18 ottobre 2015

Esercizio con la storia

Stavo per scrivere un post sul non-problema delle vaccinazioni obbligatorie per i neonati (tra parentesi, vedete come funziona la propaganda e il lavaggio del cervello quando il “sistema” si attiva?) ma poi ho letto un articolo interessante su un argomento che, con i vaccini, ha molto a che fare: i dinosauri.

Lo sottopongo alla vostra attenzione. In sostanza vengono elencate alcune “anomalie” sui ritrovamenti di molti fossili avvenuti nell’ultimo secolo e mezzo circa, sostenendo la tesi che i dinosauri non siano mai esistiti. “Seee ciao, ma come fai a crederci veramente? Ma ti sembra il caso di rifilarci un carico godzilliano di becero e bassissimo complottismo da bimbiminkia?”. Assolutamente no: dell’informazione in sè non me ne può fregare di meno. Vorrei fare un piccolo esperimento, un giochino: leggete l’articolo, quantomeno arrivate a metà, senza pregiudizi e disposti a far entrare liberamente in voi i dubbi sollevati dall’autore dell’articolo. Non credetegli ciecamente: la questione se i dinosauri siano una fregatura o no è solo uno strumento, un catalizzatore, un mezzo per uno scopo. Non è il punto centrale di quello che vorrei fare con voi, non mi interessa. Una volta letto soffermatevi su ciò che sentite, su ciò che provate e state lì qualche secondo. Alla fine dell’articolo trovate quello che ho provato io.

Buona lettura!


(tratto da Anticorpi.info)

I dinosauri sono una bufala?
di D. Wozney
Traduzione di Anticorpi.info

Introduzione

Quando i bambini si recano in un museo dei dinosauri, le figure esposte hanno a che fare con la scienza oppure con l'arte e la fantascienza? E' possibile che fin dall'età precoce siamo stati lavati di cervello affinché credessimo ad una favola? Domande del genere andrebbero poste a chi si arricchisce con il business dei dinosauri.

Questo articolo discute la possibilità secondo cui fin dalle prime, recenti 'scoperte' di 'fossili' di dinosauro abbia avuto luogo un continuo sforzo per costruire nell'immaginario collettivo un nuovo concetto artificiale di animale preistorico definito 'dinosauro.' Tutto ciò tramite l'uso di calchi in gesso combinata alla modificazione e riassemblaggio di ossa fossili di balene, elefanti, alligatori, rinoceronti, iguane, giraffe, bovini, canguri, struzzi, emù, ecc.

Quale sarebbe stato lo scopo di un tale sforzo ingannevole? La motivazione più evidente concerne la creazione di indizi a suffragio della Teoria dell'Evoluzione darwiniana, confutare o mettere in dubbio la Bibbia cristiana e l'esistenza del Dio cristiano, e ridicolizzare la Teoria della Terra Giovane. Eh, già; una simile mistificazione recherebbe in se importanti implicazioni politiche e religiose.

Il concetto dell'esistenza dei dinosauri implica che se Dio esiste, armeggiò con essi per un bel po', quindi scartò quella creazione e infine creò l'uomo. La storiografia circa i dinosauri, abbinata alla teologia, allude ad un Dio imperfetto che ripiegò sull'uomo per via di un ripensamento.

I gratificanti benefit economici elargiti a musei, enti educativi e di ricerca, dipartimenti di paleontologia, scopritori e proprietari di ossa di dinosauro, uniti al coro assordante dei media con migliaia di libri, prodotti televisivi e cinematografici, hanno creato un ambiente culturale fortemente avverso e dispregiativo nei confronti di chiunque si avventuri in una indagine di prima mano onesta e professionale sull'esistenza dei dinosauri.

La Scoperta dei Dinosauri.

Il trattato Prime Scoperte dei Dinosauri in Nord America ci fornisce informazioni interessanti sulla nascita di tale 'cultura.'

"La specie dei dinosauri fu citata per la prima volta da Sir Richard Owen nel 1842, durante un lungo discorso che catturò l'interesse dell'uditorio. I primi esemplari presi in esame furono il Megalosauro, l'Iguanodonte e lo Ileosauro, ma di essi si sapeva ben poco. Verso la metà del 19° secolo, per merito dei ritrovamenti avvenuti nel Nord America, finalmente la gente poté avere un quadro più chiaro in merito ai dinosauri."

"Si ritiene che la prima scoperta di fossili di dinosauro in Nord America fu effettuata nel 1854 da Ferdinand Vandiveer Hayden nel corso dell'esplorazione del fiume Missouri superiore."

"Alla confluenza tra i fiumi Judith e Missouri la squadra di ricerca di Hayden rinvenne alcuni denti isolati, descritti nel 1856 negli atti dell'Accademia di Scienze Naturali di Philadelphia dal paleontologo Joseph Leidy."

Dunque, ricapitolando: la prima descrizione dei dinosauri risale al 1842, cioè 12 anni prima che la loro esistenza fosse provata dalla scoperta di Ferdinand Vandiveer Hayden. Viene quasi da pensare che le scoperte siano state un atto di cortesia verso quelle descrizioni.

"Gli scheletri dei dinosauri furono rinvenuti per la prima volta, ed in gran numero, verso la fine del 1870, presso il Garden Park in Colorado e Como Bluff, Wyoming, Questi ritrovamenti diedero inizio alla prima grande 'corsa al dinosauro' in America del Nord, guidata in gran parte dagli sforzi dei paleontologi Edward Drinker Cope di Philadelphia e Othniel Marsh, dell'Università di Yale."

"Questi due uomini, che iniziarono collaborando amichevolmente, finirono per diventare acerrimi nemici in una faida di proporzioni leggendarie. Gli aneddoti narrano di guerre campestri armati di tutto punto, spionaggio e missioni di intercettazione per sottrarsi reciprocamente i fossili."

Wayne Grady ne scrive nel libro The Lost Dinosaurs:

"Da Cope, Sternberg aveva appreso la spietatezza necessaria per la caccia al dinosauro. Con il suo rivale Othniel Charles Marsh, professore di paleontologia dell'Università di Yale, Cope fu impegnato dal 1870 al 1880 in quelle che furono definite 'le guerre delle ossa.' Si trattò di una feroce rivalità scientifica, nella quale si consumarono alcuni degli imbrogli più subdoli della storia della scienza, ma che permise di accumulare in breve tempo molte stupende collezioni di fossili."

"La seconda grande 'corsa al dinosauro' ebbe luogo nei calanchi del Deer Red River, sud Alberta. Resti di dinosauri erano stati individuati sul posto già nel 1884, ma fino al 1910 la zona non divenne teatro di scavi. Fu allora che si sviluppò la seconda grande rivalità nella caccia alle ossa, tra Barnum Brown del Museo di Storia Naturale di New York e CH Sternberg del Geological Survey of Canada."

Ciò detto, come mai non risultano scoperte di fossili effettuate dai nativi americani che nei millenni precedenti avevano girovagato in lungo e in largo nel continente americano? Perché non esiste alcun mito e credenza riguardante i dinosauri nella cultura dei nativi americani?

