… Insomma è successo un po’ di casino e il focus è inevitabilmente cambiato. Lo pubblico adesso. Riguarda l’idea di reincarnazione reiterata che avevo messo giù un po’ di tempo fa prendendo spunto dalla visione dell’eterno ritorno di Nietzsche. Concetti strani, roba strana, ma che allena il ragionamento. Spero vi piaccia. Buona lettura!
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Stavo per scrivere un articolo sulle implicazioni a livello socio-geopolitico dell'idea di "reincarnazione reiterata" trattata in uno degli ultimi post, quando mi è capitato di leggere un altro articolo, dal blog "La Crepa nel Muro", che dice in linea generale ciò che volevo esporre io, anche se non proprio con gli stessi termini. Oggi, quindi, giochiamo ancora un po’ con dei concetti strani, in modo da provare a stimolare attivamente quelle quattro funzioni intellettive che teniamo quasi sempre sopite.

Siccome proprio non ce la faccio a rassignarmi all'idea che tutta 'sta baracca oppressiva mondiale sia messa lì da quattro pirla afflitti dalla paura infantile di non avercelo lungo abbastanza, sono sempre alla ricerca di una spiegazione più profonda, più sensata, congrua, "intelligente" nel senso di trovare dei moventi seri alla base di una siffatta macchina di controllo così ben costruita e portata avanti con tale dedizione da alcune migliaia di anni come minimo. Riporto qualche pezzo dall’articolo “Truman Cash ed il destino dell’anima” da La Crepa nel Muro:

Idea centrale dei saggi vergati dallo studioso [Truman Cash, ndM] è quella delle implant stations, ossia centri per trasferire le anime nei corpi. 

Queste "stazioni" sono una chiave per comprendere i fenomeni di abduction. Le stazioni sono impiegate per catturare le anime, che sono "libere", e trapiantarle in un altro soma. Creature insettoidi generano un potente campo elettromagnetico che attira la psyché: essa, non potendo resistere all'attrazione di uno splendore caldo ed avvolgente, finisce in una "camera dalla luce bianca" per essere riprogrammata e preparata per un'altra esistenza.

Gli involucri corporei sono altresì duplicati …

Anche il fulgore alla fine del tunnel, chiarore scorto molto spesso dai morenti, è la luce intensa proveniente dalle camere di programmazione situate sulle astronavi e nelle installazioni degli alieni. Il tutto naturalmente avviene contro la volontà dei sequestrati.

Lo scenario è simile a quello descritto di William Bramley: egli ritiene che gli Altri abbiano bisogno di intrappolare e sedurre gli esseri spirituali che sono così condannati al ciclo della metempsicosi.

La situazione descritta da questa ufologia di frangia è già evocata in alcuni testi gnostici come l’”Apocalisse di Giacomo”, ove si legge: "Ora, quando Giacomo udì queste cose, si asciugò le lacrime dagli occhi e molto amaro [...] Il Signore disse a lui: 'Giacomo, ecco, ti rivelerò la redenzione. Quando sei afferrato e subisci queste sofferenze, una moltitudine si armerà contro di te per afferrarti. E in particolare tre di loro ti ghermiranno - coloro che siedono come esattori di pedaggio. Non solo chiedono il pedaggio, ma portano via le anime con un furto. Quando si cade in loro potere, uno di loro che è a guardia ti dirà: 'Chi sei tu e da dove vieni?' Gli risponderai: 'Io sono un figlio e sono dal Padre'. Egli ti chiederà: 'Che tipo di figlio sei ed a quale Padre appartieni?' Dirai: 'Vengo dal Padre pre-esistente e sono un figlio pre-esistente".

Alcuni investigatori, più che ad un “furto di anime”, come paventato dal sibillino e frammentario libello gnostico, pensano ad una sottrazione di energia per opera di vampiri psichici. In quel limbo, quella terra di nessuno che separa il mondo ilico dalle sfere ultraterrene, le coscienze potrebbero essere alla mercé di larve bisognose di nutrirsi con le energie dei defunti.”

Brevissimo riassunto della puntata precedente. Quella che ho chiamato “reincarnazione reiterata”, partendo dall’idea di “eterno ritorno” di Nietzsche, prevede che, al momento della morte fisica, la nostra “anima” venga sottoposta a una specie di “giudizio” basato sull’acquisizione di consapevolezza verificatasi nell’incarnazione appena terminata. In caso di “giudizio negativo”, l’anima viene fatta reincarnare nello stesso corpo e nello stesso momento dell’incarnazione precedente (cambia la linea temporale, multiversi eccetera): dopodichè, vivrà una vita molto simile alla precedente ma che, inevitabilmente, includerà delle piccole variazioni dettate dalla (anche se di poco) maggiore esperienza maturata. Quindi, tendenzialmente ognuno di noi si troverà a rinascere sempre come Pinco Pallino per un gran numero di volte, (quasi) totalmente inconsapevole di cosa stia accadendo, fino al momento nel quale riuscirà a raggiungere un livello di comprensione della realtà (e di sè) sufficiente a capire di essere qualcos’altro rispetto a un semplice animale pseudo-intelligente. In questo caso, il “giudizio” sarà “positivo” e l’anima avrà un’incarnazione nuova in chissà quale corpo, in senso lato, e chissà dove e quando.

