15 aprile 2015

Allegoria cristiano-satanista

Ci sono un cristiano convinto e un satanista altrettanto determinato. Entrambi si ritrovano a stringere tra le mani un coltello dalla lama molto affilata. Di fronte a loro, posto a mò di trofeo su un gigantesco vassoio d’argento, vi è un enorme pezzo di carne, grandissimo oltre ogni misura, al punto che probabilmente un tirannosauro troverebbe poca fortuna nel tentativo di mangiarlo tutto prima di morire di vecchiaia. Il suo aspetto è semplicemente meraviglioso, irresistibile, quasi irradia gioia solo a guardarlo.

Al satanista, però, non interessa minimamente cibarsene. Distoglie subito lo sguardo, prende il coltello e inizia ad auto-infliggersi delle ferite. Dopodichè se ne va in giro e, ad ogni persona che incontra, cerca di piantare ferocemente quel coltello nel corpo, riuscendoci piuttosto spesso e provandone molta soddisfazione.

Il cristiano, invece, è fortemente attratto dal monumentale tocco di succulenta carne, lo brama oltre ogni altra cosa al mondo e non gli stacca mai lo sguardo di dosso. Tuttavia ripudia il coltello, ritenuto peccaminoso e radice di quasi ogni male dell’uomo. Per cui, non appena si rende conto dell’esistenza di quell’oggetto affilato nella sua mano, lo getta via sdegnato e anche un po’ impaurito, rimanendo senza la possibilità di cibarsi anche di un solo boccone di quella meraviglia fissa davanti ai suoi occhi.

Entrambi moriranno di fame.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Qualsiasi religione o fede in cui crediamo non conta se offusca la consapevolezza di avere già tutti gli strumenti per cibarci della conoscenza e così crescere diventando 'grandi' e 'forti'.