E ampliando il discorso, come mai in qualsiasi altra parte del mondo non si udì mai parlare di simili scoperte nei secoli che precedettero il XIX secolo? Secondo la World Book Encyclopedia:

"Prima di fine '800 nessuno aveva idea dell'esistenza dei dinosauri."

"Dalla fine dell''800 all'inizio del '900 si rinvennero grandi depositi di fossili di dinosauri in America occidentale e del Nord, in Europa, Asia e Africa."

"Depositi di fossili di dinosauro furono rinvenuti anche in Belgio, Mongolia, Tanzania, Germania Ovest, ed in molte altre parti del mondo."

Il Belgio, la Mongolia, la Tanzania, la Germania Ovest (così come le Americhe) furono abitati e ben esplorati per migliaia di anni, ma fino al XIX Secolo nessuno ventilò nemmeno lontanamente l'ipotesi dell'esistenza dei dinosauri. Perché?

Nel testo Dinosauria: Fossil Record apprendiamo che:

"Il Diciannovesimo secolo è stato il ​​'periodo d'oro' della paleontologia dei dinosauri. Fu in tale epoca che molti animali a noi oggi molto familiari furono scoperti e catalogati. Oggi sembra che stiamo vivendo una nuova epoca d'oro, con molti nuovi dati che vanno accumulandosi rapidamente."

"La Prima Vera Prova dell'Esistenza dei Dinosauri."

"Otto anni dopo la pubblicazione del primo libro di riferimento fu mostrata la prima forma scheletrica completa appartenente ad un dinosauro. L'Hadrosaurus Foulkii, portato alla luce presso Haddonfield, New Jersey. Più alto di una casa, aveva la struttura pelvica di un uccello, la coda di un lucertola e, incredibilmente, camminava in posizione eretta su due zampe."

Hadrosaurus Foulkii

Dunque: struttura pelvica di uccello e coda di lucertola (alligatore). Parti anatomiche strettamente rassomiglianti a quelle di animali ben noti e reali.

Gli Scopritori e la Natura delle Scoperte.

Le scoperte mai furono compiute casualmente e da persone disinteressate quali agricoltori, allevatori, escursionisti, personale edile durante scavi di fondazioni, addetti alle operazioni di scavo di gasdotti, minatori, ecc. ma sempre a seguito di una precisa volontà di trovare, e da persone molto interessate al settore come paleontologi, scienziati, professori universitari e personale a libro paga dei musei; tutta gente che aveva studiato a fondo l'anatomia dei dinosauri. Nella maggior parte dei casi i reperti furono rinvenuti nel corso di specifiche spedizioni di caccia alle ossa, in remote regioni già abitate ed esplorate da millenni. Tutto ciò suona altamente inverosimile. In alcuni casi la scoperta del reperto da parte di persone disinteressate fu indotta da 'suggerimenti' di 'professionisti' del settore, in merito alle zone in cui cercare. E' anche interessante notare come ogni cacciatore di ossa dilettante / indipendente sia ancora oggi obbligato ad ottenere una licenza per ricevere l'autorizzazione a scavare in un limitato numero di 'zone speciali' destinate a tale attività.

Informatevi su come furono scoperti il Dilophosaurus e il dinosauro di Haddonfield per farvi un'idea più precisa al riguardo.

Inoltre un gran numero di ossa di dinosauri furono ritrovate stranamente nei medesimi luoghi, elemento che induce a sospettare una preventiva 'semina' delle ossa. I tre paragrafi seguenti sono tratti dal saggio di Bob Newland: The Seizure of Sue the T. rex.

"I Larsons stavano ancora lavorando su tale ritrovamento, che avevano denominato Ruth Mason Cava. Il ritrovamento conteneva i resti di almeno duemila bestie. Resta intatto il dubbio sul perché così tante ossa fossero raggruppate nello stesso luogo. La cosa può essere dovuta all'opera di trascinamento da parte di un corso d'acqua esistente nel Cretaceo. Oppure potrebbe essere accaduto che una grande tempesta li intrappolò su una lingua di terra, dove annegarono. Molti dei fossili appartenevano ad esemplari di Emontosaurus Annectens, dinosauri dotati di becco, che emigravano in branchi. Tuttavia mischiati a tali ossa furono trovati resti di dinosauri carnivori come i T. Rex, 'elemento che potrebbe significare che questi ultimi siano stati sorpresi mentre scavavano nei resti delle altre bestie. Ma si tratta solo di ipotesi', ha concluso Pete."

"Nel luglio del 1990 Maurice Williams, proprietario di un ranch nelle vicinanze, si recò presso la cava. Quei lavori lo avevano talmente affascinato da indurlo ad invitare i paleontologi ad iniziare nuove ricerche sui propri appezzamenti. Pete accettò l'offerta, e gli disse che alla prima buona occasione avrebbe approfittato dell'invito." (...)

Appena un mese più tardi "durante le ricerche nel ranch di Williams, il team avvistò un enorme femore che spuntava con altre ossa sul fondo di una rupe che affacciava sulla prateria. Pete diede comunicazione della scoperta a Williams, il quale affermò che in passato era transitato nei pressi della rupe in diverse occasioni, senza però mai accorgersi di quel grande osso che sporgeva dal terreno."

Come mai il ranchero Williams non notò mai "Sue" dopo tanti anni trascorsi a viaggiare in lungo e in largo nella sua proprietà? Non è piuttosto insolito? La merce 'rara' denominata: 'Osso di T-Rex' che attualmente si trova in vendita per la bellezza di 12.000.000 di dollari, sembra provare che mettere su una azienda specializzata in un simile commercio, sia potenzialmente molto redditizio!

Altra stranezza si riscontra nel fatto che le persone associate al reperimento del maggior numero di reperti siano troppo spesso in rapporti di lavoro con qualche museo. Una scoperta in una remota regione Argentina è stata descritta come segue:

"Nel novembre 1997 il dr. Luis Chiappe e il dr. Lowell Dingus si recarono in Patagonia con un team di spedizione che scoprì un sito di nidificazione contenente migliaia di uova di dinosauro, tra cui embrioni fossilizzati e pelle fossilizzata. (...) La concentrazione di uova era così massiccia che in un'area di circa 200 iarde furono contati circa 195 gruppi di uova."

La Comptons Encyclopedia cita alcuni paleontologi di primo piano e la loro incredibile vena prolifica in tema di nuove scoperte:

"Florentino Ameghino (1854-1911). Paleontologo argentino che descrisse ben 6.000 specie fossili ritrovate grazie agli scavi effettuati dal fratello Carlo, in Argentina. Ciò diffuse la convinzione che l'Argentina sia una zona particolarmente ricca di reperti fossili. Gran parte dei fossili di Ameghino sono esposti presso il museo di paleontologia di La Plata.
Earl Douglass (1862-1931). 'Cacciatore di dinosauri' statunitense che nel 1909 nello Utah rinvenne grandi giacimenti di fossili che oggi sono diventati il Dinosaur National Monument (sorta di riserva naturale - n.d.t.). Nel corso della sua carriera Douglass inviò 350 tonnellate di ossa di dinosauro al Carnegie Museum of Natural History di Pittsburgh."