Ora proviamo a estendere quest’idea a livello social-geopolitico. Partiamo con LA domanda: perchè questo sistema mondiale ha come scopo il tenere la consapevolezza delle singole persone il più in basso possibile tramite innumerevoli mezzi di ogni genere, uno più subdolo dell’altro? Domanda seguente: perchè “i padroni”, chiamiamoli così, che non sono necessariamente i soliti Rockfeller, Rothschild e soci, hanno interesse affinchè ciò accada? Non lo sanno che tanto alla fine si muore e il loro controllo, le loro ricchezze e il loro ego se lo possono mettere dove destra e sinistra si incontrano per chiudere un nobile buco corporeo? Ci sono risorse e possibilità per stare bene tutti, senza la necessità di fare tutto ‘sto casino. Dunque, perchè tutto ‘sto casino?

Evidentemente qualcuno ha un qualche tipo di interesse a far rinascere più volte che si può il maggior numero di “anime” negli stessi “corpo e mente”. Ma la reincarnazione non avverrebbe proprio nello stesso identico corpo, altrimenti ci ritroveremmo con un paradosso temporale: il “me” morto prova a “rientrare” nello stesso corpo nello stesso momento nel quale è nato e si scontra con il “me originale”. Un macello, insomma. Per cui il corpo e la mente sono sì gli stessi, così come lo stesso è il momento temporale: quello che cambia è la linea temporale. L’anima travalica i confini di questo universo, finisce in un altro, con un’altra linea temporale e “rinasce” esattamente nello stesso posto e nello stesso momento. Infiniti universi, infinite linee temporali…

Altra deduzione, quindi: ci sono degli “esseri”, con un elevato livello di consapevolezza, che in qualche modo “vedono attraverso” i vari multiversi e hanno una sorta di “guadagno” dal farci ripetere sempre la (quasi) stessa vita tantissime volte.

Fin qui sono le somiglianze con l’articolo de La Crepa nel Muro. Una prima differenza, però, sta nel sostantivo usato per riferirsi a questi “tizi” misteriosi: Cash e gli altri li chiamano “alieni”, termine che non mi piace per niente perchè trasmette un’immagine sbagliata, tra astronavi, omini verdi, “implant stations”… Mah… Preferisco chiamarli semplicemente “esseri”. Principalmente perchè, e qui sta lo spartiacque, la connotazione di fondo dell’articolo di cui sopra è estremamente negativa, ovvero: gli alieni sono dei cattivoni della madonna muniti del solo scopo di nutrirsi della nostra energia sprigionata quando siamo incarnati qui sulla Terra. Falso, per il semplice motivo che l’esistenza ha come solo e unico scopo la consapevolezza e va da sè che difficilmente la conoscenza, la comprensione, la consapevolezza può essere considerata negativa, sbagliata, qualcosa da evitare, una trappola eccetera. Può manifestarsi, e spesso si manifesta, in vesti molto amare, ma con la sola intenzione di portare un po’ di comprensione.

Questi “esseri”, intesi non per forza come li immaginate (anzi…), sono anch’essi servitori dell’esistenza e quasi certamente loro, a differenza di moltissimi di noi, sanno quello che fanno. Si attengono alle “istruzioni”, alle “leggi” dell’universo e basta. Mettiamo caso che la citazione dall’Apocalisse di Giacomo sia la verità. Quando uno di questi “esseri” mi chiede “Chi sei e da dove vieni?” e io gli rispondo recitandogli a memoria la mia carta d’identità, secondo voi sarebbe giusto farmi “passare al livello successivo”? No, diamine. Il tizio mi direbbe “Ma va che pirla… Torna indietro, che è meglio. T’accompagno io, se no chissà dove cazzo vai…”. Ammettiamo pure tutta la storia delle esperienze pre-morte messe su ad arte per ingannare l’anima, ok? Se ci caschi, non sei ancora pronto, non hai ancora capito chi/cosa tu sia. Metti un altro gettone e riparti.

Per cui, loro non hanno alcun interesse che non sia quello di “far rispettare la legge” dell’universo, men che meno sono lì per vampirizzarci. Muori, vieni “giudicato” da qualche manifestazione energetica dell’infinito e vai nel mondo più giusto per il tuo livello di consapevolezza. Più basso è questo livello, più il mondo in cui vai sarà una merda. Punto.