Enormi quantità di reperti fossili concentrati in zone limitate e rinvenute da una o poche persone. Si tratta di una costante che contraddice la legge delle probabilità e suggerisce che possa aver avuto luogo una qualche sorta di piantagione concentrata.

I fossili di dinosauro rinvenuti dal museo Cleveland-Lloyd Dinosaur Quarry sono elencati nel dettaglio:

"Più di 30 scheletri completi, 12.000 singole ossa e uova di dinosauro sono stati rinvenuti tutti in questo prolifico letto di fossili (...) Nel corso degli anni le ossa sono state estratte dalla cava che conteneva parti anatomiche di almeno 70 diversi animali e 14 specie. Le ricostruzioni risultanti dall'assemblaggio di tali reperti sono oggi esposti in oltre 60 musei di tutto il mondo."
"Circa 147 milioni di anni fa questa zona era un lago d'acqua dolce superficiale con fondo fangoso. Tanto i dinosauri erbivori predati che i carnivori predatori occasionalmente restavano intrappolati nel fango. Col passare degli anni gli scheletri di questi animali si accumularono fino a quando il sito non diventò un complesso mix concentrato di reperti ossei. Il fondo del lago fu poi prosciugato e coperto da grandi quantità di cenere vulcanica. Fiumi e mari poco profondi depositarono su di esso spessi strati di sabbia e fango. Le ossa fossilizzate restarono in questo stato fino a quando l'opera di erosione dell'acqua e del vento non rese nuovamente sottile lo strato di deposito, avvicinandole alla superficie e rendendo possibile il loro rinvenimento per mezzo di scavi archeologici."

Una storia piuttosto difficile da accettare. Ad esempio non si spiega come mai la trappola del fango abbia imprigionato solo dinosauri e nessun altro antico animale.

Dallo Scavo al Museo.

Consideriamo ora in che modo le ossa di dinosauro sono preparate e trasportate dallo scavo archeologico all'esposizione.

"Le impacchettiamo con strisce di tela imbevute di gesso. Dopo aver applicato un separatore in tessuto che impedisca il contatto diretto tra il gesso e la superficie dell'osso, applichiamo sull'intera superficie queste strisce di gesso che diventano come un guscio protettivo. Il risultato finale è un osso del tutto racchiuso in una sorta di sudario rigido, pronto per essere trasportato in completa sicurezza."

Tutto questo intonaco in giro solleva qualche sospetto.

"Attraverso stampi e colate possiamo fabbricare dal nulla arti, costole, vertebre, ecc. per riprodurre i pezzi che completino lo scheletro da esporre. I materiali per i calchi di solito sono gesso, fibra di vetro e resine epossidiche. Nel lavoro di ricostruzione sulle ossa singole usiamo sanare le crepe con gesso miscelato a destrina, un amido che conferisce al materiale una qualità adesiva ed una maggiore durezza rispetto al comune intonaco da stampaggio. Anche gli stucchi epossidici sono indicati. I grandi frammenti mancanti possono essere riprodotti con gli stessi materiali."
"I fossili la cui estrazione dal campo si sia rivelata particolarmente problematica, sono ancora più difficili da preparare in laboratorio. La pulizia, consolidazione, riparazione di taluni campioni può richiedere mesi o anche anni di laboratorio. Quella del preparatore di reperti è una vera e propria arte."

Mesi o anni... a far cosa? Quindi al pubblico sarebbero mostrate versioni alterate dei reperti? Stiamo parlando di scienza o di fantascienza?

"La ricostruzione originale dell'Hadrosaurus foulkii conformò una creatura dall'assetto simile a quello di un canguro; un animale che utilizzava la coda come terza gamba. Il corpo dell'animale fossile era stato ritrovato quasi intatto, eccetto che per la testa, la quale mancava in quanto il teschio si era frantumato. Sulla base dei pochi frammenti del teschio si appurò che dovesse essere molto simile a quello di un'iguana, così il cranio di un'iguana moderna fu usato come modello per il teschio che fu costruito per completare lo scheletro da esporre nel 1868. Il teschio dell'iguana è tutt'ora in mostra presso l'Accademia di Scienze Naturali di Philadelphia in qualità di curiosità storica."

Dunque apprendiamo che per completare la ricostruzione dell'Hadrosaurus foulkii (somigliante a ... un canguro) fu usato il cranio di un'iguana. Tuttavia al pubblico questo dettaglio non fu comunicato. Viene da chiedersi cos'altro non venga comunicato.

Intaglio e scultura di Ossa.

Esiste la possibilità che fondamentali reperti ossei di dinosauro siano stati modificati artificialmente attraverso attività di scultura ed intaglio. La scultura ossea non è un'attività sconosciuta. Molte culture usano creare oggetti artificiali manipolando le ossa; oggetti che una volta completati risultano del tutto diversi dalle ossa da cui sono ricavati.  E' possibile che l'industria dei dinosauri tenda ad abusare di questo tipo di attività? E' possibile che interi scheletri di dinosauro siano segretamente assemblati usando ossa artificiali combinate ad ossa di animali moderni? Perché preoccuparsi di reperire veri fossili, quando simili presunte 'repliche' soddisfano pienamente le aspettative del pubblico?

Credibilità delle Illustrazioni ed Impressioni Artistiche.

Numerose illustrazioni in cui si ricostruisce l'aspetto dei dinosauri appaiono piuttosto assurde, con grandi animali a due zampe del tutto squilibrati, dato il peso di testa e addome visibilmente maggiore rispetto a quello della coda, che dovrebbe fungere da contrappeso. È possibile che l'industria dei dinosauri rappresenti uno di quei casi in cui la scienza cerca di compiacere le aspettative e i desideri del pubblico? Nel film Jurassic Park - ad esempio - i dinosauri raffigurati sono molto più grandi rispetto alle dimensioni denotate dagli scheletri nelle esposizioni museali (non esistono reperti ossei delle dimensioni degli animali di Jurassic Park). E' curioso notare come dopo l'uscita del film molti articoli si siano interrogati sulla plausibilità di quella ricostruzione. Anche la premessa del film secondo cui il dna dei dinosauri potesse estrarsi dall'ambra, si è rivelata del tutto infondata.

Il popolare reperto fossile 'transitorio' denominato Archaeopteryx, è una delle poche prove su cui viene appoggiata la teoria dell'evoluzione.

"Tuttavia Sir Fred Hoyle, eminente scienziato britannico, nel libro Archaeopteryx: l'Uccello Primordiale - Un Caso di Contraffazione di Reperti Fossili, sostiene che qualcuno modificò un piccolo fossile di specie nota, usando del cemento ed una piuma moderna. Il fabbricatore vendette poi la 'bufala' al British Museum per 36.000 marchi d'oro, cifra considerevole per il 1861."

Datazione Radiometrica.

La scienziata Margaret J. Helder, nel libro Completing The Picture, A Handbook On Museums And Interpretive Centres Dealing With Fossils, sostiene che:

"Gli scienziati hanno creduto per molto tempo che le datazioni radiometriche fossero totalmente affidabili, per lo meno riguardo alcuni tipi di roccia. Da qualche tempo non ne sono più così sicuri. Dopo aver avuto a che fare con numerose datazioni che si sono rivelate troppo antiche o troppo moderne rispetto alla collocazione che si aspettavano, ora hanno iniziato ad ammettere che simili tecniche sono molto più inaffidabili di quanto si ritenesse. Il pubblico non ha idea della fallibilità delle datazioni radiometriche. L'impressione diffusa nella maggior parte della gente è che numerose rocce presenti sulla Terra siano molto antiche e che oggi la scienza possiederebbe la tecnologia per misurare accuratamente l'età di ognuna di esse."

Fossilizzazione.

Margaret J. Helder spiega che la fossilizzazione è un processo di rarità davvero estrema:

"In quali circostanze interi organismi restano intatti abbastanza a lungo per trasformarsi in fossili? Nella maggior parte dei casi ciò ha luogo quando gli organismi vengono sepolti rapidamente da grandi carichi di sedimenti, che altrettanto in fretta devono trasformarsi in roccia. Non solo simili fattispecie richiedono il verificarsi di una situazione catastrofica, ma è anche necessario che il tipo di sedimento coinvolto possegga precise caratteristiche necessarie al processo. I geologi generalmente tendono a ritenere che basti un comune letto di limo, ma in realtà il semplice letto di limo provoca il decadimento del cadavere molto prima che possa avere luogo la litificazione.

La fossilizzazione è anche discussa nel dibattito tra evoluzionismo e creazionismo.

"... al giorno d'oggi non si riscontra in alcun luogo terrestre un qualsiasi processo di formazione di fossili su larga scala simile a quello che si sarebbe verificato nel passato remoto. Quando un pesce muore il suo organismo non va a depositarsi sul fondo marino per diventare un fossile, ma si limita a decadere e diventare cibo per altri pesci e animali. Allo stato attuale non esiste traccia fossile dei milioni di bufali che nel passato remoto popolarono fittamente le praterie (alcune mandrie erano talmente estese da ricoprire un intero stato)."

Il Paradosso delle Dimensioni.

Il saggio Dinosaurs and the Expanding Earth di Stephen Hurrell sottolinea il paradosso esistente tra le dimensioni dei dinosauri ed il loro presunto stile di vita.

"I calcoli effettuati in merito alle sollecitazioni dinamiche strutturali all'interno delle ossa dei più grandi dinosauri indicano che fossero troppo grandi per muoversi velocemente senza ferirsi. Eppure tutte le ricostruzioni effettuate sul loro stile di vita e di sopravvivenza li descrivono come creature molto attive ed agili. La dinamica strutturale dei dinosauri indica che le sollecitazioni a cui erano sottoposti i loro scheletri era di gran lunga più gravosa rispetto a quella degli animali odierni. In taluni casi i calcoli indicano che le ossa dei più grandi dinosauri avessero una forte probabilità di spezzarsi sotto il loro stesso peso. Tali calcoli confermano la teoria secondo cui i dinosauri per scongiurare shock ossei fossero costretti a muoversi molto più lentamente rispetto a ciò che si ritiene. Ma la lentezza nei movimenti risulta del tutto incompatibile con il ritratto confezionato al giorno d'oggi dello stile di vita dei dinosauri, secondo cui la loro sopravvivenza era strettamente connessa alla loro velocità, agilità, attività. Ecco: questo è il paradosso esistente tra la dimensione dei dinosauri e il loro supposto stile di vita."

L'unico modo per dirimere un simile paradosso è tenere fuori dal discorso la gravità terrestre!

Origine Abiotica del Petrolio.

Il petrolio è spesso indicato come 'energia fossile.' Tuttavia, l'astrofisico Thomas Gold sostiene che in effetti gli idrocarburi siano presenti in numerosi luoghi in cui è improbabile o impossibile l'esistenza di fossili, ad esempio su asteroidi, comete e pianeti quali Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone, e le loro lune, come Titano e Tritone. All'interno delle meteoriti sono stati rinvenuti carbone e idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Esiste una teoria secondo cui il petrolio non sarebbe un 'combustibile fossile' derivato da organismi provenienti dalla superficie. Sulla base di detta teoria si può ipotizzare che la presunta esistenza nel passato remoto di dinosauri (o di qualsiasi altro organismo vivente) non sia collegata con l'origine del petrolio.

Motivazioni.

Le ossa di dinosauro valgono un gran mucchio di quattrini. Si tratta di un business particolarmente redditizio. Esiste una diffusa, potente pressione sugli accademici affinché producano documentazione su tale argomento. I musei guadagnano cifre astronomiche dalla produzione di grandi scheletri assemblati da mostrare al pubblico, il quale non manca mai di restarne incantato. Anche il cinema e gli altri mass media hanno guadagnato molti soldi in molti modi grazie al business dei dinosauri e dei reperti archeologici ad essi collegati. E' indiscutibile che ci sia davvero molto da guadagnare mediante la conversione di un comune osso di specie note nell'impressionante scoperta di uno scheletro di dinosauro, sul quale ognuno potrà poi costruire le proprie interpretazioni ed i propri business, piuttosto che mostrare al pubblico un triste mucchietto informe di schegge ossee. Il mondo è stracolmo di gente che farebbe di tutto pur di avere il prestigio, la fama e l'attenzione del pubblico.
E poi ci sono individui ed organizzazioni che perseguono precise agende politiche e religiose.

Durante il XIX secolo ebbe luogo l'inaugurazione di una nuova visione del mondo (Evoluzionismo) grazie a personaggi influenti come Darwin e Marx. E fu proprio durante tale periodo che furono fatte le prime scoperte archeologiche di fossili di dinosauri. E' possibile che queste 'scoperte' furono fatte per compensare la penuria di elementi scientifici a supporto della teoria dell'evoluzione?

Ecco una lista dei personaggi più influenti che contribuirono ad instaurare nella cultura umana il pensiero evoluzionistico:

Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) 

Thomas Malthus (1766-1834) 

Georges Cuvier (1769-1832) 

William Smith (1769-1839) 

Étienne Geoffroy Saint-Hilaire (1772-1844) 

Adam Sedgwick (1785-1873) 

Patrick Matthew ( 1790-1874) 

Mary Anning (1799-1847) 

Sir Richard Owen (1804-1892) 

Louis Agassiz (1807-1873)

Selezione Naturale:

Alfred Russel Wallace (1823-1913) 

Thomas Henry Huxley (1824-1895) 

Ernst Haeckel (1834-1919) 

Edward Drinker Cope (1840-1897) 

Henry Fairfield Osborn (1857-1935)

Il finanziamento statale delle organizzazioni che all'epoca (e ancora oggi) promuovevano il concetto di dinosauro potrebbe essere considerato uno strumento strategico di guerra psicologica contro un impianto culturale che a quel tempo si basava su una base dottrinale cristiana e sul racconto biblico della creazione operata da Dio.

Le motivazioni per un'eventuale invenzione di sana pianta dell'esistenza delle creature che chiamiamo 'dinosauri' potrebbero includere elementi che corroborino la teoria dell'evoluzione e allo stesso tempo confutino o insinuino dubbi sul racconto biblico, sulla teoria della 'terra giovane' e sulla stessa esistenza di Dio.

Ricapitolando.