Tutta ‘sta roba degli alieni cattivi… Boh, a me fa sempre sorridere. Così come mi fanno sorridere quelli che “canalizzano” entità positive che gli dicono di stare tranquillo, che loro sono lì per proteggerci, che tra poco arriveranno a salvarci, che dobbiamo avere fede in loro e nella Federazione Galattica… Mah… Sono sempre modi per portare l’attenzione verso l’esterno, verso qualcun’altro. Anche qui: se ci caschi, significa che devi ancora capire tante cose.

La “retta via” non è mica semplice da seguire: è un filo sottilissimo, cadere da una parte o dall’altra (ammicco ammicco) è di una facilità mostruosa e capita moltissime volte senza che nemmeno ce ne rendiamo conto.

Si capisce un pelo bene, il discorso? Spero che gli esercizi giocosi di questo post e del precedente vi abbiano stuzzicato almeno minimamente le vostre capacità analitica, di apertura mentale, deduzione e induzione. Se poi con questo ragionamento c’abbia azzeccato o no, tutto sommato… è così importante?

3 commenti:

Unknown ha detto...

Non so se conosci Calogero Grifasi e le sue ipnosi regressive. Diciamo che sta indagando in maniera più diretta il mondo astrale e come ci si muove nelle altre dimensioni, dove si possono incontrare le più disparate razze aliene, la maggior parte delle quali parassitano noi umani. In queste regressioni vengono fatte rivivere anche le peripezie delle anime appena morte, gli incontri che fanno e come viene operato in senso manipolatorio per indurre in maniera persuasiva a reincarnarsi. Pare che anche in queste dimensioni l'inganno sia la norma. Chi ha consapevolezza ha la possibilità di sfuggire alla reincarnazione, al di là dello stato del proprio Karma, rifiutandosi semplicemente all'invito di reincarnarsi. Se non riescono a convincere (ma il più delle volte ci riescono perché la consapevolezza di solito è bassa), ci si può liberare da questo circolo vizioso e procedere a dimensioni più elevate, nella direzione della sorgente, scoprendo come andando sempre più in alto, meglio si sta. La chiave della liberazione sarebbe dunque la consapevolezza di rendersi conto che si è una scintilla divina, e che se non si cede la propria sovranità, nessuna forza può ostacolare la tua volontà. Sei solo tu che devi un po' sapere, dove vuoi parare. Ecco dunque l'importanza di crescere in consapevolezza durante la fase di vita nella carne, da usare quale veicolo per potersi muovere nella direzione che si vuole nell'aldilà per trovare delle mete appaganti e non rimanere incastrati nelle grinfie delle entità arcontiche, che vivono parassitandoci nella nostra ennesima esperienza della carne, che serve molto più a loro che a noi. Ecco l'importanza della possibilità di sfuggire a questo circolo vizioso di reincarnazione. Se non lo conosci guarda i suoi video su you tube. Te ne indico qualcuna: la n. 526, la 521, la 522, la n 523, la 514, la 524, la 529, la 527, la 536, la 540 ed altre. E' uno studio che Grifasi sta facendo in crescendo. Penso che meriti di essere seguito, se non altro per scienza. Poi.....chissà che quando ci si troverà di là, non sia veramente utile questa consapevolezza che magari adesso potrebbe far ridere. Mai dire mai, tutt'al più avremo sprecato del tempo. Personalmente penso di non averlo sprecato con Calogero Grifasi. Un dsaluto cordiale. Enzo Michetti. mia mail: enzomichetti@gmail.com

Anonimo ha detto...

Ciao, ti leggo da poco e ho trovato molto interessante il tuo blog, ti faccio i più sinceri complimenti. Hai letto il libro di Fausto Carotenuto "Il mistero della situazione internazionale"? Se no ti consiglio di farlo, è molto interessante e si spiegherebbero un bel po' di cose, compresa l'anima e la reincarnazione. Ciao Carmine.

Anonimo ha detto...

Anche se son passati anni ho letto con interesse l articolo e son sostanzialmente d accordo. Il discorso fila ed è 'vero'. D accordissimo con il dire che la parola 'alieni' può suscitare nella mente l 'omino grigio da carnevale ma va da se che se un entità, o un essere non è sostanzialmente di questo mondo ma da un altro è un alieno. Se uno se ne rende conto e lo chiama alieno la figura simpaticona del nanetto verde scompare. Detto ciò, spero altresì abbia letto gli articoli di Malanga che ormai chi si avvicina a sto mondo non può farne a meno.
Son ancora d accordo con il dire che 'loro' son qui per aiutarci, inconsapevolmente, per farci evolvere e fanno, che lo sappiano o meno, il nostro gioco, anzi, il gioco dell universo.