I seguenti elementi sollevano dubbi in merito all'integrità del settore di studio dei dinosauri, e sul fatto che i dinosauri siano mai esistiti:

1- I rinvenimenti di fossili di dinosauro si sono verificati solo negli ultimi due secoli ed in grandi quantità concentrate in zone circoscritte. Il che contraddice le leggi della natura e della probabilità.

2- I 'non scopritori' di fossili di dinosauro in generale sono anche coloro i quali non ricavano alcun vantaggio economico dalla loro 'scoperta.'

3- L'abituale pratica di 'preparare' i reperti esposti al pubblico accende una spia rossa in merito alla reale integrità e fonte di provenienza dei fossili, e lascia sospettare la possibilità di manomissione e sostituzione delle ossa, quindi la possibilità di attività fraudolente su base sistemica.

4- La conformazione anatomica dei dinosauri denota forti squilibri e posture irrealistiche che la fisica di base ha confutato mediante i suoi studi.

5- Sproporzione quantitativa esistente tra i rinvenimenti di fossili di dinosauro e quelli di fossili di qualsiasi altro animale preistorico.

6- La scoperta dei dinosauri ha avuto delle enormi implicazioni nella diffusione della teoria dell'evoluzione e successiva convinzione che l'uomo non sia stato creato a immagine di Dio, e può implicare l'esistenza di programmi politici o religiosi occulti al servizio di precise ideologie.

7- La totale assenza di fondi e finanziamenti verso organizzazioni e individui che mettano in discussione o che siano scettici nei confronti delle 'scoperte' esposte al pubblico.

Conclusione

Esiste la concreta possibilità che i dinosauri non siano esistiti. L'industria dei dinosauri dovrebbe essere studiata, e bisognerebbe iniziare a porre tutta una serie di domande in merito. Non sono a conoscenza di alcuna prova inconfutabile che possa indurre a confermare in modo assoluto l'antica esistenza dei dinosauri sulla Terra. E' possibile che l'intera disciplina sia stata un'invenzione di alcune persone vissute tra il XIX e XX secolo, le quali è risaputo che perseguissero un'agenda finalizzata a screditare il Cristianesimo.

L'esistenza dei dinosauri non è ancora stata dimostrata. Porre in discussione ciò che viene raccontato alle masse, invece, è la scelta più saggia. Si tratta di questioni che dovrebbero essere valutate molto attentamente per il bene della buona scienza.
"O Timoteo, sii fedele senza lasciarti irretire dalle profane vacuità di parole della falsa scienza."
1 Timoteo 6:20

La scelta è tra il credere alla parola degli evoluzionisti o alle parole riportate nella Bibbia. In entrambe i casi si tratta di una questione di fede.
Articolo in lingua inglese pubblicato sul sito: Love for Life

Link diretto:
http://loveforlife.com.au/content/10/09/14/dinosaur-deception-dinosaurs-never-existed-dinosaur-fossils-are-hoax-dinosaurs-scie
Traduzione a cura di Anticorpi.info

Ndt - A proposito, ultimamente gli scienziati hanno dovuto ammettere che il triceratopo - notissimo esemplare di dinosauro crestato e cornuto esposto nei musei e raffigurato in centinaia di prodotti mediatici ... non è mai esistito. Ma avrete certamente sentito la notizia in TV... o no?

http://news.nationalpost.com/news/triceratops-never-actually-existed-scientists-say

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Letto? Vi siete presi qualche secondo di pausa? Almeno un pochino, il dubbio vi si è insinuato dentro tanto da smuovervi qualcosa? Provate a pensarci un attimo, mettetevi nella prospettiva, non leggete di sfuggita le seguenti parole ma soffermatevici un momento: i dinosauri non sono mai esistiti. E’ una balla, vi hanno mentito così spudoratamente e vi hanno fatto passare per ovvia una bugia colossale. Non è vero, non sono mai esistiti, molto probabilmente la Terra non è così vecchia come ci hanno sempre fatto credere gli espertoni nascondendosi dietro prove inventate ad arte, fantasiosi calcoli e improbabili datazioni. E’ tutto falso, pensato a tavolino ed eretto prima a verità scientifica e poi a verità e basta. La storia della Terra e, quindi, anche la storia dell’uomo, la storia mia e vostra, è frutto di un lavoro certosino e davvero ben orchestrato di nascondimento e rimozione della realtà fattuale tramite la sua sostituzione con nozioni, tesi e verità basate su evidenze create artificialmente da poche persone. Il passato vero, ciò che è davvero accaduto, è scomparso, è stato soppresso.

Non vi sentite la terra tremare sotto i piedi? D’altronde un conto è scoprire che ci hanno mentito, e continuano a farlo, dicendo che l’Occidente è contro l’ISIS, ma qui stiamo parlando di una menzogna infinitamente più grande e su un argomento molto più profondamente radicato nelle nostri convinzioni, nel nostro immaginario, nella nostra identità.

Però questo tremolio… non è meraviglioso? Non vi fa sentire più leggeri? Non vi riporta più vicini alla realtà dei fatti, ovvero che voi credete sostanzialmente a qualsiasi cosa… senza avere la certezza che sia effettivamente così? Tanto per stare nell’esempio dei dinosauri (ripeto: la loro esistenza o meno NON mi importa, non è il punto di questo post), le informazioni presenti nell’articolo, voi, le conoscevate? Ne eravate al corrente? E, realtà ultima, voi c’eravate all’epoca dei dinosauri?

A me personalmente riesce difficile credere davvero che sia tutta una montatura ma non mi interessa. La vera figata è stata la reazione avuta nel leggere di uno scenario simile. E’ successo qualcosa: è come se si fosse creato uno spazio, che prima non era presente, tra me e molte informazioni talmente tanto radicate da chiamarle “mie”, quelle che vanno a definire l’identità personale. C’è un fardello che si è alleggerito, come se quelle informazioni fossero passate improvvisamente da “vitali” e, dunque, da difendere e in un certo senso venerare, a “secondarie”, “apprese”, “assimilate” come effettivamente sono. Manca, ora, quello che potrei definire “attaccamento identitario morboso” nei confronti di informazioni e verità oggettivamente inverificabili con assolutissima certezza di persona.

Altro aspetto, stavolta meno “etereo” e personale: la memoria che va perduta tra le generazioni. Pensare che prima, in un luogo, tutto fila tranquillo e poi improvvisamente vengono ritrovate ossa di dinosauro fa un po’ spavento. Magari per anni su quel terreno sono vissute delle persone, le quali coltivavano per il proprio sostentamento: dopodichè queste traslocano, l’appezzamento va in malora e viene dimenticato da tutti, anche dai loro stessi discendenti diretti, al punto che nessuno ha nulla da ridire quando salta fuori un tirannosauro sottoposto a una dieta molto ferrea (o, in questo caso, ossea… Ahahaha, minchia che ridere…). E’ un’ipotesi, ma potrebbe essersi verificata davvero. Un caso più palpabile e che tutti conoscono: Babbo Natale. L’immagine classica dell’omone barbuto vestito di bianco e rosso con la slitta e le renne è nata nell’800, si è evoluta a cavallo del ‘900 e con la Coca-Cola è entrata definitivamente nell’immaginario collettivo. Con la Coca-Cola!! La memoria di ciò che c’era prima, nel frattempo, è sostanzialmente sparita.

Essere messi di fronte a una bugia di tale portata, di tale caratura, e confrontarcisi serenamente è un esercizio individuale formidabile, un cambio di punto di vista pauroso. Per questo ho voluto scrivere il post che, in sè e per sè, è semplicemente un catalizzatore: serve a farvi emergere delle sensazioni diverse, a portarle sotto la lente della vostra consapevolezza. Lo scopo era proprio farvi osservare voi stessi. Poi dei dinosauri… ma chissenefrega. Sarà pure una faccenda rilevante, per carità (cioè, se venisse fuori che si tratta davvero di una fregatura da milioni di anni, un paio di ripercussioni ci sarebbero…) ma, per oggi, rilevante non lo è. Il contenuto dell’esperienza è un mezzo: l’importante è ciò che genera in voi nell’interazione.

14 ottobre 2015

Siria e farsa American-Occidentale: riassunto degli ultimi episodi

Oh, sono bastati quattro raid aerei russi e un paio di missili tirati bene e puf! il castello di carte a copertura delle reali malefatte Occidentali, così accuratamente costruito pezzettino per pezzettino in anni e anni di sudato e certosino lavoro, è cascato nel giro di un secondo. Ci voleva Vladimiro, ci voleva…

In sostanza, riassumendo brevemente nelle ultime settimane è andata più o meno così: i russi iniziano a fare un bel casino in Siria. Gli Stati Uniti non ci stanno: l’azione russa è puro espansionismo (!!!) e, per di più, non se la prende con l’ISIS, ma con i ribbelli al reggime del sanguinario-terrorista-dittatore Assad. Ribbelli che, tra l’altro, il senatore McCain, noto complottista-paranoico, definisce senza la minima vergogna “addestrati dalla CIA”. La copertura del cosiddetto “Libero Esercito Siriano” salta con 3 parole nette.

Il “Sedicente Stato Islamico™”, temuto peggio di una cartella di Equitalia, invincibbile e inarrestabbile che neanche il Terzo Reich e i Vendicatori messi insieme… si è in parte sfaldato, con circa 3000 sanguinari-fenomeni-addestratissimi-terroristi-guarda te loggiuro neanche i corpi speciali della SWAT, che se la sono data a gambe più che levate dalla Siria alla più vicina, e per loro molto più sicura, Giordania. D’altronde c’è da capirli, poveretti: i raid russi non erano nel contratto.

E non lo dico io. Lo dice un altro famoso complottista-dietrologo-paranoico-fancazzista, Zbigniew Brzezinski (che se non lo conoscete mamma mia dove siete stati fino adesso), invita Vladimiro a smetterla di bombardare, cito, “i beni degli Stati Uniti in Siria”. Ogni riferimento ai ribbelli, al “Libbero Esercito Siriano” e al “Sedicente Stato Islamico™” è puramente casuale.

Per restare in tema Brzezinski, il Council on Foreign Relations (che se non conoscete neanche questo mi sta già salendo la jihad) riporta un’informazione significativa su come l’Occidente stia effettivamente andando contro l’Allahu akbar nero molto più a parole che con i fatti. In media, infatti, le bombe giornaliere sganciate in Siria da aerei degli Americans&co. sono 43. Tanto per dire, in Iraq nel 2003 erano 1039. Al giorno, eh.

E di nuovo gli americani, acerrimi nemici del “Sedicente Stato Islamico”, accusano i russi di aver lanciato missili scadenti, alcuni dei quali caduti in Iran così, senza motivo. Smentiti clamorosamente dai fatti: i missili russi sono estremamente precisi e sono andati tutti a segno, altro che scadenti. Di solito si dice: il nemico del mio nemico è mio amico. L’Occidente ha come nemico dichiarato l’ISIS, il quale ha come nemico la Russia che, in teoria, è nemico minore, molto minore dell’Occidente: ergo Obama dovrebbe non dico elogiare, ma quantomeno non infamare Putin (suo nemico minore, molto minore) per andare insieme contro il nemico comune (l’ISIS). Ma evidentemente o la logica è in ferie o c’è qualche falla nel ragionamento, perchè stando a ciò che sta accadendo, il detto diventerebbe: il nemico (Russia) del mio nemico (ISIS) è mio nemico. Non è che forse sarebbe più giusto “il nemico (Russia) del mio amico (ISIS) è mio nemico”?

Facciamo un salto in Europa. Le indagini su Amedy Coulibaly, il cretino che nel gennaio scorso entrò nel supermercato kosher a Parigi subito dopo l’attacco dei fratelli Clouseau al giornale satirico Charlie Hebdo, si sono incredibilmente piantate. Il motivo? Bernard Cazeneuve, ministro degli Interni francese, ha posto il segreto di Stato sulla vicenda. Si stava indagando, in particolare, su chi avesse fornito l’armamentario utilizzato dal Couli per fare fuori 5 persone. Che, se ci pensate, segue un filo illogico (l’ennesimo), lo stesso già visto dopo gli eventi dell’11 settembre. Lì gli Stati Uniti, ovvero le vittime degli attacchi, hanno fornito una versione ufficiale che come minimo fa acqua da tutte le parti; qui la Francia, ovvero la vittima degli attacchi, blocca le indagini che dovevano portare a identificare meglio gli aggressori/colpevoli. Ora ditemi voi se ha senso che la vittima di una violenta aggressione si metta a mentire sull’accaduto o addirittura metta un freno alla ricerca dell’aggressore. Qualche dubbietto, sulla vicenda parigina, li avevo espressi anch’io a suo tempo.

Ah, e gli americani (sempre loro) hanno piallato per mezz’ora un ospedale di Medici Senza Frontiere in Afghanistan, in Turchia c’è stato un dubbio attentato e tra Israele e Palestina è ripartita l’escalation dell’antipatia. Questi ultimi due scenari, a mio avviso, più per deviare l’attenzione dalla calata di braghe degli yankee di fronte al mondo intero che il resto.

A margine aggiungo una curiosità non nuova ma che ho visto ri-pubblicata in questi giorni. E’ un altro motivo per la, diciamo, gentilezza statunitense nei bombardamenti. La CNN realizza un servizio sulle straordinarie tattiche di battaglia dei “guerriglieri dell’ISIS™” e ci mostra dei filmati sui loro campi d’addestramento, sulle cui tende compare in bella mostra un acronimo di poco conto, una sciocchezzuola da niente: US, United States. Cioè, dai: forniscono uomini, equipaggiamento e pure le tende per il campeggio dell’oratorio e poi vanno lì a distruggere tutto? Sarebbe maleducazione, suvvia.

2 + 2, signore e signori.

P.S.: tutto questo viene costantemente ignorato o fatto passare in centesimo piano da coloro i quali, in linea teorica, dovrebbero essere gli incaricati principali della sua diffusione: i media. Invece c’è stato un generale moto di esaltazione alla notizia, poi smentita, che il Califfo (no, non Califano: Al-Baghdadi) sarebbe rimasto morto o quantomeno ferito in un raid aereo iracheno. Ditemi voi quanta distanza c’è tra la realtà dei fatti e la versione di giornali e telegiornali.

06 ottobre 2015

PRA digitale e TG2: scemo e più scemo

Asino

Scena: 5 ottobre 2015, ore 13.25, RaiDue, Tg2, servizio sul nuovo certificato di proprietà di autoveicoli. Da oggi, 5 ottobre, il PRA di un autoveicolo non sarà più rilasciato in forma cartacea, come è sempre stato, ma sarà totalmente digitale, “conzervato zul zerver dell’ACI” come dice Franca Fabrizi dell’ACI di Roma.

La giornalista del tiggì, Doriana Laraia, apre il servizio così:

Deponiamo le carte per impugnare il mouse

ed espone la ragione per cui il PRA digitale è meglio di quello cartaceo:

Addio a 30 milioni di fogli e a tonnellate di inchiostro”.

Una svolta “verde”, quindi, che farà contenti gli ambientalisti. A pensarci bene bisognerebbe anche dire che ogni clic del mouse per caricare una pagina web richiede un consumo di energia elettrica e, dunque, un minimo di impatto ambientale. Però ci sta, non saranno quei due clic in più a distruggere il pianeta… A meno che non siate ambientalisti cagacazzo fondamentalisti (cosa che io non sono proprio per niente).

Bene, quindi. Un po’ di carta risparmiata significa meno legno buttato via per delle scartoffie burocratiche irrilevanti ai fini dell’evoluzione umana e a tanto petrolio accantonato per situazioni più importanti, oltre al mancato inquinamento derivato dalla lavorazione delle materie prime. Figata!

La signora Fabrizi prosegue nella sua spiegazione:

Da oggi l’utente non avrà più questo documento [il PRA, ndM] perchè verrà conservato sul server dell’ACI. Consegneremo invece una ricevuta, nella quale è prodotto un codice [un codice QR, di quelli da fotografare col telefonino] attraverso il quale potrà risalire online a tutte le informazioni che gli necessitano”.

La “ricevuta” di cui si parla cosa sarebbe… se non un foglio di carta A4 macchiato di inchiostro?

Ma non è finita qui! Eh no, se una cosa la devi fare, falla bene. Doriana Laraia:

Il passaggio coinvolge circa 40 milioni di italiani, che sceglieranno se aspettare il cambio d’auto per avere il nuovo documento o richiederlo subito”.

Allora, fatemi ricapitolare un attimo. Ci sono già in giro, approssimativamente, 40 milioni di fogli di carta con scritto “PRA” in alto a destra; per ogni nuova auto verrà consegnato non più un foglio di carta con scritto “PRA” in alto a destra ma un foglio di carta con su il codice QR e alcuni dati; infine, se una persona scegliesse di richiedere ora il PRA elettronico per sostituire quello cartaceo già esistente, le verrebbe consegnato un altro foglio di carta con su alcuni dati e il codice QR, per cui avrebbe sia il foglio di carta con scritto “PRA” in alto a destra e sia il foglio di carta con su il codice QR e alcuni dati. Ambientalisti united.

Doriana Laraia:

La digitalizzazione, in realtà, non serve a rendere meno costosa la pratica [non sia mai! Anche perchè un foglio di carta che gira c’è sempre, ndM] ma a risparmiare in caso di smarrimento del certificato”.

Ah, allora non è per l’ambiente. Ma non era mica per l’ambiente? Mah… Arriva Mastro Lindo, ovvero un tizio pelato del quale il Tg2 non sa/non ricorda/omette il nome in calce:

Gli utenti risparmieranno per le 300 mila… duplicati, che non verranno più chiesti, 4 milioni e mezzo di euro soltanto di emolumenti verso l’ACI

No, gli utenti non risparmiano un cazzo, dato che solo quelli che perdono il certificato pagano per farsene mandare un altro. Comunque… Doriana Laraia:

Niente più rischio di smarrimento, dunque, deterioramento o furto del certificato di proprietà dei veicoli”.

E se venisse smarrita, o si deteriorasse o fosse oggetto di furto la ricevuta?

Mastro Lindo (che nel frattempo scopriamo essere Mauro Minenna, direttore generale ACI Informatica):

Da questo momento in poi l’unico documento che rimane è il libretto. La ricevuta che abbiamo consegnato serve soltanto a consultare il certificato di proprietà digitale, ma tutte le pratiche successive saranno fatte semplicemente con la targa del veicolo e col documento d’identità”.

Eccolo finalmente il vero motivo di tutta ‘sta pappardella! Quando arriverà il momento di effettuare una “pratica successiva” e saremo davanti allo sportello dell’ACI, avremo un foglio (ben UN foglio!) di meno in mano! E l’ambiente ringrazia. Eh sì, perchè pensateci un attimo: quel foglio con scritto PRA in alto a destra non è un normale foglio di carta, ma è leggermente più spesso (verificatelo voi stessi); dunque ha un peso maggiore della norma; dunque è richiesto uno sforzo superiore per poterlo sollevare e reggere tra le mani e, si sa, quando si fa uno sforzo così intenso e concentrato non è raro rilasciare un’emissione di gas inquinante dal condotto di scarico posteriore del nostro corpo, la quale emissione, è risaputo da qualche decennio, è la causa principale del riscaldamento globale.

Io non ho niente contro Doriana Laraia, per carità. Stavolta è capitata lei sotto la mia lente, tutto qua. Già altre volte (qui, qui, qui) avevo preso come bersaglio altri esponenti casuali della malainformazione. Il problema è che poi ci pensi e ti chiedi: “Ma se i giornalisti fanno un casino colossale per un argomento relativamente semplice, dicendo una cosa e smentendosi nel giro di dieci secondi netti, facendo confusione, informando sì e no, adducendo motivazioni discutibili… quando devono parlare di fatti più importanti e complessi… come possono pretendere di essere ritenuti affidabili?”

02 ottobre 2015

Esodo programmato?

Di dubbi, sull’ISIS, ne avevo già espressi. Le “primavere arabe”? Pff, manovrate sapientemente dai mastri registi mondialisti. Il risultato pienamente calcolato doveva essere l’imponente emigrazione di migliaia (e milioni, perchè no?) di genti dal nord Africa e dal Medio Oriente verso il Vecchio Continente. E se vi dicessi che siffatta manovra era già stata pianificata, o quantomeno fortemente auspicata, non 1, non 2, non 5 e nemmeno 10 ma ben 90 anni fa?

(tratto da StampaLibera.com)

Kalergi. il piano che ci stanno nascondendo ....

 

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Mi chiedo perché i giornali non parlano mai del piano Kalergi considerato che esso si trova in piena attuazione.
Fu Coudenhove-Kalergi che lanciò l'idea nel 1923 di riunire il carbone tedesco e il minerale francese sotto un'unica autorità, progetto che si concretizzerà nel 1950 sotto il nome di Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio, la Ceca. 

Sempre Coudenhove-Kalergi per primo propose nel 1929 di adottare come inno europeo l'Inno alla gioia di Friedrich von Schiller su musica della Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven. Fu inoltre l'autore nel 1930 della prima proposta di celebrare una giornata dell'Europa a maggio. E così fu.

Dopo aver suggerito nel 1947 la creazione del primo francobollo europeo, è a Gastaad che fondò nel 1948 l'Unione Parlamentare europea che sboccherà dopo il Congresso dell'Europa a L'Aia nel 1948 nella creazione del Consiglio d'Europa e del Parlamento Europeo..

Che prevedeva il piano Kalergi ?


Nel suo libro «Praktischer Idealismus», Kalergi dichiara che gli abitanti dei futuri "Stati Uniti d’Europa" non saranno i popoli originali del Vecchio continente, bensì una sorta di mescolanza razziale. Egli afferma senza mezzi termini che è necessario incrociare i popoli europei con razze asiatiche e di colore, per creare un gregge multietnico senza qualità e facilmente dominabile dall’élite al potere. Un potere finanziario che fa capo agli USA dei quali lui era grande ammiratore, in particolare del presidente Wilson.

Kalergi proclama l’abolizione del diritto di autodeterminazione dei popoli e, successivamente, l’eliminazione delle nazioni per mezzo dei movimenti etnici ossia l’immigrazione allogena di massa. Affinché l’Europa sia dominabile dall'élite, pretende di trasformare i popoli omogenei in una razza mescolata di europei, africani e asiatici. Insomma un enorme popolo meticcio del quale abbiamo già sentito parlare anche da una parlamentare di colore del PD.

Voleva eliminare la democrazia, e in effetti stiamo vedendo che succede in Grecia, ma anche da noi (caso Berlusconi rimosso in una giornata) , poi il popolo medesimo attraverso la mescolanza meticcia facilmente dominabile. I politici del suo tempo diedero ascolto a Kalergi, le potenze occidentali si basarono sul suo piano e le banche, la stampa e i servizi segreti americani finanziarono. I capi della politica europea sanno bene che è lui l’autore di questa Europa che è così incline a non fermare gli sbarchi sull'onda di uno sbandierato, falso moralismo.

DA KALERGI AI NOSTRI GIORNI
Benché nessun libro di scuola parli di Kalergi, le sue idee sono rimaste i principi ispiratori dell’odierna Unione Europea. La convinzione che i popoli d’Europa debbano essere mescolati, sta alla base di tutte le politiche . Non si tratta di principi umanitari, ma di direttive emanate con spietata determinazione per realizzare il più grande esodo della storia.
In onore di Kalergi e del suo piano è stato istituito il premio europeo Coudenhove-Kalergi che ogni due anni premia gli europeisti che si sono maggiormente distinti nel perseguire queste direttive. 

Tra di loro troviamo nomi del calibro di Angela Merkel o Herman Van Rompuy. E anche in questi giorni il ministro Padoan sostiene che gli immigrati servono per compensare la bassa natalità europea. Secondo un rapporto diffuso all’inizio del nuovo millennio, gennaio 2000, nel rapporto della "Population division" (Divisione per la popolazione) delle Nazioni Unite a New York, intitolato: "Migrazioni di ricambio: una soluzione per le popolazioni in declino e invecchiamento, l’Europa avrebbe bisogno entro il 2025 di 159 milioni di immigrati. Ci si chiede come sarebbe possibile fare stime così precise se l’immigrazione non fosse un piano studiato a tavolino 

L’unico scopo di queste misure è dunque quello di snaturare completamente un popolo, trasformarlo in un insieme di individui senza più alcuna coesione etnica, storica e culturale. In breve, le tesi del Piano Kalergi hanno costituito e costituiscono tutt’oggi il fondamento delle politiche ufficiali dei governi volte alla scomparsa dei popoli europei attraverso l‘immigrazione di massa. G. Brock Chisholm, ex direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dimostra di avere imparato bene la lezione di Kalergi quando afferma:
«Ciò che in tutti i luoghi la gente deve fare è praticare i matrimoni misti (tra razze differenti), e ciò in vista di creare una sola razza in un mondo unico dipendente da un’autorità centrale» 

CONCLUSIONE
Se ci guardiamo attorno il piano Kalergi sembra essersi pienamente realizzato. Siamo di fronte ad una vera terzomondializzazione dell’Europa. L’assioma portante della "Nuova civiltà" sostenuta dagli evangelizzatori del Verbo multiculturale, è l’adesione all’incrocio etnico forzato. Gli europei sono naufragati nel meticciato, sommersi da orde di immigrati afro-asiatici.

La Merkel ha assistito in silenzio ai consistenti arrivi sulle coste italiane e in Grecia, ma ora ha rotto il silenzio e s'è chiaramente espressa l'altro ieri sulla necessità dell'accoglienza. A seguito di ciò Obama s'è affrettato a telefonarle per congratularsi con quella che viene considerata la rappresentante reale dell'Unione europea e che sta dando attuazione al piano Kalergi. E la Fallaci l'aveva capito per tempo. Solo il Vaticano sembra non volerlo capire e forse vorrà rinviare la sorpresa quando si troverà completamente circondato da musulmani che non tollerano altre religioni, ossia gli infedeli.

Per chi non crede a tutto ciò, basta che si guardi intorno, ascolti qualche telegiornale [opinione dell'autore... personalmente non credo serva a capire le cose, anzi...] e ragioni un attimo.

Giulio Rossi Valdisole - Milano

da FB: 
https://www.facebook.com/giulio.rossivaldisole

VEDI ANCHE:
http://thelivingspirits.net/david-icke-in-ita/europa-unita-una-catastrofe-calcolata.html

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Poi oh, se si vuole continuare a pensare che i cattivi-nemici dell’Occidente-delle libertà-della democrazia-dei bambini-di Dio-della famiglia-dei gay-della pace-[inserire qui il vostro valore più importante] siano “gli estremisti islamici” del “sedicente Stato Islamico”, fate pure.

Gheddafi abbattuto così, di colpo, quando fino a un attimo prima la sua presenza stava più o meno bene a tutti, da un’azione di subdola istigazione alla rivolta interna (comune agli altri casini nord-africani impropriamente etichettati come “rivoluzioni”) coronata dall’intervento diretto anglo-francese; Assad bersagliato dal fuoco propagandistico Occidentale senza un motivo apparentemente valido (ricordo questo filmato di un entusiastico Napolitano in felice compagnia del suddetto “dittatore”), con mister freedom Obama che già aveva aerei e navi col freno staccato e il minimo alto; già da qualche tempo, e ancor più negli ultimi giorni, Putin aiuta effettivamente l’esercito siriano a combattere l’ISIS e gli Stati Uniti sono preoccupati di “una deriva espansionistica” (proprio loro parlano!!!), con gli uomini del cosiddetto “Esercito Libero Siriano” appoggiato dall’Occidente (cioè uomini finanziati e aizzati contro Assad e pro-ISIS… Ma per noi rincoglioniti di propaganda sono “i buoni”) che denunciano morti tra le proprie fila a causa dei bombardamenti dei Mig russi (che automaticamente diventano “i cattivi”)…

Credo, a questo punto, che solo un cieco, ma di quelli molto gravi, non riesce anche solo minimamente a intuire cosa stia succedendo realmente. A meno che 2+2 non faccia 7…